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Lenin - Le Tesi Di Aprile

Il documento riporta le Tesi di aprile di Lenin, il suo programma d'azione elaborato dopo la caduta dello zar e la formazione del governo provvisorio in Russia. Le tesi spinsero i bolscevichi a rifiutare ogni compromesso con le forze liberali e a sostenere i soviet come unica forma di governo rivoluzionario.

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Lenin - Le Tesi Di Aprile

Il documento riporta le Tesi di aprile di Lenin, il suo programma d'azione elaborato dopo la caduta dello zar e la formazione del governo provvisorio in Russia. Le tesi spinsero i bolscevichi a rifiutare ogni compromesso con le forze liberali e a sostenere i soviet come unica forma di governo rivoluzionario.

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Lenin – Le tesi di aprile

Fonti per la storia contemporanea, democrazia, suffragio

Dopo la caduta dell'autocrazia zarista e la formazione del governo provvisorio liberale del
principe di L'vov, Lenin si preparò a compiere la sua rivoluzione.
Le tesi di aprile rappresentano il suo programma d'azione, elaborato nel momento
cruciale della rivoluzione, quando si era formato in Russia un dualismo di poteri fra il
governo provvisorio e i soviet. Le tesi spinsero i bolscevichi a rifiutare ogni
partecipazione al governo moderato di Kerenskij e a sostenere i soviet. Si delineavano il
rifiuto di un compromesso politico con le forze liberaldemocratiche e la scelta
rivoluzionaria (che porterà alla rivoluzione di ottobre).
Il testo è ridotto, adattato e annotato.

“TESI

1. Nel nostro atteggiamento verso la guerra, la quale - sotto il nuovo governo


L'vov1 e consorti - rimane incondizionatamente, da parte della Russia, una
guerra imperialista di brigantaggio, non è ammissibile nessuna benché
minima concessione al "difensismo"2 rivoluzionario […]

2. La peculiarità dell'attuale momento in Russia consiste nel passaggio dalla


prima tappa della rivoluzione […] alla seconda tappa, che deve dare il
potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini […]

3. Non appoggiare in alcun modo il governo provvisorio; dimostrare la


completa falsità di tutte le sue promesse […]

4. Spiegare alle masse che i Soviet3 dei deputati operai sono la sola forma
possibile di governo rivoluzionario […] Finché saremo in minoranza, faremo
un lavoro di critica e di spiegazione degli errori, sostenendo in pari tempo la
necessità del passaggio di tutto il potere statale ai Soviet dei deputati
operai […]

1 Il principe Georgij L'vov è stato un politico russo, Primo ministro della Russia e capo del Governo Provvisorio
Russo per alcuni mesi.
2 È la giustificazione della guerra come difesa della patria. Il difensismo rivoluzionario giustificava la continuazione
della guerra contro la Germania attraverso la necessità di difendere le conquiste democratiche realizzate in
Russia dalla rivoluzione.
3 Il Soviet è una assemblea che partecipa alla gestione democratica del potere politico ed economico da parte
della classe operaia e contadina. I Soviet nacquero nell'Impero russo all'inizio del XX secolo e, in seguito alla
rivoluzione d'ottobre, divennero il fondamento costituzionale dello stato socialista. Tutto il potere ai soviet è una
degli slogan della rivoluzione leninista.

Prof. Stefano Maroni – classe III B


5. Niente repubblica parlamentare - ritornare ad essa dopo i Soviet dei deputati
operai sarebbe un passo indietro - ma repubblica dei Soviet dei deputati
operai, dei braccianti e dei contadini in tutto il paese, dal basso in alto […]

6. Nel programma agrario trasferire il centro di gravità nel Soviet dei deputati
dei salariati agricoli.
Confiscare tutte le terre dei grandi proprietari fondiari.
Nazionalizzare4 tutte le terre del paese e metterle a disposizione dei
Soviet locali dei deputati dei salariati5 agricoli e dei contadini poveri […]

7. Fusione immediata di tutte le banche del paese in una unica banca


nazionale, posta sotto il controllo dei Soviet dei deputati operai.

8. Come nostro compito immediato, non l'"instaurazione" del socialismo, ma,


per ora soltanto il passaggio al controllo della produzione sociale e della
ripartizione dei prodotti da parte dei Soviet dei deputati operai.

9. Compiti del partito: a) congresso immediato del partito; b) modificare il


programma del partito […]; c) Cambiare il nome del partito.

10. Rinascita dell'Internazionale6. Prendere l'iniziativa della creazione di


un'Internazionale rivoluzionaria contro i socialsciovinisti e contro il centro”.

Lenin, Opere scelte, Mosca 1947, p. 713-716.

4 Trasferire un’attività di interesse pubblico dalla gestione privata a quella dello Stato.
5 Chi riceve un salario (cioè uno stipendio) per il proprio lavoro.
6 L'Internazionale Comunista nota anche come Comintern o Terza Internazionale, fu l'organizzazione
internazionale dei partiti comunisti attiva dal 1919 al 1943. Sorse per iniziativa dei bolscevichi russi e il primo
congresso si tenne a Mosca nel marzo 1919 con lo scopo di sostenere il governo rivoluzionario, di favorire la
formazione di partiti comunisti in tutto il mondo e di diffondere la rivoluzione.

Prof. Stefano Maroni – classe III B

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