Linguistica Italiana - Lezioni
Linguistica Italiana - Lezioni
Il fenomeno di sostrato è l’insieme delle lingue che si trovavano prima del latino, con
quest’ultimo che le ha cancellate. Queste lingue “cancellate” influenzarono il latino
di area in area.
Il dialetto è una LINGUA, una stessa lingua può presentarsi in varie varianti, il dialetto
è proprio un’altra lingua perché una persona NON locale può non capire il dialetto.
Es: Piemontese con un palermitano.
Derivanze:
“assassino” deriva dall’arabo: hashish, nel 12esimo secolo si indicava una setta di
assassini;
“CIAO”, è una parola dialettale, deriva da schiavo e dal veneziano (sclavus), passa poi
nel 800’ alla Lombardia e perde il suo originario significato.
“melanzana” deriva dall’arabo.
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La linguistica è una scienza del linguaggio e delle lingue
(linguaggio: competenza innata attraverso i simboli, lingue: la
realizzazione pratica attraverso la voce o la scrittura).
La linguistica italiana si concentra in particolare sulla lingua del
territorio italiano. Essa approfondisce più campi di ricerca quali la
-fonetica (studio dei suoni dell’apparato fonatorio);
-morfologia (studio dei morfemi, le parole formali);
-la sintassi (struttura della frase, parole che si uniscono per
formare una frase o un insieme di frasi di senso compiuto);
-semantica (combinazione delle parole e significato);
- lessicologia (studia le parole di una lingua);
-lessicografia (produzione di strumenti che raccolgano e
definiscano il lessico di una lingua ossia i dizionari).
La linguistica si suddivide in ulteriori sottoinsiemi:
-Linguistica interna: senza considerare i rapporti che la lingua può
avere in un contesto esterno, sociale;
-Linguistica esterna: relazione ad altri aspetti come il territorio,
gruppo sociale o momento storico;
-Linguistica sincronica: studia una determinata lingua in un
determinato momento storico, ampio o meno ma determinante
(sin-cronos: con il tempo, contemporaneo);
-Linguistica diacronico: attraverso il tempo (dia-cronos), e studia
l’evoluzione della lingua nel tempo;
-Linguistica storica: fenomeni evolutivi della lingua nel proseguo
della storia;
-Linguistica comparata: studio di due o più lingue seguendo un
processo di comparazione tra esse, per esempio la linguistica
romanza si occupa dello studio comparato delle lingue romanze
(latino).
-Dialettologia: scienza del linguaggio che si occupa dello studio
dei dialetti in Italia;
-Geografia linguistica: studio della distribuzione geografica delle
lingue;
-Etnolinguistica: lingue remote, cultura di un territorio o parlanti;
-Sociolinguistica: culture moderne;
-Psicolinguistica: lingua della psicologia, meccanismi psicologici
che sono alla base dell’acquisizione e uso della lingua;
-Neurolinguistica: studio e problemi del sistema nervoso che
causano patologie.
La linguistica scientifica nasce nel ‘800/’900 ma esiste anche una
linguistica pre-scientifica con il primo sistema alfabetico molto più
antico attraverso segni o simboli. Il primo alfabeto che associa un
segno ad un suono è quello greco, di modello fenicio, seppur
simbolico, tutto ciò grazie a Platone e Aristotele.
A Roma, invece, l’opera di Quintiliano punta a formare nuovi
oratori.
Nel Medioevo si hanno tante altre lingue, le lingue romanze.
Tra la fine del 200 e l’inizio del 300 si ha una vera e propria
“questione della lingua” iniziata da Dante dove si chiede, nel De
Volgari Eloquentia, quale fosse l’origine della lingua italiana,
escludendo quelle del nord-ovest. Nel 1525 si ha la nascita della
lingua italiana sul modello fiorentino 300esco del modello di
Dante, Petrarca e Boccaccio.
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La linguistica diventa moderna nel corso del 800’ con Franz Bopp,
mette in relazione tra loro lingue remote con collocazione
geografica diversa ma manifestano tratti comuni, si somigliano
derivando da una lingua comune. Il suo è un sistema di
comparazione dimostrando che le lingue non nascono per caso
ma derivano tutte da una lingua comune ma sconosciuta: il
protoindoeuropeo.
Sanscrito, avestico, Zend, greco, latino, gotico e tedesco la sua
opera più importante dove attua una comparazione tra queste
lingue che appartengono ad una famiglia di protoindoeuropeo.
In Italia, Graziadio Isaia Ascoli studia l’origine delle parole delle
diverse lingue e studia le lingue romanze e indoeuropee. Scopre
inoltre due ceppi linguistici: la lingua ladino (dialetto italiano
dolomitica) e lingua francoprovenzale (valle d’aosta), che fino ad
allora era considerata solo una lingua francese ma Ascoli dimostra
il contrario... una lingua indipendente.
Ascoli è stato il primo a dimostrare che i dialetti non sono semplici
varianti della lingua nazionale ma vere e proprie lingue a sé
perché hanno una propria sintassi, lessico e morfologia.
Linguistica:
Un repertorio linguistico è l’insieme delle lingue di un parlante (repertorio
individuale) o comunità (comunitario), essi usano una lingua diversa in
base al contesto.
Tra le lingue del repertorio c’è un livello gerarchico tra uso e ambiti di una
lingua: una lingua “alta” (acroletto) è per contesti formali, più prestigiosa;
una lingua “bassa” per situazioni più colloquiali (basiletto)
ognuno può incrementare o ridurre il proprio repertorio linguistico, per
invecchiamento o eliminazione di una lingua
Bilinguismo: parlanti di due lingua individuale o comunitario anche chi ha
la competenza passiva: chi lo capisce ma non lo parla bene.
Bilinguismo bilanciato: pari competenze nelle altre lingue a differenza di
quello sbilanciato che hanno diversa competenza.
Bilinguismo simultaneo: acquisire due lingue nello stesso momento a
differenza del NON simultaneo.
Bilinguismo additivo: aggiungere lingue
Bilinguismo sottrattivo: eliminare lingue
Diglossia: parlante di due lingue.
Diverso dal bilinguismo, è una particolare forma del bilinguismo
Dilalìa: una sovrapposizione tra due lingue di un repertorio, solitamente in
un contesto basso (italianodialetto)
Repertorio linguistico italiano
L’italia non è un blocco unitario di lingue, ma ha anche lingue straniere
(provenzale, franco-provenzale, francese, ladino e friulano, sardo e
catalano, sloveno, tedesco, serbo croato, albanese, greco).
Una lingua quando diventa subordinata ad un’altra, questa diventa un
dialetto.
Due (dia)sistemi: italiano e dialetto perché sono lingue “parenti” e
endogene: interne ad un territorio nazionale
Perché in italiano c’è un caso di diglossia: per la presenza dell’italiano e
dialetto (lingua lata e bassa)
A Firenze dialetto e italiano coincidono (fiorentino trecentesco)
Roma per la devastazione dai paesi stranieri e si svuota, vieni ripopolata
dai fiorentini grazie a Papa Clemente (De Medici) che riporta la sua coorte
papale fiorentina: d’ora in avanti toscano in bocca romana
Un romanesco non è capace di differenziare, perché è difficilmente
marcabile, la sua lingua con l’italiano (bilinguismo ???)
Non tutti i territori hanno un bilinguismo, anche tre, quattro o cinque
lingue (minoranze linguistiche) es. Otranto che ha lingue come italiano,
salentino, pugliese +
In italia c’è una questione unica in Europa per quanto riguarda il
repertorio linguistico
Per lingue “basse” si intende anche minoranze linguistiche (ceppi
linguistici diversi dalla lingua originaria) ma non sono dialetti perché per
essere una minoranza bisogna essere completamente diversi dalla lingua
d’origine
Alloglossia: lingua straniera affiancata alla lingua ufficiale
Le minoranze linguistiche non possono essere parlate ovunque ma in
alcuni territori specifici
109 statuti che hanno minoranze linguistiche in Italia
14 secolo carlo d’angio per difendere i territori adriatici colloca nella
puglia soldati francesi e per questo motivo in quella zona si è stabilito
Una minoranza francoprovenzale
Arberesh (minoranza linguistica albanese): la lingua non è l’albanese di
oggi ma l’albanese all’epoca dell’emigrazione
Legge 482/1999 che tutela le minoranze linguistiche in Italia
“parole baule” parole dialettali che contengono tanti significati,
Il parlato subisce una varietà della lingua per avere una semplificazione
del discorso
Usiamo molti aggettivi quando parliamo: parlando, raramente becchiamo
l’aggettivo giusto col significato preciso di ciò che voglio dire
italiano aulico-formale forma più alta, italiano popolare + basso (coloro che hanno
una conoscenza limitata dell’italiano)
Lettere, elenchi sono esempi di un italiano popolare.
Non esistono piu gli italiani di un tempo
Ipercorrettismo: aggiunta di doppie non volute