FONDATO NEL 1892
L'aula del Consiglio regionale della Campania
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Elezioni regionali, grandi manovre
per la Campania: via al gruppo
anti-De Luca
Il coordinatore è l’ex dem irpino Petitto: «Porte
aperte ai delusi della maggioranza»
di Adolfo Pappalardo
Domenica 4 Giugno 2023, 00:00
3 Minuti di Lettura
Ultimo agg. 11:00
Verrà protocollata domani la comunicazione per
formalizzare in Consiglio regionale la creazione di
un nuovo gruppo. A @rmarla Livio Petitto,
consigliere irpino eletto con Davvero-verdi e con un
passaggio nel Pd prima di uscirne, che avrà ora il
ruolo di capogruppo. «È un progetto politico che
mira ad unire ed allargare la base del centrodestra
in Campania», spiega Petitto. Ma l’obiettivo in
particolare è fare scouting, pescare tra i consiglieri
centristi e moderati, ora in maggioranza ma delusi
dalla politica deluchiana. Non a caso, come
anticipato da Il Mattino, il gruppo si chiamerà
«Democratici e moderati» e sarà collegato a livello
nazionale con il gruppo del Senato «Civici d’Italia-
Noi Moderati-Maie», che raccoglie diverse sigle
centriste ed ha come capogruppo Michaela
BiancoGore. Parliamo della cosiddetta quarta
gamba del centrodestra che vuole radicarsi meglio
anche sui territori in vista delle prossime regionali.
A iscriversi al gruppo sono l’ex governatore Stefano
Caldoro, l’ex azzurro Massimo Grimaldi, il centrista
Michele Cinque ora nel gruppo misto e Petitto
appunto. In attesa che possa aggregarsi anche
l’azzurro Francesco Cascone (per cui è pronto il
ruolo di vicecapogruppo) che, altrimenti, da solo
sarebbe costretto ad entrare nel gruppo misto
facendo così ammainare de@nitivamente il simbolo
Fi dal consiglio regionale. per questo i consiglieri in
questione non demordono che alla @ne anche il
partito di Berlusconi si possa aggregare per farne il
gruppo più corposo della minoranza.
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E proprio per attendere l’azzurro Cascone,
l’operazione inizialmente prevista nei giorni scorsi è
stata posticipata. Senza contare che è attesa a
giorni l’adesione, ad un passo dalla formalizzazione,
di una consigliera donna regionale che attualmente
siede nella maggioranza deluchiana. Perché
l’obiettivo non è certo quello di cannibalizzare o
spaccare lo schieramento di centrodestra ma
allargare. E cercare di incidere sui lavori dell’assise
regionale che, con il passare dei mesi, ha
continuato a perdere quota nell’iniziativa politica
(minoranza compresa) a causa del dirigismo
deluchiano.
De Luca oltre la carica: «Terzo, quarto mandato?
Noi siamo sulla linea di Kim Il-sung»
«Stiamo lavorando da mesi a questo progetto.
Personalmente, ho preso le distanze dal
governatore De Luca già da molto tempo e credo
sia importante lavorare per creare un’alternativa a
questo governo regionale e a questo Pd che ha
ormai perso la sua vocazione, quella di stare vicino
ai cittadini», aggiunge Petitto che è molto vicino al
sindaco del capoluogo irpino Gianluca Festa, civico
dopo un passato nel Pd.
Un dettaglio che preannuncia lo scenario dei
prossimi mesi: creare nei capoluoghi campani e poi
nelle altre regioni un partito civico moderato
(padrini nazionali ne sono Lorenzo
Cesa, l’irpino Gianfranco Rotondi e il
socialista Lucio Barani senza contare il governatore
ligure Toti) che si radichi in vista delle regionali
previste nel 2026. Progetto di cui i vertici nazionali
dei partiti di governo sono a conoscenza anche
perché l’obiettivo potrebbe essere poi federarsi con
Fdi. «Siamo parte della coalizione di centrodestra e
rappresentiamo storie importanti sui territori. Molti
cittadini, soprattutto nel Mezzogiorno vedono di
buon occhio una formazione in grado di dialogare
con il governo nazionale sui temi concreti. Ma il
movimento è aperto a tutti e - ragiona Petitto - vuole
proporre un’alternativa a De Luca e al deluchismo».
In pratica il centrodestra si prepara alla s@da delle
regionali del 2026 puntando a vincere sul
centrosinistra deluchiano che guida Santa Lucia dal
2015. Sfruttando quel bacino di sigle e voti dei
partiti di centro che storicamente hanno sempre
determinato l’esito del voto regionale. Tutti con l’ex
sindaco di Salerno dal 2015. Ma sino a quando?, si
chiedono nel gruppo dove si punta a sfruttare la
freddezza glaciale tra il governatore e il segretario
nazionale Pd Elly Schlein che non ne vuole affatto
sapere di un terzo mandato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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