Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
29 visualizzazioni5 pagine

Una Condanna Degli Eccidi Commessi Dallo Stato Sionista

Breve esposizione risultata dell'assegnazione di un compito di Edu. Civica [classe III liceo]: "Raccontate la storia di una persona, un’associazione, un movimento dei nostri giorni, che a vostro parere sia significativa per rappresentare la possibilità di vincere gli stereotipi negativi e i pregiudizi e lottare contro le diverse forme di discriminazione, contribuendo a realizzare l’uguaglianza di tutte le persone rispetto alla possibilità di godere dei propri diritti fondamentali".

Caricato da

Zain
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
29 visualizzazioni5 pagine

Una Condanna Degli Eccidi Commessi Dallo Stato Sionista

Breve esposizione risultata dell'assegnazione di un compito di Edu. Civica [classe III liceo]: "Raccontate la storia di una persona, un’associazione, un movimento dei nostri giorni, che a vostro parere sia significativa per rappresentare la possibilità di vincere gli stereotipi negativi e i pregiudizi e lottare contro le diverse forme di discriminazione, contribuendo a realizzare l’uguaglianza di tutte le persone rispetto alla possibilità di godere dei propri diritti fondamentali".

Caricato da

Zain
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 5

Zain ul Abideen 27/01/2024

“GIUDICATI PER ESSERSI RIBELLATI A UNA PERSECUZIONE ETNICA”

Introduzione
“Ho condannato inequivocabilmente gli atti di terrore terrificanti e senza precedenti
compiuti da Hamas in Israele il 7 ottobre”. Tuttavia “gli attacchi di Hamas non sono
avvenuti nel vuoto. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante
occupazione”
Queste sono le dichiarazioni del Segretario Generale dell’ONU Anonio Guterres1, che
personalmente non simpatizzo, in quanto non bastano semplici parole davanti a un genocidio
perpetrato dall’ “unica democrazia in Medio-Oriente”, ma servono piuttosto risoluzioni militari
che sanzionino Israele per la sua politica nazista [ovvero razzista oltre che nazionalista], e
richiedano il risarcimento dei miliardi che sono il valore degli ospedali, edifici pubblici, scuole,
pagnotterie e case bombardate, che hanno lasciato 1.9 milioni di sfollati, oltre 69.000 feriti [tra
bambini amputati dalle bombe e gravemente ustionati] e 26.000 uccisi2.
Sono parole che per quanto siano sintomo di ipocrisia, in quanto sono unite a 0 azione concreta,
aiutano a controbattere il pregiudizio, l’ignoranza e la disinformazione che vedono la resistenza
palestinese come movimento terrorista, giudicando la storia semplicemente a partire dal 7
ottobre, senza riflettere sui decenni di occupazione illegale [condannata dall’ONU stesso3]
esercitata dallo stato sionista.

Motivo
Ho voluto parlare della resistenza di questo popolo come prova del fatto che si possa vincere
con la determinazione e la perseverzione il pregiudizio figlio dell’ignoranza, in quanto
nonostante quella dei Palestinesi sia la lotta attuale più soffocata dalla propaganda americana,
questo popolo è riuscito a conquistare i cuori d’ogni anima con un briciolo di umanità, e ciò si
vede dal supporto dell’opinione pubblica internazionle. Tuttavia non manca, ed è questo
l’oggetto di questo elaborato, chi vede nei palestinesi un pericolo che intende minare l’unica
democrazia in Medio-Oriente. L’esempio di questi individui è quello di un giudice, che davanti a
uno stupratore e la vittima, condanna la vittima per aver graffiato lo stupratore. Non è un
esagerazione, e questo testo lo dimostrerà, portando alla luce una frazione dell’oppressione che
i Palestinesi subiscono giornalmente, ed elogiando la loro determinazione e resistenza davanti
a un sionismo sanguinario.

1
Fanpage: https://www.fanpage.it/esteri/cosa-ha-detto-davvero-il-segretario-generale-dellonu-guterres-su-hamas-e-
israele/

2
Al Jazeera: https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/1/26/israels-war-on-gaza-live-icj-to-rule-on-south-
africas-genocide-
case?update=2649492#:~:text=More%20than%2026%2C000%20Palestinians%20killed,the%20enclave%27s%20Minist
ry%20of%20Health

3
Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/risoluzione-onu-242_%28Dizionario-di-Storia%29/

Pregiudizio sulla Resistenza Palestinese


Zain ul Abideen 27/01/2024

Nakba, la Shoah palestinese


Ilan Pappè, il noto storico israeliano, autore del libro “The ethnic cleansing of Palestine” cita le
seguenti parole attribuite a David Ben-Gurion, primo ministro di Israele all’indomani della
proclamazione dell’indipendenda di quest’ultimo nel ‘48, e uno dei padri del sionismo:
“Gli arabi dovranno andarsene, ma bisogna avere il momento giusto per far accadere ciò, una
guerra ad esempio”4
In “Diario di Ben-Guryon”, 12 luglio 1937 e in “New Judea”, Agosto-Settembre 1937, p. 220.
L’occasione della guerra si presentò nel 1948, quando i Palestinesi videro la propria terra spartita
e consegnata a una potenza coloninnazzatrice, e quando [cito al Jazeera]:
“Le forze militari sioniste sfollarono almeno 750.000 Palestinesi dalle loro case e terre e
occuparono il 78% della Palestina storica. Il rimanente 22% fu diviso in ciò che oggi è il West
Bank [Cisgiordania] occupato e la strisca assediata di Gaza”5a
Ma dove vivono oggi questo ¾ di milione di sfollati? Oggi non sono più 750.000, ma almeno 5
milioni5b, sparsi in campi profughi localizzati in Siria, Giornadia, Libano, West Bank e Gaza, dove
si trova il campo profughi di Jabalia, bombardato da Netanyahu il fine ottobre scorso6.
1967, nascita di un campo di concentramento a cielo aperto
“Gaza assomiglia sempre di più a un grande campo di concentramento”
- Cardinale Renato Martino, Ministro della Pace e della Giustizia, Città del Vaticano7
Nel 1967 Israele occupò illegalmente8 la strisca di Gaza, insediandovi le sue forze militari, e
cedendo parte della terra a colonizzatori sionisti. La popolazione di Gaza, oggigiorno consistente
di 2.1 milioni di abitanti distribuiti in 365km2, è formata per il 70% da rifugiati sfollati nel 19489.
Sono individui a cui Israele ha da sempre negato il ritorno nelle loro case, nonostante distino
poche decine di km dalla striscia stessa. È evidente, dunque, in questi eventi, il carattere
sanguinario del sionismo, pitturato dalla propaganda americana come movimento salvatore, ma
che ha solo sparso sangue dal primo giorno in cui è stato concretizzato.

4
The Ethnic Cleansing of Palestine, pag 47: https://yplus.ps/wp-content/uploads/2021/01/Pappe-Ilan-The-Ethnic-
Cleansing-of-Palestine.pdf

5a 5b
Al Jazeera: https://www.aljazeera.com/news/2022/5/15/nakba-mapping-palestinian-villages-destroyed-by-israel-
in-1948

6
The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2023/nov/01/jabalia-camp-airstrike-gaza

7
La stampa: https://www.lastampa.it/esteri/2009/01/08/news/la-striscia-e-un-lager-1.37086344/

8
Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/risoluzione-onu-242_%28Dizionario-di-Storia%29/

9
Info dell’intero paragrafo prese dal canaleYouTube AJ+: https://youtu.be/iWG7JB9saE4?si=GvOhUBB2SNhs_Bl_

Pregiudizio sulla Resistenza Palestinese


Zain ul Abideen 27/01/2024

2005, la fine dell’occupazione?10


Agli inizi degli anni ’90 Israele impose un blocco che non permetteva né a Palestinesi fuori Gaza
si entrare in essa, né ai Gazawi di lasciare la strisca senza un permesso a termine limitato e
difficile da ottenere.
Nonostante nel 2005 il regime neo-nazista si fosse ritirato militarmente, continuava ad occupare
e a controllare i confini, lo spazio aereo e l’economia di Gaza.
Quando nel 2007 i Palestinesi elessero Hamas, movimento politico dotato di un’ala militare che
combattesse fisicamente l’oppressione israeliana [e del quale non giustifico ogni singola scelta
o azione], Israele portò le sue politiche sanguinarie a un altro livello: l’unica centrale lettrica fu
bombardata, i viaggi furono banditi, la maggior parte degli esporti ed importi furono bloccati,
condannando le aziende gazawi alla chiusura; ai pescatori fu proibita la loro attività otre a una
limitatissima zona marittima; carburante ed elettricità furono ridotte così tanto da costringere
le persone a modificare le loro auto affinchè potessero utilizzare olio da cucina; stessa
restrizione fu applicata ad aiuti medici.
Nel 2006 Israele pose un blocco al cibo importato, riducendolo a tanto quanto erano necessarie
le calorie da consumare giornalmente per la popolazione di Gaza, come affermato dal giornale
The Guardian nel 2012:
“Israele ha usato [un] calorie counter per limitare il cibo [destinato all’importo] in Gaza
durante il blocco”
- The Guardian, 17 ottobre 201211
Nel 2006 un consigliere del governo israeliano fu sorpreso a pronunciare le seguenti parole:
“L’idea è quella di mettere i Palestinesi a dieta, non di farli morire di fame”
- BBC, 17 ottobre 201212

Tutte queste poliche fecero crollare l’economia di Gaza13, causando la disoccupazione del 60%
della popolazione giovanile e spingendo 1.3 di Gazawi a dipendere da aiuti umanitari. Dato che
il blocco israeliano proibisce ai Palestinesi di costruire tubature, il 78% dell’acqua corrente in
Gaza non è potabile. Nemmeno le infrastrutture mediche si sono salvate dall’odio sionista in
seguito agli intensi bomardamenti perpetrati dal regime prima nel 2008, poi nel 2012, nel 2014
e recentemente nel 2021, per non citare l’inizio del genocidio messo in atto l’indomani del 7
ottobre 2023.

10
Info dell’intero paragrafo prese da TRT World: https://youtu.be/HTD8kGFKV0g?si=gW2yyjCr2W5Tp-k9

11
The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2012/oct/17/israeli-military-calorie-limit-gaza

12
BBC: https://www.bbc.com/news/world-middle-east-19975211

13
Vedi nota 10

Pregiudizio sulla Resistenza Palestinese


Zain ul Abideen 27/01/2024

La Grande Marcia del Ritorno, una speranza repressa nel sangue


“La Grande Marcia del Ritorno era un’opportunità storica per rafforzare le voci di chi credeva
nella resistenza non-violenta, e queste voci dovrebbero essere supportate affinchè le persona
possano avere fiducia nelle proprie idee”
Sono queste le parole del poeta e giornalista Palestinese Abu Artemi14, la mente che ha
progettato le proteste pacifiche tenutesi a Gaza a partire dal 30 marzo 201815, per richiedere la
fine del blocco israeliano [una vera e propria Apartheid] e il diritto dei Palestinesi a poter
ritornare nelle loro case, per non essere più profughi nella loro stessa terra.
Nonostante le proteste, tenutesi il venerdì di ogni settimana, fosse civili in natura [apparte casi
di lanci di pietre e incendi di pneumatici], secondo le Nazioni Unite, le forze israeliane risposero
con un uso diffuso e sistematico della forza, tra cui munizioni vive, proiettili di acciaio ricoperti
di gomma e gas lacrimogeni. 214 palestinesi, tra cui 46 bambini, furono uccisi, e oltre 36,100,
tra cui quasi 8.800 bambini, rimasero feriti. Uno su cinque dei feriti, oltre 8.000, furono colpiti
da munizioni vere.
Molti di quelli colpiti con munizioni vere subirono lesioni agli arti così critiche - in particolare alle
gambe – che chiesero un trattamento di ricostruzione a lungo termine costoso e doloroso.
Ahmad, 26 anni, è ancora in cura [nel 2023] per una ferita da arma da fuoco subita il 14 maggio
2018, che è stato il giorno più mortale delle manifestazioni. Durante questo giorno, 60 persone
furono uccise e 2.771 feriti, tra cui 1.359 ricoverati in ospedale con ferite da arma da fuoco. 16
Riflessioni
Quest’ultimo evento – la Grande Marcia del Ritorno – una serie di proteste pacifiche tra il 30
marzo 2018 e il 27 dicembre 2019, sono abbastanza per testimoniare lo spirito immortale del
popolo Palestinese, che nonostante venga massacrato [e abbiamo visto come] da decenni,
nonostante sia un popolo senza casa nella sua stessa terra, nonostate veda le sue donne e i suoi
giovani venir massacrati, o dai bombardamenti, o dalla fame, o dal dolore, nonostante subisca
una persecuzione etnica di cui nessuno ha coraggio di parlare, nonostante tutto ciò, non smetta
mai di avere speranza e di resistere davanti a quelle decine di Paesi della democrazia
filoamericana, paladini della pace, che si sono astenuti dal votare a favore del cessate il fuoco
proposto il 28 ottobre 202317, se non addirittura oppostisi.

14
Carnegie Endowment for International Peace, intervista a Abu Artemi: https://carnegieendowment.org/sada/78712

15
UNRWA: https://www.unrwa.org/campaign/gaza-great-march-return

16
Medical Aid for Palestinians: https://www.map.org.uk/news/archive/post/1453-five-years-on-from-the-great-
march-of-return-wounds-are-still-unhealed

17
Onu.Italia: https://www.onuitalia.com/2023/10/27/assemblea-generale-adotta-risoluzione-per-cessate-il-fuoco-a-
gaza-litalia-si-astiene/

Pregiudizio sulla Resistenza Palestinese


Zain ul Abideen 27/01/2024

E tra questi disgustosi governi c’è quello italiano. Nessuno ne ha parlato, né insegnanti né
ministri della pace. Non è tanto colpa della gente comune, quanto della propaganda
filoisraeliana dalla quale siamo continuamente martellati, che ci impone di indegnarci davanti
all’attacco del 7 ottobre [che condanno fermamente] ma disumanizza i 26.000 civili massacrati
dalle bombe finanziate dagli Stati Uniti.
La cura, dunque, come per qualsiasi pregiudizio, quello legato alla resistenza palestinese in
primis, vista come minaccia a uno Stato democratico che è Israele, è studiare, conoscere,
informarsi.
Studiare la storia di questo popolo, che ogni giorno, ora sotto le macerie, ora con i propri figli
morti fra le braccia, non smette mai di dimostrare la sua incrollabilità.

Pregiudizio sulla Resistenza Palestinese

Potrebbero piacerti anche