Dispense
Dispense
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BREVI CENNI
DI
ANATOMIA
E
FISIOLOGIA
UMANA
DOTT.SSA
LOREDANA TASSONI
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CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA UMANA
• APPARATO TEGUMENTARIO
• SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
• APPARATO RESPIRATORIO
• APPARATO CIRCOLATORIO
• APPARATO DIGERENTE
• SISTEMA NERVOSO
• APPARATO GENITO-URINARIO
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APPARATO TEGUMENTARIO
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Il colorito della cute, che cambia con la razza, dipende
essenzialmente da tre componenti combinate fra loro:
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L'epidermide (tessuto epiteliale di rivestimento) è formata
da 4 diversi stipiti cellulari dei quali il più importante,
''cheratinociti'', si distribuisce in numerosissime file di cellule
sovrapposte suddivise in 5 strati: basale, spinoso, granuloso,
lucido (presente solo sul palmo della mano e sulla pianta del
piede) e corneo; i cheratinociti si riproducono nella parte più
profonda, strato basale, e da qui, ''invecchiando'', risalgono
via via verso la superficie (in un tempo medio di 28 giorni)
elaborando nel loro interno una proteina (cheratina) dotata di
particolare resistenza nei confronti delle aggressioni esterne
(saponi, olii, solventi, caldo e freddo, radiazioni visibili e
ultraviolette, germi e funghi patogeni etc).
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adipose) occupati da cellule adipose; cellule e terminazioni
nervose sono più scarse mentre abbondante si presenta
l'irrorazione sanguigna. Sotto l'ipoderma si trovano le fasce
muscolari con i relativi muscoli.
L'acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali
dei tessuti connettivi dell'uomo e degli altri mammiferi,
conferendo alla pelle quelle sue particolari proprietà di
resistenza e mantenimento della forma. Una sua mancanza
determina un indebolimento della pelle promuovendo la
formazione di rughe ed inestetismi. La sua concentrazione nei
tessuti del corpo tende a diminuire con l'avanzare dell'età, si
occupa quindi di mantenerne il grado di idratazione, turgidità,
plasticità e viscosità, poiché si dispone nello spazio in una
conformazione aggregata incamerando così un notevole
numero di molecole d'acqua. È anche in grado di agire come
sostanza cementante e come molecola anti-urto nonché
come efficiente lubrificante (es. nel liquido sinoviale)
prevenendo il danneggiamento delle cellule del tessuto da
stress fisici.
L'estrema lunghezza della molecola insieme al suo alto
grado di idratazione permette a più polimeri di acido
ialuronico di organizzarsi a formare una struttura di tipo
reticolare che ha due principali funzioni:
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ANNESSI CUTANEI
Le ghiandole sudoripare
Le ghiandole sebacee
I follicoli piliferi
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Il follicolo è collegato con il muscolo erettore del pelo
chiamato orripilante, la sua contrazione provoca la pelle
d’oca.
Il pelo è costituito come l’unghia da cheratina, ma a
differenza di quest’ultima non si sviluppa in senso orizzontale
ma per sovrapposizione verticale lungo l’asse follicolare. Il pelo
presenta una struttura costituita da una guaina scagliosa,
detta cuticola, da una zona intermedia formata da lamelle
allungate chiamata corteccia e dal midollo che rappresenta
la parte più interna.
Corpuscoli nervosi
Cellule melanofore
Unghie
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Struttura dell'unghia
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fortemente indurita e compatta. La forma dell'unghia si
presenta grossolanamente quadrangolare, bianco-rosata e
semitrasparente, in cui si possono distinguere un margine
distale libero, una porzione centrale detta corpo ungueale,
che presenta alla base una piccola zona falciforme
biancastra detta lunula, due margini laterali inseriti in una
piegatura cutanea (solco ungueale) e una porzione
prossimale detta radice (profondamente e saldamente
incastrata nella parte posteriore del solco ungueale).
In quest'ultima si trova uno strato di cellule dette
onicogene e costituenti la matrice, le quali si riproducono
continuamente provvedendo alla produzione dell'unghia.
Mentre la superficie superiore dell'unghia è libera, quella
inferiore è strettamente aderente al sottostante strato
dermoepidermico, detto letto ungueale.
Malattie dell’unghia
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Sono fragili Se le unghie si spezzano facilmente e
appaiono sottili, molli e opache si è probabilmente in presenza
di una micosi o di una carenza di vitamina(A, B6, E) o sali
minerali (ferro, zinco, selenio, rame); le unghie, infatti, sono
costituite da minerali, vitamine, aminoacidi, grassi e acqua e,
se qualcuno di questi elementi è carente, la loro consistenza
peggiora. Spesso all’origine della fragilità delle unghie vi sono
errate abitudini alimentari o diete drastiche, che provocano
un deperimento generale dell’organismo. Anche malattie
debilitanti o trattamenti farmacologici prolungati possono
causare fragilità delle unghie Infine, le unghie diventano fragili
anche in seguito ad una manicure eccessivamente frequente
e aggressiva e al contatto prolungato con acqua, detersivi,
saponi, solventi e sostanze chimiche, che le disidratano,
rendendole secche e facili a spezzarsi.
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Sono gialle Il colore giallognolo è spesso la conseguenza
dell’utilizzo di smalti di cattiva qualità o dell’applicazioni di
smalti dal colore molto intenso direttamente sulle unghie,
senza la protezione di una base incolore adeguata. Le unghie
possono diventare gialle anche in presenza di una malattia a
carico dell’apparato respiratorio, ad esempio pleuriti, bronchiti
e sinusiti croniche, e in questo caso l’ingiallimento riguarda sia
le unghie delle mani che quelle dei piedi.
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Presentano avvallamenti Quando su un’unghia
appaiono solchi orizzontali più o meno profondi (le cosiddette
“linee di Beau”), la causa risiede solitamente in un trauma alla
matrice. Se gli avvallamenti interessano tutte le unghie, invece,
possono essere la spia di uno stato di anemia, come avviene
nelle emorragie
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Sono a vetrino d’orologio Quest’alterazione, chiamata
“ippocratismo digitale”, interessa tutte le unghie, che
appaiono convesse, simili alla forma di un vetrino d’orologio, e
tendono a ricoprire la punta dei polpastrelli. E’ un’alterazione
legata a malattie dell’apparato respiratorio, del fegato e
dell’intestino, presente anche nei forti fumatori e in coloro che
fanno abuso di alcol.
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Sono a grotta L’estremità dell’unghia risulta fortemente
ispessita, poiché l’unghia tende a crescere verso l’alto e sotto
si forma una cavità (grotta) che si riempie di materiale corneo.
Se quest’alterazione si verifica nelle unghie dei piedi, la causa
può essere semplicemente l’uso di scarpe troppo strette, che
sottopongono le unghie a traumi continui. Può essere legata
anche ad un’anomalia della tiroide o alla psoriasi (le squame
della pelle possono sollevare la lamina ungueale).
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Si distaccano Quando una o più lamine ungueali si
distaccano, la causa va ricercata in un’intossicazione da
farmaci o nella sindrome di Reynaud, una patologia che
blocca temporaneamente l’afflusso di sangue alle dita delle
mani.
Fanno male A volte un’unghia fa male quando la si
preme, anche se forma e colore appaiono del tutto normali; in
questo caso la causa risiede nella presenza di un glomo, una
piccola formazione vascolare del letto ungueale che non
riesce a espandersi per la presenza dell’unghia. E’ necessario
rivolgersi al dermatologo, per rimuovere l’unghia e asportare il
glomo.
Si incarniscono La parte laterale dell’unghia si infossa
nel derma e non riesce a scorrere in avanti. Si formano infezioni
continue, molto dolorose, e si creano noduli reattivi. L’unghia
incarnita è spesso causata dalla forma stessa del piede, ma
l’obesità e l’uso di calzari rigidi possono favorire questo
disturbo. L’unghia incarnita va trattata il prima possibile.
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DIRITTO
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ORDINAMENTO DELLO STATO
STATO
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TIPI DI STATO
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LA COSTITUZIONE
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La Costituzione della Repubblica Italiana ha le seguenti
caratteristiche:
è votata, derivata cioè dall’attività di un organo
rappresentativo della volontà popolare (Assemblea
Costituente); è rigida, in quanto non è modificabile da una
nuova legge ordinaria, ma eventuali modifiche possono
avvenire solo a seguito di particolari e qualificati
procedimenti legislativi, è, infine lunga in quanto in essa
sono ampiamente precisati e descritti i principi, i diritti, i
doveri ed i meccanismi che regolano la vita del Paese; è
scritta: diritti, doveri e ordinamento sono elencati punto per
punto e non vi sono rimandi a norme accettate per
consuetudine.
I diritti civili:
I più importanti diritti civili che si definiscono anche
“diritti e libertà”, realizzano uno spazio del cittadino
normalmente sottratto ad ogni interferenza dello Stato. Essi
sono:
• Libertà personale (art.13 Cost.) è dichiarata sacra ed
inviolabile. Consiste nella facoltà riconosciuta alla persona
di disporre liberamente di se stessa senza essere impedita
dalla forza o dai divieti dell’Autorità. Essa è la condizione
necessaria per l’esercizio di tutti gli altri diritti che diventano
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impraticabili quando non si disponga della propria libertà.
Le limitazioni della libertà personale possono essere attuate
soltanto con l’intervento motivato della Magistratura, nei
soli casi e modi previsti dalla Legge.
• Libertà di domicilio (art.14 Cost.) per domicilio si intende il
luogo dove la persona abita con la sua famiglia o esercita
la sua attività (ufficio, negozio, azienda). La norma tutela il
diritto ad un’esistenza privata senza la quale non si può
essere liberi ed indipendenti. L’ultima parte delle
disposizioni prevede la possibilità di effettuare ispezioni ed
accertamenti presso il domicilio per motivi sanitari o fisici o
incolumità pubblica. Tali deroghe devono però trovare una
precisa regolamentazione nella Legge.
• Libertà di corrispondenza (art.15 Cost.) consiste nella libertà
di comunicare con gli altri usando tutti i mezzi esistenti
(adesso Internet) senza sottostare a censure o controlli. Le
limitazioni di tale libertà possono venire soltanto per
provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e con le garanzie
dalla Legge.
• Libertà di circolazione e soggiorno (art.16 Cost.) Questo
diritto vale solo per i cittadini; la Costituzione dispone che il
cittadino può circolare e soggiornare liberamente, in ogni
parte del territorio nazionale. Le limitazioni devono essere
previste dalla legge, e solo per motivi di sanità o di
sicurezza, mai per ragioni politiche. Inoltre ogni cittadino è
libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi
(libertà di espatrio per motivi turistici o di studio). E’ anche
libertà di emigrare per lavorare in un paese straniero.
• Libertà di riunione (art.17) I cittadini hanno diritto di riunirsi
pacificamente e senza armi per qualsiasi motivo (politico,
ricreativo) ed in qualsiasi luogo, privato o aperto al
pubblico, come circoli, teatri, stadi, … Solo per le riunioni in
luoghi pubblici ( un corteo per le strade, una
manifestazione in piazza) è necessario dare un preavviso
alle autorità. Queste possono vietarle solo per motivi di
sicurezza o di incolumità pubblica.
• Libertà di associazione (art.18) Protegge i diritti inviolabili
dell’uomo sia come singolo sia nelle “formazioni sociali ove
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si svolge la sua personalità “, a condizione che gli obiettivi
dell’associazione siano leciti e non criminosi.
• Libertà religiosa (art.19 Cost.) Consiste nel diritto di aderire
o meno ad una fede religiosa, nel diritto di compiere
liberamente sia gli atti individuali del culto professato sia
quelli collettivi (partecipare alle funzioni) nel diritto di
propagandare la propria fede religiosa.
• Libertà di pensiero e stampa (art.21 Cost.) Tutti hanno diritto
di manifestare il proprio pensiero con la parola, con lo
scritto e con ogni altro mezzo di diffusione (Es.: radio, TV ed
Internet). Uno dei più importanti mezzi per divulgare le
proprie idee e pensieri è la stampa: questa libertà è
fondamentale, perché solo se la stampa è libera può
adempiere la sua funzione di dare una corretta
interpretazione dei fatti. E’ ben noto quanto potere abbia
questo mezzo di comunicazione nel formare l’opinione
pubblica. La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni o censura, ma può essere sottoposta a
sequestro soltanto per un Atto Motivato dal’Autorità
Giudiziaria nei casi previsti dalla Legge.
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sindacale e sciopero. Vengono poi fissati principi in merito alla
produzione e distribuzione della ricchezza iniziativa privata
economica e le proprietà sono riconosciute e garantite
sempre che non siano in contrasto con gli interessi della
collettività.
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I Doveri del cittadino: Al cittadino, in quanto membro della
comunità statale spettano non solo diritti, ma anche doveri.
Tra questi c’è la difesa della patria. L’obbligo principale
che deriva da questa formulazione di principio è quello del
servizio militare.
L’art. 52 della Costituzione, lo considera obbligatorio nei
limiti e nei modi stabiliti dalla legge. Di fatto il servizio militare
per la durata di 10 mesi compete solo ai cittadini maschi,
maggiorenni e fisicamente idonei.
Dal 1972 gli obiettori di coscienza, contrari per motivi
personali o religiosi all’uso delle armi, sono ammessi al servizio
sostitutivo civile.
La costituzione prevede che l’adempimento del servizio
militare o del servizio civile non pregiudica la posizione di
lavoro del cittadino. A riguardo la Costituzione stabilisce che
per tutto il periodo del servizio di leva, il lavoratore ha diritto
alla conservazione del posto di lavoro, purché sia stato alle
dipendenze dello stesso datore di lavoro per più di tre mesi,
anteriormente alla chiamata alle armi.
La Corte Costituzionale ha deciso, inoltre, che il periodo di
leva deve essere computato nell’anzianità di servizio.
Dovere contributivo
Abbiamo parlato più volte della caratteristica
fondamentale dello Stato sociale contemporaneo: la sua
azione a favore del benessere materiale e spirituale dei
cittadini, dall’istruzione alla sanità, dall’assistenza ai più deboli
alle pensioni, dall’impegno per l’occupazione ai sostegni a
favore delle imprese in crisi.
Questa presenza dello Stato nei settori principali della vita
collettiva ha un costo elevato, al quale si fa fronte in gran
parte con il contributo degli stessi cittadini. L’amministrazione
finanziaria dello Stato (detta comunemente FISCO) si occupa,
sotto la direzione del Ministero delle Finanze, della raccolta dei
contributi dei cittadini.
Sull’obbligo relativo di quest’ultimi, il dovere contributivo, l’art.
53 della Costituzione dispone che tutti “ sono tenuti a
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concorrere alle spese in regione della loro capacità
contributiva”.
Sempre nell’art.53 troviamo l’altro principio costituzionale
sulle questioni tributarie, quello di progressività: secondo tale
disposizione, il sistema tributario, nel suo complesso, non può
colpire tutti i cittadini nella stessa maniera; i più ricchi devono
sopportare un prelievo fiscale percentualmente superiore.
Dovere di lavorare
L’art. 4 della Costituzione, prevede di dovere al lavoro,
infatti: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le
proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o funzione che
concorra al progresso materiale e spirituale della società.”
Dovere d’istruzione
L’art. 54 della Costituzione obbliga i cittadini ad
esserefedeli alla Repubblica, ad osservare la Costituzione e le
leggi.
L’art. 48 della Costituzione stabilisce che l’esercizio del voto,
oltre che un diritto, è anche un dovere civico.
Infine, l’art.34 della Costituzione, prevede un dovere
d’istruzione, indirizzato principalmente ai genitori di figli in età
scolare. Per almeno 8 anni, infatti, l’istruzione inferiore è
obbligatoria.
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- Il Parlamento
- Il Governo
- La Corte Costituzionale
Le caratteristiche fondamentali degli organi costituzionali
sono la sovranità, vale a dire la titolarità dell’indirizzo politico; la
necessaria età o indefettibilità, nel senso che la loro
soppressione o una modifica della loro composizione o del
modo della loro formazione può determinare una
trasformazione della forma di Stato; l’indipendenza, garantita
anche dalla possibilità di sollevare conflitto di attribuzioni
davanti alla corte costituzionale.
Sono, invece, organi di rilievo costituzionale, in quanto
individuati (ma non disciplinati) dalla Costituzione, quegli
organi che non partecipano alla funzione d’indirizzo politico e
non sono essenziali alla struttura costituzionale dello Stato, ma
svolgono compiti d’iniziativa, di controllo o consultivi per gli
organi costituzionali.
Essi sono:
- Il CNEL;
- La CORTE dei CONTI;
- Il CONSIGLIO di STATO;
- Il CSM;
- Il CONSIGLIO SUPREMO di DIFESA.
IL PARLAMENTO
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ingiudicata). Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che
abbiano compiuto alla data dell’elezione il 25° anno di età.
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referendum. Per indire un referendum sono necessarie le
firme di 500.000 elettori o la richiesta di cinque consigli
regionali. Partecipando al referendum tutti gli elettori che
abbiano compiuto i diciotto anni. La legge viene abrogata
solo se alla votazione ha partecipato la maggioranza degli
elettori e solo se la volontà di abrogare la legge stessa
viene espressa dalla maggioranza degli elettori. Esistono
leggi per le quali il referendum non è ammesso quali le
leggi tributarie e di bilancio o di autorizzazione a ratificare
trattati internazionali.
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LA FORMAZIONE DELLE LEGGI
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dal Parlamento e deve essere fatta dal Governo o dal
Parlamento e deve essere approvata due volte da
ciascuna camera, con un intervallo di almeno 3 mesi tra la
prima e la seconda votazione, la proposta deve essere
approvata dalla maggioranza assoluta dei membri di
ciascuna camera.
- Promulgazione: è l’atto con il quale il Presidente della
Repubblica accetta l’esistenza della legge e fa obbligo a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come
legge dello Stato. Prima di procedere alla promulgazione, il
Presidente della Repubblica può chiedere alle camere,
con messaggio motivato una nuova approvazione della
legge, ma se le camere l’approvano nuovamente egli
deve promulgarla.
- La pubblicazione segue alla promulgazione e ha lo scopo
di portare la legge a conoscenza dei cittadini mediante il
suo inserimento nella Gazzetta Ufficiale la quale ne
riproduce il testo. Di regola la legge entra in vigore il 15°
giorno successivo alla sua pubblicazione.
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integrato dai rappresentanti regionali. Può essere eletto alla
carica di P.d.R. ogni cittadino italiano che abbia compiuto 50
anni e goda dei diritti civili e politici.
La Costituzione riconosce al Capo dello Stato dei diritti
particolari detti ”prerogative” onde garantirgli la più completa
indipendenza. In forza di questi egli:
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nomina, su proposta di questi, i singoli ministri, nomina i più alti
funzionari dello Stato, comanda le Forze Armate e presiede il
Consiglio Superiore della Difesa; dichiara lo Stato di Guerra
deliberato dalle camere; emana i Decreti Legge e i Decreti
Legislativi; ratifica i trattati internazionali; conferisce le
onorificenze della Repubblica.
Attribuzioni riguardanti il potere giudiziario: presiede il
Consiglio Superiore della Magistratura (CSM); nomina un terzo
dei 15 giudizi della Corte Costituzionale; può concedere la
grazia e su delega del Parlamento, l’amnistia e l’indulto.
Impedimenti
La Costituzione ha previsto il caso in cui il Presidente della
Repubblica per impedimento intervenuto nel corso del
settennio non possa esercitare le sue funzioni.
Se si tratta di impedimento temporaneo ( viaggi all’estero;
malattia) le funzioni del Presidente della Repubblica sono
esercitate dal Presidente del Senato, infatti non è prevista la
carica della vicepresidenza, né la possibilità di delega
volontaria delle funzioni del capo dello stato ad alto organo.
Se invece si tratta di impedimento permanente (infermità
grave, morte o dimissioni), le funzioni di Presidente della
Repubblica sono trasferite, sempre in via temporanea, al
Presidente del Senato, ma il Presidente della Camera dei
Deputati deve indire l’elezione del nuovo Capo dello Stato
entro 15 giorni dalla data in cui si è verificato l’evento. La
cessazione dall’ufficio di Presidente della Repubblica può
avvenire per:
- morte;
- fine del settennio;
- dimissioni: l’atto di dimissioni del Presidente della
Repubblica è atto personalissimo e non richiede la
controfirma né la motivazione;
- decade per il venir meno di uno dei requisiti di eleggibilità
(cittadinanza, godimento dei diritti civili e politici etc.)
- destituzione a seguito di condanna per alto tradimento o
attentato alla Costituzione, ad opera della Corte
Costituzionale.
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Alla cessazione della carica il Capo dello Stato diviene
automaticamente e di diritto, senatore a vita.
IL GOVERNO
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In questa veste egli sceglie i Ministri. Ne presenta quindi la
lista al Capo dello Stato che procede alla loro nomina e riceve
il giuramento dell’intero Governo.
Nella prima seduta, il Consiglio dei Ministri designa per ogni
singolo Ministero i sottosegretari di Stato che vengono nominati
dal Presidente della Repubblica.
Il Governo entro 10 giorni dalla sua nomina deve presentarsi
alle Camere per esporre il suo programma e chiedere su di
esso il voto di fiducia. Per “fiducia”si intende l’atto di
gradimento politico con cui il Parlamento aderisce al
programma politico del Governo. La fiducia non si identifica
non si identifica né con l’atto con cui è concessa né con
quello con cui è revocata, ma è espressione di una relazione
continua e costante che si instaura istituzionalmente tra
Governo e Camere. La fiducia, in particolare è accordata se
risultano graditi al Parlamento i singoli membri del gabinetto e
l’indirizzo politico o programma che il Governo intende seguire.
La fiducia (accordata sulla base di una dichiarazione di
giudizio detta mozione) impegna il Governo a seguire l’indirizzo
politico e il programma esposto dal neo Presidente del
Consiglio nelle c.d. dichiarazioni programmatiche,esposte
dinanzi al Parlamento prima di ottenere la fiducia. Se ottiene la
fiducia di entrambe le Camere , il Governo è investito di tutti i
suoi poteri; in caso contrario, deve dimettersi e rimane in
carica unicamente per la gestione dell’ordinaria
amministrazione.
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FUNZIONI DEL GOVERNO
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Il Presidente del Consiglio dei Ministri è nominato con
decreto del capo dello Stato da egli stesso controfirmato e
dura in carica finché il Governo è sorretto dalla fiducia del
parlamento. Egli ha alcune funzioni particolari che gli valgono
una posizione autonoma e diversificata rispetto a quella dei
Ministri,e infatti gli spetta : dirigere la politica generale del
Governo; mantenere l’unità di indirizzo politico e
amministrativo di tutti i Ministeri attraverso il coordinamento
dell’attività dei Ministri; controfirmare, unitamente ai ministri
proponenti, tutte le leggi e i Decreti del Presidente della
Repubblica (DPR) per i quali sia occorsa una preventiva
delibera del Consiglio dei Ministri fissandone l’ordine del
giorno.
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Consiglio ha il compito di redigere i verbali delle sedute del
Consiglio dei Ministri. Il numero dei ministri non è fisso.
LA MAGISTRATURA
MAGISTRATURA CIVILE:
- Giudice di Pace: ha sede in ogni comune e decide
secondo equità le cause relative a valori mobiliari non
superiori a € 2.500.00 e le cause inerenti la responsabilità
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della circolazione di veicoli e natanti di valore non
superiore a € 15.000,00; le sue sentenze sono ricorribili per
Cassazione.
- Il Tribunale (Giudice Unico): giudica in primo grado tutte le
controversie che sono di competenza del Giudice si Pace.
- La Corte d’Appello: è composta, in ogni sezione, di un
Presidente e di 4 giudici che decidono in secondo grado
sulle vertenze giudicate in primo dai Tribunali.
- La Corte di Cassazione: è competente per le cause decise
in 2° grado, dal Tribunale e dalla Corte d’Appello ed in 1°
grado dal giudice di Pace. Ad essa spetta l’ultimo grado di
giudizio. Prende in esame in modo definitivo le suddette
cause e può eventualmente”cassare” cioè cancellare i
giudizi resi precedentemente, ordinando la riapertura del
processo e ha sede in Roma.
Nelle cause civili vengono emesse sentenze che
condannano la parte soccombente al risarcimento dei
danni e al pagamento delle spese di giudizio.
MAGISTRATURA PENALE:
- Il Tribunale: si occupa in primo grado dei reati per i quali è
esclusa la competenza della Corte d’Assise; il Tribunale dei
Minorenni si occupa di quanti riguarda i minori degli anni 18
( adozioni,affidamento dei figli ai genitori separati…).
- La Corte d’Assise: è composta di un Presidente,di un
Giudice “a latere” e di sei cittadini “giudici popolari”, è
competente a giudicare i reati più gravi ( delitti contro lo
Stato, strage, omicidio, rapimento, etc.) comportanti la
pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore a 8
anni.
- La Corte d’Appello: decide in secondo grado i reati
giudicati in primo grado ai Tribunali.
- La Corte d’Assise d’Appello: ha la stessa composizione
numerica della Corte d’Assise e giudica in secondo grado,
ricorsi contro le sentenze della Corte d’Assise.
- La Corte di Cassazione: è composta di 6 sezioni (3 civili e 3
penali); ha sede a Roma ed estende la sua competenza su
tutto il territorio nazionale; giudica in terzo e ultimo grado le
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sole questioni di diritto, cioè, controlla se, sulla base dei dati
accertati, è stata applicata correttamente la legge.
E’ significativo che nei delitti più gravi, accanto ai Giudici
Ordinari, siano chiamate a giudicare la giuria popolare,
che sono formate da semplici cittadini estratti a sorte da
elenchi di persone provviste di determinati requisiti: il loro
intervento è necessario perché il giudizio non risulti soltanto
una rigida applicazione della legge, ma risenta anche di
una certa comprensione umana e sociale.
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LA CORTE COSTITUZIONALE
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comune, ogni 9 anni, mediante elezione, e con le stesse
modalità stabilite per la nomina dei Giudici Ordinari.
I giudici, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento
di fedeltà alla Costituzione e alle leggi, davanti al Capo dello
Stato e alla presenza dei Presidenti delle due Camere. Tali
giudici rimangono in carica per 9 anni, scaduti i quali non
possono essere rieletti.
La Corte Costituzionale è un organo garante dei diritti dei
cittadini, è un organo arbitrale dei conflitti fra i titolari delle
massime cariche dello Stato e fra Stato e Regioni.
- Autonomia regolamentare;
- Autonomia finanziaria;
- Autonomia amministrativa: nel senso che la Corte gestisce i
propri uffici e stabilisce il numero, la qualità, nonché le
attribuzioni, i diritti e i doveri dei funzionari addetti a ciascun
ufficio;
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- Autonomia organizzativa: infatti, la Corte provvede anche
ad eleggere il proprio presidente, che la convoca e ne
presiede le sedute.
ENTI LOCALI
LA REGIONE
La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni.
La regione è un ente autonomo territoriale, in quanto si
governa con proprie leggi. Alla regione è riconosciuta:
1. Autonomia legislativa che poggia sul potere di darsi uno
statuto.
2. Autonomia finanziaria già riconosciuta dalla Costituzione,
confermata dalla recente legge sull’Autonomia impositiva
della Regione.
Regioni a statuto ordinario: le regioni sono 20 ed hanno il
potere di emanare leggi relative alle materie elencate dalla
Costituzione ( art. 117 ) e nel rispetto di leggi preesistenti
dettate dallo Stato. Inoltre, hanno il potere di darsi degli Statuti
che non possono derogare alla normativa costituzionale; per
questa ragione gli statuti deliberati dal Consiglio Regionale a
maggioranza assoluta vengono approvati dal Parlamento con
legge ordinaria.
Regioni a statuto speciale: esse hanno nel settore legislativo e
amministrativo, poteri più ampi di quelli riconosciuti alle Regioni
con Statuto Ordinario, in quanto sono dotate di un potere
legislativo che esclude l’intervento dello Stato ed i loro Statuti
devono essere soltanto deliberati in Parlamento con leggi
costituzionali. Esse sono 5: Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige,
Friuli- Venezia Giulia, Valle d’Aosta.
La regione, in quanto ente territoriale esponenziale degli
interessi della collettività sottostante, presenta 3 elementi
costitutivi:
1. Territorio;
2. Popolazione;
3. Apparato autoritario;
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Per il territorio, la sua circoscrizione è implicitamente definita
nell’elenco delle
Regioni dato dalla Costituzione;
la popolazione è costituita dalle persone residenti nel territorio
regionale e vanta inoltre numerosi diritti di partecipazione alla
vita politica regionale, enunciati dalla Costituzione ( elezioni,
consigli regionali, diritto di richiesta di referendum, iniziativa
legislativa ) e dagli Statuti.
Per l’apparato autoritario, la Regione dispone di propri organi
( Consiglio, Giunta e Presidenza ) previsti dalla Costituzione e
da leggi costituzionali, che esercitano le funzioni proprie della
Regione, quella amministrativa e quella legislativa, con
esclusione di quella giurisdizionale, riservata all’ente sovrano: lo
Stato.
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amministrative conferite dallo Stato comprese quelle
relative all’Ordinamento degli Uffici e servizi regionali. Il
Consiglio esercita anche poteri di controllo politico sulla
Giunta e sull’operato del Presidente della Regione ed
approva il bilancio preventivo ed il conto consuntivo.
Approva, inoltre, i piani generali concernenti
l’esecuzione di opere pubbliche e l’organizzazione di
servizi pubblici di interesse della regione e dei
finanziamenti relativi. Inoltre può presentare in
Parlamento proposte di legge e richieste di referendum
abrogativo di leggi ordinarie e infine elegge i propri
delegati per partecipare all’elezione del Presidente
della Repubblica.
2. La Giunta regionale è l’organismo esecutivo della
Regione. In base all’art. 122 cost. i membri della Giunta
ed il suo Presidente sono eletti dal Consiglio tra i suoi
membri. La Giunta ( art. 121 Cost. ) è l’organismo
esecutivo della Regione e presiede all’attenzione delle
deliberazioni e delle leggi del Consiglio. Inoltre ha
l’iniziativa legislativa e regolamentare, provvede alla
gestione dell’Ente, dirige l’attività degli uffici regionali e
amministra il patrimonio. Per motivi di urgenza la Giunta
può sostituirsi al Consiglio.
3. Presidente della Regione: egli è anche il Presidente
della Giunta Regionale. E’ un Organo Monocratico
rappresentativo della Regione la cui scelta è affidata
dalla Costituzione al Consiglio Regionale. Il presidente è
un Organo a cui vengono attribuite 3 distinte funzioni:
1. Rappresenta la Regione ed è quindi titolare di un
potere proprio ed esclusivo ogni qualvolta la Regione
deve manifestarsi come ente unitario.
2. Presiede la Giunta, analogamente a quanto fa il
Presidente del Consiglio rispetto al Consiglio dei Ministri
e quindi ne fissa le riunioni, dirige i lavori e garantisce
l’unità su tutte le attività della Giunta.
3. Il Presidente in qualche Regione è addirittura definito
Capo dell’Amministrazione Regionale, con poteri diretti
56
di governo dell’apparato amministrativo accanto alla
Giunta ed ai singoli assessori.
LA PROVINCIA
57
sviluppo delle comunità locali; tale posizione primaria trova
conferma nelle funzioni ad essa attribuite dalla legge 142/90.
I suoi organi sono:
1. Consiglio Comunale: Organo a cui è affidata
essenzialmente la funzione di indirizzo e controllo
politico amministrativo sull’operato della Giunta e delle
altre strutture comunali. Limitato è invece il suo potere
deliberativo, il quale è relativo solo agli atti
fondamentali elencati dalla stessa legge 142/90. Nei
Comuni fino a 15000 abitanti il Consiglio è eletto con il
sistema maggioritario contestualmente all’elezione del
sindaco. Nei Comuni con più di 15000 abitanti il sistema
è quello proporzionale.
2. Giunta Comunale: Da organo di emanazione
assemblare si è trasformato in Organo nominato dal
Sindaco, infatti, collabora con esso all’attività
amministrativa. Mentre al Sindaco spettano gli atti
monocratici, gli atti collegiali sono attribuiti alla Giunta
che partecipa anche all’attuazione degli indirizzi
generali del Consiglio, riferisce a quest’ultima della
propria attività ed assume un ruolo propositivo e di
impulso.
3. Sindaco: eletto dal popolo con meccanismi diversi a
seconda che il Comune abbia sino a 15000 abitanti (
vince chi ottiene più voti, in caso di parità si svolge un
secondo turno di ballottaggio ) oppure più di 15000
abitanti ( vince chi ottiene la maggioranza assoluta dei
voti validi, altrimenti si va al ballottaggio ). Tale organo
si presenta come il responsabile politico e il capo
dell’amministrazione, infatti, rappresenta il Comune,
nomina la Giunta ed i responsabili degli uffici e sevizi
comunali e propone le linee di indirizzo al consiglio.
Svolge compiti di ufficiale del governo presiedendo i
servizi elettorali, di anagrafe, di Stato civile,
sovrintendendo agli atti previsti in materia di ordine e
sicurezza pubblica, sanità ed igiene pubblica e
sovrintende agli interventi immediati come Organo di
Protezione Civile, alla vigilanza su tutto quanto possa
58
interessare la sicurezza e l’ordine pubblico
informandone il Prefetto.
UNIONE EUROPEA
59
2. Finanze pubbliche;
3. Tassi d’interesse;
4. Moneta;
Già nel 1995 però, si poté constatare che nessuno degli Sati
Membri ( divenuti ormai 15 con l’adesione di Austria, Finlandia
e Svezia ) era in grado di rispettare i criteri di convergenza
inizialmente fissati, per questo motivo i Governi rinviarono la
data di entrata in vigore dell’Unione Economica e Monetaria
( inizialmente fissata al 1 gennaio 1997 ), al 1999, data in cui
venne adottata la moneta unica europea: EURO, come
parametro di riferimento per l’emissione di titoli pubblici. Solo a
partire dal 1 gennaio 2002 comincerà l’emissione di monete in
euro da parte della Banca Centrale d’Europa.
Il Trattato di Maastricht istituisce un’Unione Europea fra gli
Stati Membri, fondata sulle 3 comunità, una della quali, la CEE,
muta la sua denominazione in Comunità Europea ( CE ). Negli
ultimi anni, come abbiamo visto, hanno assunto particolare
rilievo le disposizioni in materia di Politica Monetaria, tuttavia il
Trattato prevede anche forme di cooperazione in materia di
Politica Estera e Sicurezza Comune, Giustizia e Affari Interni.
Il trattato dell’UE riconosce anche una cittadinanza
dell’Unione, cui si ricollegano alcuni Diritti di Libertà. Organi
della Comunità sono:
1. Consiglio UE;
2. Commissione;
3. Corte di Giustizia;
4. Corte dei Conti;
5. Consiglio Europeo;
6. Parlamento Europeo.
UNIONI DI STATI
60
Le unioni internazionali possono essere chiuse o aperte a
seconda che permettano o meno l’ingresso di nuovi Stati nel
loro ambito.
Tipica figura di unione aperta è l’ONU.
LA COMUNITA’ EUROPEA
IL CONSIGLIO
61
organo composto di Stati e quindi attualmente da 15 membri:
Francia, Germania, Italia, Spagna, Irlanda, Lussemburgo,
Austria, Belgio, Grecia, Finlandia, Regno unito, Paesi Bassi,
Portogallo, Danimarca, Svezia. Nel Parlamento Europeo, l’Italia
ha 87 rappresentanti.
Il Consiglio è presieduto a turno per 6 mesi da ciascuno dei
paesi membri secondo un apposito ordine. Il paese che
presiede il Consiglio rappresenta il Consiglio, ne convoca le
riunioni, cura le relazioni internazionali della C. E.
A ciascuno stato membro è riconosciuto in seno al Consiglio
un potere di voto che non ha uguale peso ma dipende
dall’importanza demografica e politica che si ha all’interno
della Comunità. Per questo, ai paesi maggiori come Germania,
Francia, Gran Bretagna e Italia, viene attribuito un numero di
voti più alto.
Al Consiglio è attribuito un potere decisionale vero e proprio;
è infatti l’organo deputato all’emanazione degli atti normativi
della C. E.
IL PARLAMENTO EUROPEO
62
LA COMMISSIONE
63
I Regolamenti: Sono emanati dal Consiglio Europeo su
proposta della Commissione. Hanno una portata generale
essendo indirizzati a tutti gli Stati Membri e sono direttamente
applicabili nei confronti dei singoli cittadini di ciascuno stato;
cioè il regolamento acquista efficacia negli Stati membri senza
che sia necessario un atto di ricezione o di adattamento da
parte dei singoli ordinamenti statali.
Le Direttive: Sono atti che vincolano gli Stati Membri solo per
quanto riguarda il risultato da raggiungere senza incidere sulla
competenza degli Stati Membri in merito alla forma ed ai mezzi
necessari a raggiungere detto risultato.
Le direttive quindi, non hanno efficacia diretta, cioè, non
producono effetti nei confronti dei cittadini. Hanno infatti
un’efficacia mediata attraverso i provvedimenti che gli stati
intendono adottare.
Le Decisioni: Sono atti aventi portata concreta, indirizzati ad
uno Stato Membro o altro soggetto ( persona fisica o giuridica )
e sono vincolanti per il destinatario.
Le Raccomandazioni: Sono atti privi di efficacia vincolante; in
linea teorica, le raccomandazioni sono esortazioni.
I Pareri: I pareri rappresentano le espressioni di un’opinione su
una specifica questione.
LA CORTE DI GIUSTIZIA
ONU
64
venne ratificata dagli stati fondatori; con il passare degli anni
sono divenuti parte dell’ONU quasi tutti gli stati del mondo.
Le Nazioni Unite, il cui Statuto è entrato in vigore il 24 ottobre
del 1945, costituiscono un ente politico internazionale dotato
di specifiche competenze, di istituti ed organi per il
mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. La
rinuncia alla guerra come modo per la risoluzione delle
controversie internazionali, l’affermazione dei diritti dell’uomo,
ecc.
Le NU dunque, rappresentano la concreta espressione di una
universale volontà di abbandono dell’impiego della forza per
la risoluzione delle controversie fra Stati e sono competenti per
tutte le questioni politiche mondiali che mettono in pericolo la
pace nel mondo.
Organi dell’ONU sono:
- Un segretario Generale, principale funzionario
dell’organizzazione i cui compiti sono quelli di
sottoporre al vaglio del Consiglio di sicurezza le
questioni di immediata rilevanza per la pace e la
sicurezza internazionale e di presentare la relazione
annuale sul lavoro delle Nazioni Unite;
- Un’Assemblea Generale, composta da tutti gli Sati
Membri;
- Un consiglio di Sicurezza, composto da 5 membri
permanenti: USA, Russia, Francia, Cina e Gran Bretagna
e 5 membri non permanenti. A quest’organo sono
attribuiti tutti i poteri ( anche quello di ricorso alla forza )
per il mantenimento della pace e della sicurezza
internazionale;
- Un Consiglio Economico e Sociale;
- Una Corte internazionale di Giustizia.
65
2. Lo sviluppo delle relazioni amichevoli tra gli Stati
fondate sul rispetto del principio dell’eguaglianza dei
diritti;
3. La collaborazione in campo economico, sociale,
culturale ed umanitario;
l’organizzazione non ha però poteri vincolanti nei confronti
degli Stati Membri, la sua attività principale è costituita
dall’emanazione di raccomandazioni e dalla predisposizione
di progetti di convenzioni.
L’ ONU è dotata di una serie di Organi, quello di maggior
rilievo è il Consiglio di Sicurezza, composto da 15 membri, di
cui 5 membri siedono a titolo permanente ( USA, Russia, Cina,
Gran Bretagna e Francia ), questi stati godono del cosiddetto
diritto di veto, cioè con il loro voto negativo possono impedire
l’adozione di qualsiasi delibera; gli altri 10 sono eletti
dall’Assemblea delle Nazioni Unite ogni due anni.
Il Consiglio di Sicurezza si occupa di questioni attinenti il
mantenimento della pace e della sicurezza internazionale ed
è l’organo che dispone in taluni casi di potere decisionale
vincolante nei confronti degli stati. In particolare il Consiglio
decide, mediante atti che prendono il nome di risoluzioni,
l’adozione da parte degli Stati membri di misure contro uno
Stato che minacci o abbia violato la pace, in particolare sia
misure implicanti l’uso della forza ( art. 42 della Carta ) che
misure non implicanti l’uso della forza ( art. 41 ).
Accertata infatti la presenza di una minaccia alla pace o di
un atto di aggressione verso uno Stato, il Consiglio può
vincolare gli Stati Membri ad adottare:
1. Una serie di misure non implicanti l’uso della forza:
come ad esempio ordinare l’interruzione dei rapporti
diplomatici ma può anche adottare misure più severe
come l’interruzione totale o parziale delle relazioni
economiche, esportazioni ed importazioni, ( il
cosiddetto embargo, adottato nei confronti dell’ Iraq,
di Cuba e prima ancora, nel Sud Africa ), delle
comunicazioni ferroviarie, aeree, postali, radio, ecc.
2. Una serie di misure implicanti l’uso della forza: il
Consiglio può intraprendere con forze aeree, navali e
66
terrestri, ogni azione necessaria per mantenere e
ristabilire la pace; in questi casi l’Organizzazione non
ordina o raccomanda qualcosa agli Stati, ma agisce
direttamente avvalendosi di contingenti armati pur
sempre nazionali ma operanti sotto la direzione di un
comando internazionale che esclude qualsiasi iniziativa
di carattere militare da parte dei singoli membri. In
realtà per quanto riguarda gli interventi armati, ad oggi
il Consiglio si è limitato a costituire le cosiddette forze
per il mantenimento della pace, le peace- keeping
operations, che in realtà non sono autorizzate all’uso
della forza ma operano come forze cuscinetto, cioè
destinate a dividere i contendenti e ad aiutarli nel
ristabilire e mantenere condizioni di pace e sicurezza (
es. l’UNPROFOR in Bosnia- Erzegovina ).
Diverso da quanto finora detto è invece il potere del
Consiglio di autorizzare l’uso della forza da parte degli Stati
Membri per difendersi o per aiutare altri stati aggrediti, a
difendersi dall’aggressore. In questo caso il controllo ed il
comando delle operazioni è nelle mani degli stati e non
dell’ONU.
Sono numerosi gli esempi di delega all’uso della forza, si pensi
a quanto accaduto con la guerra del Golfo del 1990-91; il
Consiglio dopo aver adottato alcune misure non implicanti
l’uso della forza per cercare di indurre l’Iraq ad abbandonare
il Kuwait, con una apposita risoluzione autorizzò gli Stati Membri,
ove l’Iraq non si fosse ritirato entro il gennaio 1991 dal Kuwait,
ad assumere ogni mezzo necessario per tale scopo, appunto
la guerra. Differente è quanto è accaduto con la recente
guerra in Iraq, per la quale invece, non vi è stata una analoga
risoluzione ONU.
67
L’IMPRENDITORE
68
4. Professionalità: deve trattarsi di un’attività non
occasionale ma abituale, anche se non
necessariamente continuativa e neppure esclusiva,
per es. un’attività stagionale.
Attività occasionale con organizzazione improvvisa.
La qualifica di imprenditore assume una sua importanza in
quanto nel momento in cui una persona diventa tale può
avvalersi di alcune norme e regole che la legge stessa
prevede a favore dell’imprenditore. L’insieme di queste regole
( in materia di azienda, segni distintivi e concorrenza ) prende il
nome di Statuto dell’Imprenditore. L’imprenditore è tutelato
nei confronti di colui che utilizza illegittimamente il proprio
segno distintivo, o nei confronti di chi compie atti di
concorrenza sleale, ecc.
In base alle dimensioni dell’impresa si distingue la categoria
del piccolo imprenditore: è tale il coltivatore diretto di un
fondo, un artigiano, un piccolo commerciante e più in
generale colui che esercita un’attività organizzata
prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della
propria famiglia.
L’impresa familiare: è l’impresa nella quale collaborano il
coniuge, i parenti entro il terzo grado ( fino ai nipoti ) e gli affini
entro il secondo grado ( fino ai cognati ) dell’imprenditore.
E’ un istituto previsto dal codice per consentire di tutelare i
membri delle famiglie che spesso erano vittime di gravi
ingiustizie, dal momento che il lavoro familiare si considerava
gratuito. La legge consente delle facilitazioni tributarie a
questo tipo di impresa ( per incentivare la loro costituzione ) e
tutela i membri della famiglia riconoscendogli una serie di diritti
patrimoniali, quali il diritto al mantenimento, il diritto sui beni
acquistati con gli utili d’impresa, il diritto a partecipare ad
alcune decisioni di particolare rilievo.
In base all’attività si distinguono: l’imprenditore
commerciale e l’imprenditore agricolo.
69
L’IMPRENDITORE COMMERCIALE
E’ imprenditore commerciale colui che esercita una o più
delle seguenti attività elencate ( vedi art. 2195 lc. ).
- Attività industriale diretta alla produzione di beni
e servizi ( automobilistica, chimica, edile, tessile );
- Attività intermediaria nella circolazione di beni (
commercio all’ingrosso e al minuto );
- Attività di trasporto per terra, per acqua e aria;
- Attività bancaria ed assicurativa;
- Altre attività ausiliarie della precedenti ( imprese
di agenzia, mediazione, deposito, spedizione,
pubblicità commerciale );
Statuto dell’imprenditore commerciale
La qualifica di imprenditore commerciale comporta
l’applicazione di una serie di regole che vengono
comunemente definite nel loro complesso come statuto
speciale dell’imprenditore commerciale si fa riferimento a:
1. Pubblicità legale:l’imprenditore commerciale è
tenuto a rendere di pubblico dominio una serie
di atti e fatti della vita dell’impresa ( dai dati
anagrafici dell’imprenditore, ditta, oggetto,
sede, inizio e fine dell’attività, atto costitutivo,
ecc. ) ciò per consentire a chi entra in contatto
con l’impresa di disporre di una serie di
informazioni rilevanti che rendano sicure le
relazioni commerciali. Questa pubblicità si
realizza attraverso l’iscrizione di questi atti presso
il Registro delle Imprese: è un registro nel quale
vengono iscritti gli atti, i fatti e le vicende relative
all’impresa commerciale; è istituito in ciascuna
provincia presso la Camera di Commercio e le
iscrizioni vanno effettuate presso il RI della
provincia in cui l’impresa ha la sua sede; sanzioni
amministrative.
2. Obbligo di tenuta delle scritture contabili: per
scritture contabili si intendono quei documenti
che rappresentano la situazione patrimoniale ed
economica dell’impresa; l’imprenditore deve
70
tenere obbligatoriamente tenere il Libro
Giornale, il Libro degli Inventari, la
Corrispondenza Commerciale.
A seconda della natura e delle dimensioni delle imprese,
l’imprenditore può tenere:
- Libro mastro;
- Libro cassa;
- Libro magazzino;
L’IMPRENDITORE AGRICOLO
E’ tale un imprenditore che esercita un’attività diretta alla
coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del
bestiame ed attività connesse.
Per attività connesse si intendono quelle attività come ad es.
il viticoltore che trasforma l’uva prodotta in vino, l’agriturismo,
in quanto attività connessa e complementare con l’attività di
coltivatore del fondo, della silvicoltura, ecc., che però devono
rimanere principali rispetto all’agriturismo.
La categoria dell’imprenditore agricolo, è stata prevista allo
scopo di tutelare chi lavora nell’agricoltura e che come tale è
soggetto alle turbolenze meteorologiche ed alle calamità
naturali; e pertanto gode di un trattamento di favore rispetto
all’imprenditore commerciale. Non è vincolato infatti dalle
regole dello statuto dell’Imprenditore commerciale e non è
71
obbligato alla tenuta delle scritture contabili, né è
assoggettato al fallimento ed all’iscrizione nel registro delle
imprese. Come il piccolo imprenditore.
L’IMPRENDITORE ARTIGIANO
Riferimenti normativi art. 44 e 45 della Cost., art. 2083 c.c.,
legge quadro per l’artigianato 8 agosto 1985 n. 443; è la
norma che definisce le caratteristiche per essere riconosciuto
artigiano; varie leggi speciali, regolamenti e leggi regionali.
L’imprenditore artigiano è colui che esercita in qualità di
titolare personalmente ( deve essere operativo, non deve
limitarsi a dirigere ) e professionalmente ( in modo non
improvvisato, ma organizzato ) l’attività d’impresa svolgendo
in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale nel
processo produttivo.
La legge prevede che un’impresa per essere artigiana
deve avere per scopo le seguenti attività:
- Produzione di beni anche semilavorati;
- Prestazione di servizi ( escluse attività
commerciali e agricole );
- Somministrazione al pubblico di alimenti e
bevande;
L’impresa deve avere un numero massimo di dipendenti
che varia a seconda del settore ( es. impresa artigiana
artistica per essere tale non deve avere più di 32 dipendenti,
così per l’impresa di abbigliamento su misura ).
L’imprenditore artigiano può essere titolare di una sola
impresa artigiana e deve iscriversi negli appositi albi provinciali,
presso le camere di commercio. L’attività può essere svolta in
appositi locali oppure in forma ambulante o di posteggio.
La legge riconosce all’impresa artigiana una serie di
vantaggi di natura fiscale, sono numerose le leggi regionali
che attribuiscono all’impresa artigiana degli ausilii e delle
provvidenze. L’imprenditore artigiano inoltre, quale piccolo
imprenditore non è soggetto alle regole dello statuto
dell’imprenditore commerciale e quindi ad es. non può essere
dichiarato fallito.
72
Se tuttavia, l’organizzazione del lavoro è fortemente
industrializzata e se l’impresa artigiana ha raggiunto rilevanti
dimensioni, l’imprenditore artigiano in questo caso non può
essere considerato un piccolo imprenditore e quindi può
essere dichiarato fallito.
L’AZIENDA
Trasferimento d’azienda
Il codice detta una particolare disciplina per
regolamentare i casi di trasferimento d’azienda ( in concreto si
realizza una successione d’impresa ), prevedendo innanzitutto
che:
73
1. L’atto di trasferimento deve esser fatto tramite
atto pubblico o scritture privata autenticata e
deve essere iscritto nel registro delle imprese;
2. Nel caso di cessione dell’azienda, colui che
vende l’azienda deve astenersi per un periodo
di 5 anni dalla data del trasferimento,
dall’iniziare una nuova attività che, per
ubicazione o per altre circostanze, sia idonea a
sviare la clientela dell’azienda ceduta. Ciò al
fine di consentire a chi acquista l’azienda di
avvalersi di vantaggi e risultati conseguiti grazie
alle capacità dell’imprenditore ( di questi si
tiene conto nel determinare il prezzo della
cessione ). Sono vietate quindi le attività
concorrenti ma il divieto non può essere
superiore a 5 anni.
3. Nel caso di vendita di azienda e di subentro
quindi di nuovo imprenditore, allo scopo di
assicurare l’interesse del subentrante al
mantenimento dell’unità economica
dell’azienda, si prevede che l’acquirente
subentri in tutti i contratti stipulati dal
precedente imprenditore per l’esercizio
dell’impresa, indipendentemente dal consenso
dell’altra parte contraente ceduta. Deroga ai
principi generali in materia di cessione del
contratto. La parte ceduta, però recedere entro
3 mesi.
4. Al momento del trasferimento vi possono essere
dei contratti ancora in corso di esecuzione,
alcuni già eseguiti dall’imprenditore e non
d’altra parte, altri al contrario eseguiti dall’altra
parte e non ancora dall’impresa; si possono
presentare quindi situazioni di debito e credito.
Nel caso in cui vi siano dei crediti pendenti dal
momento dell’iscrizione del registro delle
imprese del trasferimento d’azienda, i crediti
devono essere pagati all’imprenditore
74
subentrante. Nel caso di debiti l’imprenditore
che ha ceduto, è liberato se il creditore vi ha
consentito. Per i debiti di lavoro rispondono in
solido entrambi.
75
che ne è titolare, ha diritto di continuare ad utilizzare il marchio
nei modi e nei limiti in cui l’ha sempre utilizzato, anche se è
stato registrato da altri.
LA SOCIETA’
76
Ad es. è un’associazione e non una società, un circolo che
si propone fini ricreativi, culturali o sportivi e tale rimane anche
se, saltuariamente e quindi non come oggetto esclusivo o
principale della sua attività, organizza spettacoli o
intrattenimenti a pagamento. Frequente è il caso in cui
un’associazione, che non ha fra le sue finalità lo svolgimento di
un’attività economica, si dedichi collateralmente e
strumentalmente rispetto alla realizzazione dei suoi scopi,
all’esercizio di un’attività professionale e imprenditoriale; un es.
potrebbe essere quello di un partito politico che pubblica un
giornale. In questi casi, se l’esercizio di un’impresa non diventa
attività esclusiva o principale del gruppo/ partito, questo resta
un’associazione, mentre l’attività collaterale di pubblicazione
del giornale, rimane distinta e diventa attività d’impresa.
Vediamo altri elementi caratteristici delle società.
Abbiamo già detto che è un ente-organizzazione al quale
danno vita due o più persone definite appunto soci, per
esercitare in comune un’attività economica. Ebbene, perché
si possa parlare di società, è necessario anche che i soci
conferiscano all’ente beni, ( che possono consistere in denaro,
merci, macchine, immobili, brevetti, crediti ), oppure servizi
( ed es. il proprio lavoro ). L’insieme dei conferimenti costituisce
il patrimonio della società, che non appartiene più ai soci, ma
alla società e all’ente e potrà essere utilizzato solo dalla
società stessa.
La società è caratterizzata dalla cosiddetta autonomia
patrimoniale che consiste cioè nella distinzione fra patrimonio
personale dei singoli soci ed il patrimonio della società.
Tale distinzione rileva soprattutto nell’ambito dei rapporti
tra società ed i terzi che entrano in contatto con essa e che
vantano un credito nei confronti della stessa. L’autonomia
patrimoniale comporta che:
- I soci non sono tenuti a rispondere con il loro patrimonio
per i debiti della società, quest’ultima infatti risponde
col proprio patrimonio dei debiti sociali. Tale
autonomia tuttavia, non si presenta come vedremo, in
modo uniforme nei vari tipi di società. In termini
generali possiamo anticipare che vi sono società di
77
capitale, contraddistinte in generale da un’autonomia
patrimoniale perfetta, nel senso che i soci non
rispondono mai per i debiti della società, ed invece
società di persone dove la distinzione fra patrimonio
della società e patrimonio del socio non è così
completa, in quanto è possibile che il socio sia tenuto a
pagare personalmente i debiti della società.
Le società si distinguono in:
- Società di persone: sono tali la Società Semplice, la
Società in Nome Collettivo, la Società in Accomandita
Semplice.
- Società di capitali: sono tali la Società Per Azioni, la
Società in Accomandita Per Azioni, la Società a
Responsabilità Limitata.
78
salute dei lavoratori derivanti dall’espletamento delle loro
mansioni ed un servizio di protezione, consistente
nell’elaborazione di apposite misure di sicurezza idonee a
prevenire, eliminare, o ridurre i potenziali rischi individuati ( tra
tali misure ad es. la sostituzione di ciò che è pericoloso, la
riduzione al minimo dei lavoratori che possono essere esposti al
rischio, la regolare manutenzione degli ambienti, attrezzature,
macchine ed impianti ).
Il datore di lavoro al riguardo, deve predisporre un
apposito documento di sicurezza nel quale vengono valutati i
rischi ed individuate le misure di protezione e prevenzione
conseguenti, nonché, individuati i soggetti appositamente
addetti alle procedure di sicurezza.
Il datore di lavoro ha inoltre l’obbligo di:
- Predisporre apposite misure per la prevenzione incendi,
l’evacuazione ed il pronto soccorso per evitare disastri
e garantire immediate cure al lavoratore infortunato;
- Controllare periodicamente la salubrità dell’attività di
lavoro e dei luoghi di svolgimento dell’attività stessa;
- Informare i lavoratori circa i rischi connessi all’attività di
lavoro e ai materiali usati;
- Consultare e garantire la partecipazione dei lavoratori (
attraverso il loro rappresentante per la sicurezza ) alle
decisioni attinenti ai problemi di sicurezza sul lavoro.
La normativa prevede una semplificazione per le piccole
aziende stabilendo ad esempio che il documento di sicurezza
possa essere sostituito con un’autocertificazione, che i compiti
di prevenzione e protezione possano essere svolti direttamente
dal datore di lavoro 8 e quindi non è necessaria la
designazione di un addetto ) per le aziende artigianali ed
industriali che non abbiano più di 30 addetti.
Le regole in termini di sicurezza trovano applicazione nei
confronti dei lavoratori subordinati, ma anche degli
apprendisti, dei lavoratori a tempo parziale, dei lavoratori
assunti con contratto di formazione e lavoro di coloro che
effettuano stage o periodi di orientamento presso i datori di
lavoro.
79
Il datore di lavoro è responsabile penalmente nei confronti
del lavoratore danneggiato, in caso di omissione delle
precauzioni concretamente possibili.
La vigilanza sull’osservanza da parte del datore di lavoro
delle misure di sicurezza è affidata alle Aziende Sanitarie Locali.
Il D.Lgs. prevede anche che vengano compiuti degli
accertamenti sanitari preventivi e periodici per verificare
l’idoneità dei lavoratori rispetto alla mansione specifica loro
assegnata. I controlli sanitari volti ad accertare ciò, devono
essere svolti tramite un professionista specializzato in medicina
del lavoro e quindi competente a svolgere esami clinici e
diagnostici. Tali accertamenti devono essere effettuati per
certe categorie di lavoratori esposte a sostanze tossiche,
infettanti, o nocive.
LE LETTERE COMMERCIALI
80
Le formule della carta scritta sono molto più lente e
resistenti al cambiamento.
Nella lettera commerciale in Internet, invece, la
struttura si snellisce notevolmente, ma molte regole rimangono
valide accanto alle nuove nate. Conviene studiare entrambi i
tipi di lettera, dato che in Italia, la lettera commerciale classica
non è ancora minacciata dall’avvento dell’e-commerce, ai
primordi ma in forte espansione. E chissà che la freschezza
portata dal linguaggio di Internet non finisca per trasferirsi
anche nella classica lettera commerciale cartacea.
81
- Completa e sintetica;
- Spontanea e personale.
I riferimenti alla propria azienda, sono importanti quando
cercano un’intesa con il destinatario e presentano punti in
comune tra aziende, generando un’immediata fiducia, ad
esempio:
“Anche noi, come Lei, crediamo che la fiducia sia alla base
del nostro rapporto”.
La vivacità dello stile di scrittura è determinato anche
dalla scelta dei verbi al posto dei nomi e tra questi, dalla
scelta dei verbi di movimento che indicano un’azione,
limitando i verbi di appoggio come ad esempio “rispondere”
piuttosto che “cercare di fornire una risposta”. La lettura
procederà così scorrevole e senza indurre il lettore in esitazioni
che potrebbero compromettere l’esito di una buona
collaborazione commerciale.
82
GLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UNA LETTERA
Gli elementi che accomunano i diversi tipi di lettera
sono l’intestazione, la data, il nome, il cognome e l’indirizzo
del destinatario, l’oggetto e il testo, ovvero il cuore della
nostra comunicazione commerciale, preceduto da un
vocativo di apertura e concluso con i saluti e la firma.
L’intestazione:
Per scrivere una lettera, si usa solitamente la carta
intestata che riporta già prestampata l’intestazione. In caso
contrario, essa va posta in alto a destra e deve contenere:
- Il proprio nome e cognome e/o il nome dell’azienda
presso cui si lavora ( in lettere maiuscole );
- L’indirizzo, completo di numero civico, CAP e sigla del
capoluogo;
- Il numero di telefono;
- Il proprio marchio e il proprio logo.
La data:
Giorno, mese, anno, vanno scritti in alto a destra, ( una
riga sotto l’eventuale intestazione ). Deve essere sempre
preceduta dal nome della città da cui si scrive, seguito da
una virgola. Il mese deve essere scritto in lettere e non numeri.
Ad esempio:
L’indirizzo:
L’indirizzo del destinatario deve essere scritto per esteso. Ci
sono alcuni accorgimenti pratici da seguire per le lettere
inviate all’estero: il nome della città deve essere scritto nella
lingua del paese di destinazione, mentre quello della nazione
in italiano e in lettere maiuscole, per esempio:
83
30419 HANNOVER
Germania
84
Settore Tecnico
EUROCOM
P.zza VIII Agosto, 3
40100 Bologna (BO)
L’oggetto:
nella lettera l’oggetto deve esser scritto a sinistra, sotto
l’indirizzo del destinatario, preceduto dalla scritta “Oggetto” in
grassetto.
Lo scopo:
il fine dell’oggetto della lettera commerciale è quello di:
- Riassumere il contenuto della lettera stessa,
indicandone in breve l’argomento;
Abbandonare le formule di cortesia della fase iniziale,
entrare in confidenza con il destinatario è fondamentale per
creare un rapporto di fiducia.
In tutti i casi, è consigliabile scegliere tra le formule di saluto più
comuni:
La firma:
scritta in nero, deve comparire in basso nella parte destra del
foglio, allineata alla data. In essa bisogna indicare nome,
cognome ed eventuali titoli, poi la propria mansione e infine il
nome dell’azienda in cui si lavora ( scritto in lettere maiuscole ):
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Se la lettera è stata battuta da un dattilografo,
accanto alla propria sigla si possono porre anche le iniziali del
dattilografo, scritte in lettere maiuscole. Ad esempio: MR/ac.
Spesso, le lettere commerciali sono accompagnate da
allegati: documenti di vario genere, fatture, ordini, preventivi,
ecc. Nelle lettere d’offerta, bisogna sempre specificare il tipo
di allegato che accompagna la lettera, in basso a sinistra:
Allegato: Preventivo.
Nelle lettere pubblicitarie e di vendita, è suggeribile
fare riferimento agli allegati in forma discorsiva, all’interno del
testo. E’ sbagliato, invece, indicarli sotto forma di elenco.
Si potrà ad esempio scrivere:
“Per scegliere il modello che preferisce, può consultare il
catalogo allegato. Se interessato alle nostre offerte, compili e
spedisca subito la cartolina di risposta”.
Eventuali post-scriptum ( P. S. ) o nota bene (N. B.),
tipici delle lettere pubblicitarie o di vendita, devono essere
scritti in fondo alla lettera, nell’ultima riga, allineati a sinistra:
P.S. 15 giorni di prova per Lei! Spedisca subito la cartolina di
risposta.
Passiamo ora in rassegna varie tipologie di lettere che
generalmente vengono redatte a scopo commerciale:
Per esempio:
- Grande, incredibile, eccezionale, straordinario,
speciale, unico, esclusivo, ( anche se l’abuso dei
superlativi nell’ultimo decennio li sta trasformando nel
contesto commerciale in semplici appellativi ):
“Tantissime occasioni a prezzi incredibili!”
“Un’offerta straordinaria!”
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- Gratis, gratuitamente, omaggio, regalo:
“La prova è gratuita e senza impegno!”
GLI ALLEGATI
Le lettere pubblicitarie e di vendita, tra gli allegati più comuni
possono comprendere:
- Una cartolina di risposta;
- Un tagliando di garanzia;
- Un depliant, un opuscolo informativo o un catalogo.
Questi allegati sono fondamentali per aumentare le
possibilità di successo delle propria lettera: la arricchiscono di
informazioni fondamentali per ottenere un feedback del
destinatario senza appesantire il testo che viene così snellito
dalla loro presenza.
Usare gli allegati è molto meglio che creare come testo della
lettera un concentrato di informazioni compatte e faticose da
leggere per intero. Così, comunque, si forniscono importanti
informazioni, distribuendole però in sezioni.
LA CARTOLINA DI RISPOSTA
La cartolina di risposta ( una busta di ritorno o un tagliando
d’ordinazione ) fornisce informazioni sulle modalità
d’ordinazione e di consegna, sul pagamento, ecc. Sul fronte,
deve riportare:
- L’indirizzo del destinatario, in basso a sinistra. Ciò
semplifica la compilazione da parte del lettore e
personalizza l’offerta; il destinatario, infatti, leggendo il
proprio indirizzo sulla cartolina, avrà l’impressione che la
proposta sia stata ideata apposta per lui.
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- Un titolo, breve e scritto in lettere maiuscole ( solo
l’iniziale va scritta in maiuscolo ).
- Un’immagine, del prodotto oppure dell’eventuale
omaggio.
LETTERE D’OFFERTA
Le lettere d’offerta vengono spedite ad un privato, o ad
un’azienda che abbia espresso una richiesta riguardo ad un
determinato prodotto o ad un certo servizio. Questo può
avvenire ad esempio se è andato a buon fine il nostro primo
contatto, ovvero è stata efficace la lettera in cui ci siamo
presentati come azienda e abbiamo proposto qualche tipo di
collaborazione e di vantaggio.
Nella lettera d’offerta è necessario indicare:
- Lo scopo dell’offerta, facendo riferimento alla richiesta
del potenziale cliente;
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per esempio una ditta di abbigliamento potrebbe
chiedere ad uno studio grafico di creare un opuscolo
per pubblicizzare l’inaugurazione di un nuovo punto
vendita. Lo studio grafico dovrà inviare una lettera
d’offerta, per illustrare il suo piano di lavoro e
sottolineare i vantaggi della sua proposta;
- La soluzione che si propone, illustrando il progetto in
modo chiaro ed esauriente. Questa parte è
fondamentale per dimostrare le proprie competenze,
se non altro a parole. Le soluzioni offerte andranno
motivate e le ragioni illustrate in questa parte saranno
fattori decisivi per determinare l’inizio o meno di un
rapporto commerciale. Non solo si dovrà rispondere ad
ogni dubbio del potenziale cliente, ma prevenire
anche eventuali obiezioni;
- Il materiale necessario;
- I costi. Il preventivo dei costi deve essere il più
completo possibile, comprensivo di tutte le voci con
relative spese e il loro totale;
- Il tempo necessario alla realizzazione del progetto. Per
certi tipi di clienti e per certe esigenze, il fattore tempo
è ancora più importante del fattore prezzo. Toccherà a
noi valutare su quale fattore puntare maggiormente,
cercando di leggere tra le righe della richiesta
d’offerta quali sono le esigenze più sentite da quel
cliente;
- Il personale che si dedicherà al progetto, solo nel caso
il progetto sia così complesso da coinvolgere più
persone. Si potrà indicare in tal caso una traccia delle
esperienze sul campo, nomi e cognomi di riferimento e
titoli di studio ponendo l’accento su eventuali successi
per incarichi simili. In questo modo, si dimostra la nostra
competenza nel settore ottenendo la fiducia del
destinatario.
Potrà essere utile anche in questo caso corredare il
testo della lettera d’offerta con grafici e tabelle a
colori che spieghino in modo più immediato i contenuti
del testo. Il modo migliore per terminare il modo
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d’offerta è quello di chiedere un contatto diretto con il
potenziale cliente, in cui gli si anticipa che si
definiranno meglio i dettagli della proposta.
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verso il basso. Certo è che si induce il lettore a
leggerci fino in fondo, ma il testo diventa
riduttivo e carente nei contenuti, allora è
meglio puntare piuttosto sull’incisività delle
prime righe che sulla riduzione della lunghezza
del testo scritto nell’e-mail.
- “La gente non ama cambiare abitudini”.
Questo assioma di marketing dimostra come la
gente sia ancora reticente ad adottare
cambiamenti quando questi implicano forti
processi di addestramento. Anche nel caso cha
adottare qualcosa di diverso significhi un forte
risparmio di tempo nel medio- lungo periodo.
Per fortuna però, questa legge, in Internet
presenta l’attenuante che l’utenza della rete è
più abituata ai cambiamenti e alle innovazioni
rispetto a un pubblico tradizionale. In questo
senso dunque, le proposte commerciali,
possono farsi un po’ più ardite e puntare
maggiormente sul fattore innovazione.
- La maggioranza aspetta che le novità siano
accettate dalla maggioranza stessa. I più sono
riluttanti nell’essere sperimentatori. Dunque
proprio nel web dove si può accedere a infinite
aree tematiche, possiamo rimandare alle
opinioni di altri consumatori, nel caso altri
abbiano già felicemente sperimentato i nostri
prodotti. A questo scopo diventano utili i
collegamenti ipertestuali.
- Dati di sostegno. Statistiche, percentuali
(attendibili naturalmente), sono immediati e
vincono tante resistenze.
- I collegamenti ipertestuali. Occupano meno di
una riga e ti conducono ovunque. Sono
democratici (li puoi cliccare quanto evitare) e
sono strade preziose che conducono a tutto
quello che nella lettera commerciale classica
creava volume: possono invitare a visitare il
91
nostro sito, a collegarci alla pagina da cui
scaricare le brochures, alla pagina del nostro
listino prezzi, alle pagine dei nostri partners
commerciali, alle pagine dei distributori. Sono
preziosi e inesauribili. Non abusarne serve ad
evitare di creare il caos.
LE SOCIETA’ DI CAPITALI
1. CARATTERISTIHE PRINCIPALI
Le società di capitali, e in particolar modo le s.p.a. sono
costituite da un numero elevato di soci, per l’esercizio di grandi
imprese. La gestione della società non spetta ai soci, bensì è
affidata ad appositi e distinti organi, che possono essere
costituiti anche da persone diverse dai soci. Al contrario delle
società di persone, nelle società di capitali, non rileva la
persona del socio, ciò che rileva è la quota di capitale che
esso sottoscrive. E, infatti, le quote di partecipazione possono
essere trasferite liberamente a terzi soggetti,
indipendentemente dal consenso dei soci.
Le società di capitali sono dotate di un’autonomia
patrimoniale perfetta, nel senso che il patrimonio della società
è completamente distinto dal patrimonio dei singoli soci, per le
obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo
patrimonio. Le società di capitali, infatti, acquistano la
personalità giuridica con l’iscrizione nel registro delle imprese.
Con riferimento alle società di capitali, è bene ricordare che
di recente è stata prevista un’ampia riforma della disciplina
delle società di capitali, che introduce novità sostanziali
soprattutto per questo tipo di società. Tale riforma è divenuta
operativa dal 1 gennaio 2004.
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2. LE SINGOLE FORME DI SOCIETA’ DI CAPITALI
93
può consentire di affrontare le attività economiche più
impegnative.
La società per azioni inoltre, è dotata di una propria
struttura organizzativa, che richiede la necessaria
presenza di 3 organi: l’assemblea, gli amministratori, e il
collegio sindacale.
La responsabilità limitata dei soci comporta, infatti, che
i soci non abbiano il potere di amministrare la società
né di controllare; hanno solo il diritto di concorrere con
il loro voto in assemblea alla nomina degli
amministratori. L’assemblea è costituita dall’insieme
degli azionisti ed è l’organo che esprime la volontà
della società e dei soci, ha competenza per le
decisioni di maggior rilievo (es. nomina degli
amministratori, decide di aumentare il capitale sociale,
approva il bilancio, ecc.). L’assemblea funziona
secondo il principio maggioritario, il peso di ciascun
socio dipende dal numero di azioni possedute.
Le amministrazioni (il consiglio di amministrazione o
amministratore delegato) nominati dall’assemblea,
provvedono alla gestione della società nell’interesse di
tutti gli azionari.
Il collegio sindacale è un organo di controllo adibito a
verificare la regolarità della contabilità e il rispetto da
parte della società, della legge.
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società costituita per l’esercizio d’imprese di medie e
piccole dimensioni. Per il resto, l’organizzazione di
questi due tipi di società è pressoché identica.
Con riferimento alla s.r.l. è necessario soffermarsi sulla
s.r.l. uni personale.
E’ questa una particolarità nel sistema delle società, in
quanto in realtà ci si trova in presenza non di
un’impresa collettiva ma individuale. Al contrario però
dell’impresa individuale, per la quale in genere vige il
principio della responsabilità illimitata dell’imprenditore,
nella s.r.l., pur essendoci un unico socio, questi ha una
responsabilità limitata.
La società con un unico socio è comunque una
società di capitali che però acquista la personalità
giuridica e quindi l’autonomia patrimoniale, solo:
- Con l’iscrizione nel registro delle imprese,
dall’iscrizione deve risultare che il socio, è unico;
- Con l’integrale versamento dei conferimenti.
Al momento della costituzione di una società di capitali
( s.p.a. o s.r.l. ) infatti i soci devono impegnarsi a
versare le somme corrispondenti al capitale minimo
previsto dalla legge ( per la s.r.l. 10.000 euro, tuttavia
devono effettivamente depositare i 3/10 della somma,
la restante parte potrà essere corrisposta nel corso
della vita della società; nel caso di s.r.l. unipersonale
invece, le somme devono essere versate al momento
della costituzione per l’intero importo, ciò a tutela dei
terzi, in mancanza infatti, il socio sarà costretto a
rispondere dei debiti anche personalmente ).
A tutela dei terzi infatti, la legge dice che il socio unico
risponde illimitatamente se i conferimenti in denaro non
sono stati interamente versati e se la società non sia
stata iscritta nel registro delle imprese.
La società in esame si configura quindi, come un
particolare strumento per limitare la responsabilità
dell’imprenditore individuale, con riguardo alle
obbligazioni che questo assume per l’esercizio di una
determinata attività economica.
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La s.r.l. unipersonale è stata introdotta nel nostro
ordinamento con il D. Lgs n.88 del 3 marzo 1993, in
attuazione di una direttiva della C.E. del 1989.
c) La società in accomandita semplice (S.a.p.a.)
Come nella s.a.s. esistono due categorie di soci, soci
accomandati e soci accomandatari con differenti
regimi di responsabilità; nella s.a.p.a. però, la qualifica
di socio accomandatario non è una qualità
permanente ma viene riconosciuta di volta in volta a
chi amministra la società e pertanto permane in capo
alla persona fino a quando persiste la carica di
amministratore. In realtà più che una contrapposizione
di soci, si realizza un bilanciamento, cioè chi amministra
risponde illimitatamente e solidamente con il proprio
patrimonio delle obbligazioni sociali. L’amministrazione
quindi, non è affidata a persona terza scelta
dall’assemblea dei soci con incarico limitato e
revocabile ma spetta di diritto a taluno dei soci che in
quanto amministratore diventa socio accomandatario.
LE SCRITTURE CONTABILI
Funzione
La tenuta dei libri e delle scritture contabili è finalizzata alla
tutela dell’imprenditore e di coloro che hanno rapporti
economici con lui.
Per l’imprenditore, i libri e le scritture contabili rappresentano
uno strumento di controllo della propria attività. Per i terzi
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rappresentano un mezzo dal quale desumere elementi utili ai
fini della valutazione dell’impresa.
Soggetti obbligati
I piccoli imprenditori ( agricolo, artigiano ) e coloro che
esercitano un’attività professionale organizzata
prevalentemente con il lavoro proprio o dei componenti della
famiglia sono esonerati dall’obbligo di tenuta di scritture
contabili ( a livello fiscale però hanno degli obblighi ti tenuta, si
pensi al registro IVA, registro fatture acquisto e vendita ).
Gli imprenditori commerciali invece devono tenere:
- Libro contabile;
- Libro degli inventari;
- Le altre scritture contabili richieste dalla natura
delle dimensioni dell’impresa.
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- Il libro delle adunanze e delle deliberazioni dl
consiglio d’amministrazione: in cui sono trascritti
tutti i verbali del C.d.A.;
IL BILANCIO
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anche altri soggetti ed enti esterni all’impresa ( es.
amministrazione finanziaria ). E’ pertanto uno strumento di
tutela e garanzia dei diritti dei terzi interessati all’andamento
dell’impresa.
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anticipazioni bancarie, aperture di credito, ecc. ), quello a
medio e lungo termine finanzia gli impianti e le attrezzature.
Quindi sono fonti di finanziamento esterne i debiti delle
società verso terzi ( fornitori, banche, dipendenti, ecc. ), che
l’azienda contrae per il suo funzionamento.
Con estrema semplificazione potremo dire che il passivo dice
dove la società ha preso i soldi, l’attivo dove ha messo i soldi,
come ha impiegato il capitale.
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LE SOCIETA’ (II PARTE)
LE SOCIETA’ DI PERSONE
1. Caratteristiche principali
Le società di persone sono costituite in genere da pochi soci,
per l’esercizio di imprese solitamente modeste. Sono definite
tali per il rilievo che in esse hanno i soci; essi infatti, non solo
partecipano direttamente, almeno in regola, alla gestione
della società, avendo tutti quanti il potere di amministrare la
medesima società, ma sono anche responsabili con il proprio
patrimonio per i debiti sociali e pertanto no possono neppure
trasferire a terzi la loro quota senza il consenso degli altri soci.
Le società di persone sono quindi dotate di un’autonomia
patrimoniale imperfetta, in quanto i soci possono essere
chiamati a rispondere per le obbligazioni sociali anche con il
loro patrimonio. Ed infatti i soci rispondono solidamente ed
illimitatamente per le obbligazioni sociali, seppure con
modalità diverse a seconda del tipo di società. Rispondere
solidamente significa che ciascuno dei soci può essere
costretto ad adempiere le obbligazioni stesse per la loro
101
totalità, salvo poi il diritto di chi ha pagato, di rivalersi nei
confronti degli altri soci. Risponde illimitatamente vuol dire che
ciascuno dei soci è tenuto all’adempimento delle obbligazioni
sociali anche con il proprio patrimonio personale.
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obbligata alla tenuta delle scritture contabili previste per tutti
gli imprenditori commerciali, ed in caso di insolvenza è
sottoposta al fallimento.
Per quanto riguarda la responsabilità personale dei soci per i
debiti sociali, è importante precisare che, in quanto società di
persone, vige sempre la responsabilità solidale e illimitata dei
soci, con il loro patrimonio, ma la responsabilità ha carattere
sussidiario. In questo tipo di società infatti, i creditori sono
obbligati per legge, alla preventiva escussione del patrimonio
della società.
Ciò vuol dire che i creditori devono innanzitutto rivolgersi alla
società per il soddisfacimento dei loro crediti e solo in un
secondo momento, qualora risulti infruttuosa l’azione sul
patrimonio della società, possono legittimamente rivolgersi ai
soci. I creditori quindi, non possono aggredire il patrimonio dei
soci, se non dopo aver aggredito il patrimonio della società.
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I TITOLI DI CREDITO
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persona, (per es. supponiamo che Tizio, debitore, emetta una
cambiale a favore di Caio, creditore, con la girata Caio può
ordinare a Tizio di pagare a Sempronio invece che a lui.
La girata è fatta sul retro del titolo e può essere piena se
contiene anche l’indicazione del giratario, in bianco quando
c’è solo la firma del girante. In tal caso possono circolare
come titoli al portatore e il titolo perciò si trasferisce con la
semplice consegna senza la necessità di ulteriori girate.
I titoli nominativi richiedono che sia in essi, che in appositi
registri, sia indicato il nome del possessore.
LA CAMBIALE
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non avviene, il beneficiario potrà richiedere il pagamento
direttamente al traente.
La cambiale inoltre è un titolo esecutivo, infatti se non
viene pagata alla scadenza, il possessore, per ricevere il
pagamento che gli spetta, può procedere all’esecuzione
forzata sui beni del debitore, senza necessità di rivolgersi al
tribunale e attendere una sentenza di condanna.
L’ASSEGNO
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assumendo così la veste di trattario, mentre nell’assegno
circolare è la banca stessa che promette il pagamento.
Possiamo dire quindi che la cambiale è uno strumento di
credito mentre l’assegno è un mezzo di pagamento. Infatti la
cambiale contiene la scadenza e serve per effettuare un
pagamento differito nel tempo, cioè in un momento
successivo a quello dell’emissione, invece l’assegno viene
pagato a vista, cioè al momento in cui il beneficiario lo
presenta per incassarlo e ciò può avvenire anche il giorno
stesso dell’emissione.
Pertanto il giorno in cui si emette un assegno, deve già
esserci la disponibilità della somma, mentre chi emette una
cambiale lo fa perché non ha la disponibilità immediata.
Naturalmente nell’assegno deve sempre esserci scritta la
data di emissione.
L’emissione di un assegno senza data lo rende non valido e
può comportare il rischio che, chi deve incassare un assegno,
possa indicare una data in cui la disponibilità di quella somma
non ci sia più. Frequente è il caso dell’emissione di un assegno
post datato, cioè con una data posteriore a quella
dell’effettiva emissione, in questo caso si commette un illecito
punibile per legge, come forma di evasione fiscale, infatti, in
questo caso, l’assegno va ad assumere la stessa funzione della
cambiale ma si elude l’impronta di bollo graduale prevista per
quest’ultima.
L’assegno può inoltre essere emesso con la clausola di non
trasferibilità, in questo caso il beneficiario può solo presentarlo
per l’incasso ma non può trasferirlo ad altri tramite girata.
107
assegni a vuoto, infatti, l’assegno a vuoto viene protestato e
vale, così come per la cambiale, come titolo esecutivo.
108
MARKETING
109
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STRATEGIE DI MARKETING- MARKETING MIX
111
2. In secondo luogo, l’impresa deve decidere il prezzo del
prodotto, nel fare ciò è necessario innanzitutto che sia
informata sui costi del servizio o della produzione e che
tenga presente le informazioni ottenute attraverso lo
studio della concorrenza. Nella determinazione del
prezzo, bisogna tenere conto anche degli obiettivi
aziendali: si può fissare un prezzo alto per raggiungere
un certo profitto o un prezzo più basso per battere la
concorrenza, oppure un prezzo più basso se la
domanda è elevata, più alto se è scarsa. A volte
esordire con un prezzo più basso falcia la concorrenza
e assicura una maggiore fetta di mercato, ma altre
volte, un prezzo elevato è sinonimo di ottima qualità.
L’impresa deve decidere anche l’entità degli sconti,
degli abbuoni, nonché, delle dilazioni di pagamento.
Tutto dipende dal target cui ci si vuole rivolgere, in ogni
caso si deve creare nel cliente, la percezione di aver
speso bene il proprio denaro e di aver ottenuto il
massimo possibile rispetto alle risorse disponibili, in
questo modo si acquisisce la fedeltà del cliente nel
medio e lungo termine.
3. L’impresa deve inoltre, stabilire come allocare il
prodotto nel mercato, deve scegliere quindi come e
dove distribuire il proprio prodotto, scegliendo un
canale costo di distribuzione diretta (impresa - cliente)
o un modo di distribuzione più mediato (impresa –
distribuzione - cliente) o ancora più lungo (impresa –
grossista – distributore – agente - consumatore). La
scelta dei canali è influenzata dalle caratteristiche
della clientela, (quando si mira a raggiungere una
clientela molto numerosa e dispersa, oppure quando i
consumatori fanno acquisti frequenti, ma per piccoli
quantitativi, è necessario fare ricorso a canali di
distribuzione lunghi) o anche del prodotto (nel caso di
beni deperibili è preferibile una distribuzione diretta).
Inoltre è importante individuare a quali punti vendita
destinare i propri prodotti, se centri commerciali, grandi
magazzini, punti vendita al dettaglio, negozi esclusivi o
112
specializzati (es. negozi di abbigliamento sportivo),
discount, ecc. L’impresa può scegliere anche una
vendita del prodotto porta a porta, mediante
distributori automatici, vendita postale o tramite
internet. Le imprese che intendano vendere
direttamente il prodotto o il servizio, aprendo un proprio
punto vendita, dovranno scegliere il luogo in cui
ubicare il punto vendita e nel fare ciò dovranno
considerare, in funzione del target di riferimento, la
natura commerciale o residenziale del luogo,
l’esistenza di più vie d’accesso, la facilità di
parcheggio, di eventuali pedonalizzazioni, della
presenza di un’ampia gamma di servizi (banche,
cinema, teatri, palestre, scuole, ecc.).
4. Le imprese, oltre a sviluppare un buon prodotto, dargli
un prezzo corretto e metterlo a disposizione della
propria clientela, devono anche comunicare con i
consumatori, per far conoscere l’esistenza e le
caratteristiche di un prodotto; è compito sempre degli
operatori di marketing definire il modo più efficace per
raggiungere il proprio mercato obiettivo. Esistono
diversi strumenti di promozione e di comunicazione per
un’impresa: la pubblicità (annunci stampa e televisivi,
spot, affissioni stradali, opuscoli pieghevoli, manifesti e
locandine), la promozione vendite (consumi a premio,
campioni gratuiti, buono sconto, dimostrazioni,
raccolta punti, ecc.), e altri ancora che di seguito
vedremo.
Gli elementi del marketing mix possono essere combinati
variamente tra loro, ciascun’impresa deve cercare la
combinazione ottimale, cioè ad esempio un’impresa che
intenda aumentare le vendite può raggiungere l’obiettivo
riducendo il prezzo, oppure incrementando la forza di vendita,
oppure la promozione, in sostanza l’impresa deve cercare di
ripartire le risorse di cui dispone tra i vari fattori, al fine di
ottimizzare il profitto.
113
Le attività con cui sono decise le linee di sviluppo
dell’impresa, le strategie di mercato vengono definite
marketing operativo.
La comunicazione aziendale
La comunicazione aziendale esterna utilizza le seguenti
forme:
- Pubblicità;
- Pubbliche relazioni;
- Sponsorizzazioni;
- Comunicazioni e assistenza al cliente dopo la
vendita;
114
strumento utilizzare (quotidiani, periodici, radio e tv,
manifesti, ecc.) per poi scegliere il particolare tipo
di mezzo (quale giornale, quale rivista, ecc.) che ha
le maggiori possibilità di raggiungere il target
prescelto.
2. Attraverso le pubbliche relazioni, l’impresa svolge
un’attività promozionale nei confronti del pubblico
in generale (clientela, dipendenti, autorità
pubbliche, ecc.) per migliorare la propria immagine
esterna, avvalendosi di pubblicazioni, convegni,
conferenze stampa, dimostrazioni, fiere, ecc.
3. Nelle sponsorizzazioni, la comunicazione d’impresa
avviene mediante il finanziamento di manifestazioni
sportive, culturali, folcloristiche, (finanziamento di
gare sportive, restauro di un monumento artistico,
un contributo a un’esposizione d’arte), in cambio
della pubblicità al proprio marchio. Ne deriva
all’impresa una valorizzazione della propria
immagine e un ritorno diretto in termini di vendite.
4. Un aspetto che assume un’importanza sempre
maggiore è la comunicazione al cliente, che
avviene sia al momento dell’acquisto del prodotto,
sia in seguito, in termini di assistenza al cliente dopo
che l’acquisto è stato fatto. Oggi si riconosce che il
cliente è una risorsa preziosa per l’impresa, tanto
che si è sviluppata una procedura di misurazione
del grado di soddisfazione del cliente (customer
satisfaction), allo scopo di ottenere prodotti che
sempre meglio rispondano alle sue esigenze: in tal
modo si crea un rapporto di fiducia che rende il più
possibile fedele la clientela (obiettivo di
fidelizzazione).
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imprese medio- piccole. Ad esempio i rappresentanti che
seguono il cliente sono certamente in grado di dare corrette
informazioni e possono promuovere adeguatamente il
prodotto, le campagne pubblicitarie comuni che spesso le
associazioni di categoria consentono di fare a costi contenuti.
Esistono poi, le promozioni su carta, come i volantini, i depliant,
i cataloghi.
Il compito del volantino è di incuriosire e interessare il
potenziale cliente per acquisirlo. Prima di realizzare un
volantino, si deve conoscere il target di clientela cui il
volantino si deve rivolgere, tenere conto del suo livello
culturale per usare immagini e parole adeguate e scegliere su
quale prodotto o servizio si vuole focalizzare l’attenzione del
futuro cliente (promozione del negozio, del servizio, di nuovi
servizi, di sconti, ecc.).
Il depliant è un mezzo più completo rispetto al volantino e
serve a creare maggiore interesse nel potenziale cliente, ma
senza pubblicare tutte le informazioni (anche per non farle
conoscere alla concorrenza): prevede una copertina a effetto
con immagini e giochi di colori, un interno dalle due alle dieci
pagine a seconda che si voglia descrivere tutta la produzione
o solo alcuni prodotti specifici; anche il depliant deve tenere
conto del destinatario che lo leggerà e dell’immagine della
propria impresa: ad esempio se ci si rivolge a un pubblico
giovane, si useranno colori accesi e un linguaggio immediato
e non complicato, mentre, se ci si rivolge a ricchi professionisti,
immagini, colori e parole saranno impostati diversamente.
Il catalogo ha lo scopo di trasformare l’interesse in
desiderio di acquisto di un prodotto o di un servizio.
Naturalmente anche per un catalogo bisogna tenere
presente le esigenze del potenziale cliente. Il catalogo di solito
ha una copertina, che ha il compito di catturare l’attenzione,
delle pagine interne di veloce consultazione, una scelta
accurata di foto e disegni accompagnate da un testo
esplicativo.
Le mostre e le fiere di settore sono un ottimo strumento di
pubbliche relazioni per le imprese, le quali in questo caso
possono curare direttamente la promozione verso i futuri clienti.
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E’ molto importante scegliere solo personale altamente
qualificato; sarà molto importante spedire circa 20 giorni prima
un invito agli attuali e ai potenziali clienti; progettare
accuratamente lo stand per renderlo accogliente e funzionale;
preparare delle schede da riempire con i dati dei nuovi clienti
potenzialmente interessati e con i quali prendere contatti
dopo la mostra.
Le strategie di sviluppo:
SVILUPPO PER DIVERSIFICAZIONE
- Si distingue tra:
1. DIVERSIFICAZIONE CONCENTRICA
2. DIVERSIFICAZIONE PURA
117
- Si può beneficiare di sinergie conseguenti alla
complementarietà delle attività, allargando così il mercato
potenziale dell’impresa;
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE
PURA
- L’impresa entra in attività nuove che non hanno rapporto
con le sue attività tradizionali, tanto sul piano tecnologico
quanto su quello commerciale;
- Orientamento verso campi completamente nuovi per
ringiovanire il portafoglio di attività;
- Strategia rischiosa e complessa; esige notevoli risorse sia sul
piano umano sia su quello finanziario;
- Alcuni autori annoverano tra le condizioni di successo della
diversificazione pura l’esistenza di almeno un punto in
comune tra l’attività nuova e l’attività di base (sia in termini
di mercato, tecnologia, ecc).
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1. La fase dell’introduzione;
2. La fase della crescita;
3. La fase della maturità;
4. La fase del declino.
119
del prodotto, rilanciandolo, migliorandone le qualità (in termini
di durata, affidabilità, gusto, ecc).
120
(spese di affitto, costi d’informatica, spese per
l’energia elettrica).
Ebbene i costi diretti sono direttamente imputati al
prodotto, il problema si pone per quel che riguarda
l’imputazione di costi indiretti; questione centrale è quindi
quella di dividere i costi indiretti, in modo da ripartirli e imputarli
al costo dei singoli prodotti.
Questo metodo di determinazione di costi prende il
nome di full costing o costi totali.
In pratica esso consiste nell’imputare tutti i costi diretti
al prodotto e nell’imputare i costi indiretti ripartendoli tra i vari
prodotti in base ad alcuni criteri premeditati, alcuni più
semplici di altri.
E’ abbastanza comune utilizzare come criterio per
l’imputazione dei costi indiretti quello del numero di ore
lavorate, cioè si tiene conto del numero di ore lavorate per un
certo prodotto rispetto al numero di ore lavorate in totale
nell’azienda.
Maggiore sarà il numero di ore dedicate alla
produzione di un bene e maggiore sarà la quantità di costi
indiretti imputabili al bene stesso.
Es.: un centro estetico che svolge attività di massaggi e
pulizia del viso. Supponiamo che su dieci ore
complessivamente lavorate, otto siano dedicate ai massaggi
e due alla pulizia del viso, allora l’80% dei costi indiretti sarà
imputato al costo del servizio massaggi, il 20% dei costi indiretti
sarà imputato al servizio pulizia del viso.
Un altro metodo per giungere alla determinazione dei
costi è quello che muove dalla distinzione tra costi fissi e costi
variabili.
I costi fissi sono quelli che non mutano al variare, entro
certi limiti, della quantità prodotta, es. i costi d’affitto,
personale amministrativo, degli impiegati, ecc.
I costi variabili sono quelli la cui entità subisce variazioni
più o meno intense al variare della quantità prodotta, es.
materie prime, costi di trasporto, manodopera specializzata.
Con questo metodo i costi variabili sono imputati ai
prodotti facilmente, i costi fissi sono ripartiti secondo criteri
121
prestabiliti, di regola uguali a quelli previsti per il metodo
precedente.
Una volta determinato il costo del singolo prodotto,
bisogna stabilire il prezzo al quale vendere il bene. Nel
determinare il prezzo occorre tenere presente una serie di limiti.
Innanzitutto il prezzo deve essere chiaramente superiore al
costo sostenuto, in modo da consentire un guadagno, in
secondo luogo, il prezzo non deve essere superiore al prezzo di
mercato, cioè al prezzo generalmente praticato per quel tipo
di prodotto dalle imprese concorrenti.
Il prezzo di vendita del prodotto dovrà quindi, essere
stabilito nel rispetto dei due limiti sopra considerati.
122
PSICOLOGIA
123
124
PSICOLOGIA DELTA VENDITA
PUNTI CHIAVE
1) Come un cambiamento del comportamento del venditore può
influenzare positivamente i risultati del lavoro.
2) Come trattare i conflitti, le lamentele e le obiezioni di ogni giorno.
3) Come osservare e adeguarsi all'evoluzione del mercato.
4) Come informare e comunicare efficacemente nei confronti del
cliente.
125
Non necessariamente riguarda la reale qualità del prodotto, bensì
un complesso insieme di altri fattori (fama, stile distributivo,
presentazione, strategia pubblicitaria).
Di quale prestigio gode la ditta che lo produce e lo
commercializza? Quale opinione si sono fatti di questa ditta gli
stessi venditori?
L'aspirante venditore può formare una buona coppia con questo
prodotto? Rispondenza all'ambiente, al tipo di persone. Ci sia
affinità tra prodotto e venditore.
126
Vi sono 5 motivazioni che inducono all'acquisto:
1. Sicurezza: qualità e servizio post-vendita
2. Vanità: moda, desiderio di notorietà, status-symbol
3. Novità: a un incentivo sempre molto potente
4. Utilità: quella che si traduce in denaro o altri vantaggi motto
concreti.
5. Amicizia: simpatia vs. una ditta o un suo rappresentante
La valutazione della motivazione è permessa dall'analisi dello
"scenario", ascoltando altri parlare del cliente, studiando la
stessa persona del cliente.
4.1. I l sesso
4.1.1. Uomini
Prevalenza del ragionamento sulle emozioni. Permeabilità all'idea
del rinnovamento, del progresso. Sono attenti più che all'aspetto
fisico del venditore, alla sua chiarezza di idee, alla sensazione di
forza e vigore che manifesta. Sono influenzabili da pochi ma chiari
assunti teorici e da argomentazioni the puntano su interessi materiali
e concreti. Gli uomini italiani manifestano una certa repulsione agli
acquisti e preferiscono incaricarne gli altri. Tendono ad affidarsi a
madri e mogli, e comunque al giudizio femminile per quanto
riguarda prodotti di uso quotidiano, del tempo libero, della casa,
del vestire; per tale motivo sono utili incoraggiamenti quali: "Sua
moglie sarà molto contenta"; "Sua moglie la approverà senz'altro";
"Anche a casa sua saranno contenti "
4.1.2. Donne
Le donne acquistano mediamente più degli uomini e spesso
per gli uomini. Sono quindi acquirenti-consumatrici ed
acquirenti–non- consumatrici. La presenza della donna
trapela in ogni atto di vendita, direttamente, indirettamente
127
o come "longa manus" che tira i fili degli acquisti familiari.
Le donne moderne che guadagnano, lavorano, si affermano
nella vita civile sono consce dei loro diritti, hanno
un'educazione pari all'uomo, fanno sentire il loro peso e
responsabilità in ogni rapporto umano. Sono determinanti
tanto in grandi questioni, ad esempio nell'educazione dei
figli, quanto in una piccola cosa, come una decisione
d'acquisto.
Tutto ciò che è legato alla meternità, ai figli, attira moltissimo,
le coinvolge emozionalmente; come pure ciò che riguarda il
fascino, l'aspetto estetico, i viaggi, la moda, il benessere
familiare, l'eleganza della casa. Si tratta di annotazioni che
un venditore non dovrebbe dimenticare.
Grande è l'influenza delle donne sull'acquisto di beni durevoli
per la casa (es. arredamento, stile della casa, ecc.). In
generale è bene che il venditore "parli al marito, ma guardi in
viso la moglie ".
4.2. L'età
4.2.1. I giovani
Sono spesso suggestionabili fino al fanatismo, portati a
posizioni di estremismo che richiedono coraggio; hanno
meno scrupoli e timori nel difendere le loro idee. Tendono ad
una vita esteriore, vivace, di movimento. L'ambizione, il
desiderio di guadagno, lo scarso altruismo, le spinte istintive,
hanno notevole valore nelle loro motivazioni di base.
128
4.2.3. Le persone anziane
Presentano idee e pregiudizi stabili e di cui è difficile
prevedere un cambiamento. Le abitudini ed esperienze di
vita hanno strutturato una concezione poco elastica di
comportamento. Motivazioni di base sono: affermare i propri
principi ed idee, mantenere una visione statica della realtà.
4.3. La cultura
4.3.1. Scarsa evoluzione mentale e culturale
Predomina una emotiva suggestionabilità con controlli critici
assai limitati. Alta possibilità di "condizionamento " mediante
argomentazioni semplici, ripetitive, diffuse, continuative con
attenzione ad interessi pratici, concreti ed economici. Visione
prospettica quasi inesistente, per cui i vantaggi devono
essere tangibili ed immediati. E' apprezzato molto il prestigio
fisico del venditore, il quale viene accettato o rifiutato
totalmente.
129
4.3.4. Alta evoluzione mentale e culturale
La razionalità domina le pulsioni emotive, per cui le tecniche di
condizionamento possono addirittura essere
controproducenti. La simpatia verso il venditore, al cui
prestigio vien data scarsa attenzione, si basa su conoscenza
personale o su interessi economici netti e qualificati. II
comportamento tende a confermare posizioni acquisite.
4.4. II reddito
4.4.1. Possessori di un reddito insufficiente
Promesse e comprensioni attirano facilmente la simpatia del
cliente, ma altrettanto facilmente questa può divenire
violenta ostilità, legata a fattori non sempre prevedibili e
controllabili. Benefici immediati e concreti tendono a mettere
in discussione i valori tradizionali e spingono ad una novità
che appare migliore di ciò che è già conosciuto e svalutato.
130
4.5. Ambiente sociale
4.5.1. Abitanti di grandi centri urbani
Abitare in un grande centro rende più diffidenti, più accorti,
meno comunicativi meno tradizionalisti. Si bada soprattutto a
valori pratici e concreti (prezzo, servizio, condizioni di
pagamento). E' difficile accattivarsi le simpatie ed è invece
utile puntare "sull'efficienza".
131
Il tempo necessario alla decisione può
variare da pochi minuti ad un tempo
maggiore, secondo l'importanza attribuita al
soddisfacimento del bisogno.
Infatti, in alcuni casi, il cliente ha già trovato
da solo una risposta alle cinque domande e,
perciò, il lavoro dell'uomo di vendita risulta
semplificato.
In molti casi, invece, il cliente deve essere
aiutato a prendere le cinque decisioni; ed è,
allora, la capacità di facilitare queste
decisioni che rende gli uomini di vendita
diversi dai semplici "raccoglitori di ordini".
Anche "l'ordine" in cui le decisioni vengono
prese può variare: ed anche qui è l'azione
dell'uomo di vendita (eccetto i casi in cui il
cliente prende da sé le decisioni), che
soccorre il cliente per aiutarlo a prendere le
decisioni non ancora maturate.
Pur tuttavia, vi è da notare at riguardo che,
mentre può variare l'ordine delta 2 a - 3a - 4a
e 5a decisione, la 1a è sempre alla base del
processo decisorio di acquisto.
Infatti la molla che fa scattare questo
processo decisorio di acquisto è sempre
"il bisogno"
132
vendita deve essere quello di individuare le
motivazioni di acquisto e di costruire attorno
ad esse le sue azioni di vendita nel senso di
far maturare il processo mentale e decisorio
d'acquisto del cliente.
Poiché, pero’, i clienti hanno nella loro
mente diversi bisogni da soddisfare, è
necessario scoprire in ogni singolo cliente la
motivazione dominante e poi far leva su di
essa.
Esempi
Lucia compra un nuovo vestito perche vuole apparire alla
moda.
La massaia compra la lavatrice per eliminare la fatica.
II padre compra un giocattolo per la gioia del suo bambino.
Giorgio compra la giacca sportiva perche vuol vestire come
i suoi coetanei
Tipi di motivazioni
RAZIONALI EMOTIVE
Quando i vantaggi E' assente un previo esame
trovano dei vantaggi/svantaggi
fondamento nella ragione (cfr. amore, vanità,
e nel giudizio (economia, orgoglio, prestigio, confort)
profitto, , efficienza,
sicurezza, ecc.)
133
Detto ciò, sottolineiamo come gli esperti di pubblicità e
vendita, ritengono che clienti nei quali giocano
prevalentemente fattori di natura emotiva, comprino per una
o più delle seguenti cause:
134
acquisti "per farci un favore", per rispondere ad una nostra
necessità).
135
Venditore
“moderno” e “tradizionale”
136
di prodotto venduto o che si intende vendere).
d) Conoscenza della concorrenza. Aggiornamento circa:
caratteristiche e prestazioni dei prodotti concorrenti;
quantità di prodotti venduti; canali di cui si servono;
strutturazione dell'organizzazione di vendita; prezzi,
condizioni di pagamento, termini di consegna, ecc.; servizi
offerti; argomentazioni di vendita utilizzate; giudizi dei
clienti nei loro riguardi.
e) Conoscenza delle tecniche più progredite per: una
efficace argomentazione di vendita, una conveniente
preparazione della visita di vendita, uno sviluppo razionale
del colloquio di vendita, una efficace organizzazione del
proprio lavoro.
137
Per ogni risultato dipendente dal contatto umano, il
fattore decisivo e rappresentato dalla personalità del
protagonista. La vendita, prescindendo dal prodotto e da
ogni altra variabile, si identifica con un'azione diretta a
persuadere e, quindi, dipende dalla capacità di influenzare. Il
cliente, nel giudicare la vostra Società, nel dare peso ai
vostri argomenti, nel ricordare i vostri prodotti, nel valutare i
vostri servizi, e influenzato dalla vostra personalità.
Il linguaggio e le parole
Le parole sono il veicolo delle idee. Il successo della
comunicazione dipenderà dalla forza, valore e logica delle
idee espresse, nonché dalla chiarezza e precisione con cui
vengono espresse.
L'uomo di vendita dovrà possedere un vocabolario ricco,
appropriato, usando parole capaci di suscitare immagini e
138
sensazioni. D'altra parte si tratta di utilizzare un linguaggio
semplice ed adeguato al cliente, ricorrendo ad uno stile
affermativo e chiaro.
Eliminare una volta per tutte.
139
L’aspetto, lo sguardo, il sorriso, i gesti
Necessario un aspetto irreprensibile in quanto importante
è il giudizio e la prima impressione che si suscita nel cliente.
Importanza della comunicazione non verbale e della
coerenza tra questa e la comunicazione verbale.
Lo sguardo è il primo mezzo d'espressione e comunicazione,
strumento di persuasione.
Il sorriso comunicherà simpatia e distensione.
Il gesto e un mezzo di espressione, suggestione, persuasione.
Esso può mostrare convinzione, energia, entusiasmo. E' bene
che il gesto sia vero, naturale, vivo, spontaneo, personale in
quanto espressione di sé e della propria personalità e modo
d'essere.
Sapere usare adeguatamente lo sguardo, il sorriso e la
gestualità.
Atteggiamento
La personalità dell'uomo di vendita si giudica dal suo
atteggiamento di fronte al cliente, soprattutto durante i
primi minuti della visita. Ricordare sempre che, dal primo
momento, il cliente si pone questa domanda: "devo
prenderlo sul serio?".
Il venditore deve dimostrare :
sicurezza di sé (padronanza, niente scuse o timidezze)
equilibrio (nessuna precipitazione ma misura e calma)
competenza (nessuna esitazione o incertezza ca.
argomentazioni)
interesse sincero vs. il cliente
140
non correre il rischio di arenarsi, creare solo indifferenza o,
peggio, opposizione nel cliente ed un completo insuccesso.
Individuare l’obiettivo
E' importante determinare l'obiettivo perché non è possibile
vendere ogni cosa ad una persona qualsiasi. La capacità
del venditore si manifesta principalmente nella competenza
circa la definizione degli obiettivi specifici per ogni cliente.
Inoltre laddove il cliente sceglie e persegue individualmente
un obiettivo d'acquisto le argomentazioni del venditore non
hanno più ragion d'essere.
La definizione dell'obiettivo richiede la raccolta del maggior
numero di informazioni utili relativamente a:
problemi incontrati dal cliente
soluzioni a problemi di cui il cliente e già consapevole;
motivazione e personalità del cliente (fattori umani);
altro (prima e durante l'incontro)
141
Il vostro obiettivo:
Creare un clima di simpatia
Vendere voi stessi
Vendere i vostri prodotti Vendere la vostra ditta
- Amabilità
-Cortesia
-Aspetto della persona
-Sorriso
-Buon contatto
142
Amabilità
Cortesia
Siate cortesi
- con il cliente
- con le altre persone presenti
entrando salutare in modo positivo e gentile
avere un atteggiamento dignitoso e corretto
non essere superiori o spacconi, ne disinvolti in modo
fittizio
non imporsi al cliente in modo aggressivo
non fumare davanti al cliente
essere educati
Sorriso
Il sorriso può essere un prezioso aiuto alla vendita
sorridete, e il cliente capirà che siete contenti di essere lì,
felici di vedere il cliente
sorridete, e il cliente capirà che provate simpatia per lui
non confondete sorriso e smorfia
sorridete amichevolmente, sinceramente, con gli occhi e
con la bocca
143
il segreto del vostro sorriso è nella sincerità e nell'interesse
che dimostrate per il cliente
il sorriso è un modo poco costoso per migliorare il tuo aspetto!
Creare l'interesse
- scoprire i bisogni del cliente - le informazioni che potete
- conoscere i suoi motivi raccogliere prima e durante
d'acquisto la visita
- fargli prendere conoscenza - le domande che potete
delle sue necessità rivolgere al cliente
- il sì preliminare
- la frase shock per eccitare
la curiosità del cliente ed il
suo interesse
145
Convincere
Deviare le obiezioni
le obiezioni sono un motivo atteggiamento
d'acquisto insoddisfatto non contrariate mai
vi permettono di adattare la addolcire sempre
vostra vendita
Persuadere
convincere non significa
persuadere sintesi dell'argomentazione
è una fase che si attua giocare con lo stato di
spesso con rapidità, ma da squilibrioequilibrio
non trascurare
Concludere
trarre conclusioni pratiche la vostra personalità
ottenere una decisione i segnali d'acquisto da
fare che il cliente s'impegni afferrare
le tecniche di conclusione
146
10. La comunicazione interpersonale
147
- Atteggiamento da adottare con:
- stanchi - pazienza
Clienti - inquieti - considerazione
Nervosi
- eccitati - maniere tranquille
- impazienti - diligenza
- irragionevoli - calma
148
Fare autocritica: possibilmente subito dopo l’incontro con il
cliente, controllando l’efficacia e la correttezza della
comunicazione:
SI NO
149
Dopo le obiezioni, sapevo fare una breve
pausa?
Ho usato toni, modi, parole irritanti?
Mi sono fatto capire?
C'e qualcosa che avrei dovuto dire e
non ho detto? Cosa?
Sono fatti:
obiettivi
concreti
solidi
indiscutibili
constatabili
che si possono provare
150
Sono tratti dalla società
importanza
pubblicità
condizioni
servizi
Come si esprimono:
Attraverso le conseguenze
commerciali,tratti da fatti di base per il
vostro cliente, ponendo l’accento sui
motivi d’acquisto del cliente stesso
I consigli di utilizzazione
Spiegano il modo col quale il vostro
prodotto deve essere utilizzato dal
consumatore per ottenere i migliori
risultati.
Vengono suggeriti al cliente
rivenditore perchè possa trasmetterli
al consumatore e garantire una
adeguata utilizzazione.
Si fondono con l'argomento principale
nel caso in cui il cliente sia allo stesso
tempo compratore ed utilizzatore.
151
Spiegano l’obiettivo del venditore
Non dimenticare mai che un fatto di
base dato da solo, può portare il
cliente a conclusioni anche errate o in
contrasto con le vostre. Per cui
abbiate sempre chiara la formula di
vendita:
152
Siate brevi, chiari, precisi e sarete
efficaci
Argomentare il minor tempo possibile
ma... dando ad ogni argomento il
massimo peso
In quale ordine argomentare:
Trattare prima gli argomenti forti, che
possono scuotere il cliente:
creerete cosi un clima positivo, un
clima di approvazione, che rafforzerà
gli altri argomenti.
Argomentare in modo chiaro:
Argomentando è necessario:
* essere chiari, per sapere dove si
vuole arrivare
* essere chiari, perche il cliente
sappia a che punto è
* essere chiari, per arrivare prima
alla conclusione
Siate chiari col vostro stile: niente frasi
lunghe, complicate, che fanno
dubitare il cliente. Il vostro stile sia
breve, conciso, efficace, ma senza
brutalità.
Staccate ogni argomento, liberandolo
da tutto ciò che può indebolirlo.
Siate chiari e schematici, costruendo
ognuno dei vostri argomenti su
un'ossatura solida:
* perchè ➢ spiegazione del
prodotto
* perciò ➢ soddisfacimento del
bisogno del cliente
* dunque ➢ conseguenza
commerciale (acquisto)
Non fate niente che non abbiate
previsto
Traete sempre dai fatti una
conseguenza commerciale per il
153
vostro cliente, così potrà capire e
ricordare meglio ciò che gli dite.
Procedete in questo modo:
* diciamo al cliente ➢ eccole un
vantaggio
* i1 cliente ci chiede ➢ perchè
* noi rispondiamo ➢ perchè... I °
fatto di base,
2°... 3°...
* quindi:
ecco la conseguenza commerciale che soddisfa i suoi
bisogni
Valorizzare l’argomento
Valorizzate i vostri argomenti:
* con la vostra personalità
* con il linguaggio
* con la voce
* con lo sguardo
* con i gesti.
Fasi di un piano-tipo
Identificazione del prodotto
* Definizione rapidissima del prodotto proposto
155
* Dovrà essere solo una descrizione the caratterizzi il
prodotto, senza alcuna argomentazione nè
dimostrazione
Frase shock
* Frase breve, suggestive, originale, che colpisce il
cliente e crea in lui il desiderio di conoscere il
seguito
Argomentazione e dimostrazione
* Enumerare i vantaggi che procura il prodotto
proposto, appoggiarsi ad una dimostrazione
appropriata
* "Questo prodotto le offre 3 vantaggi essenziali"
SI preliminare
156
12.1. Piano di argomentazione (esemplificazione)
PIANO DI ARGOMENTAZIONE VETRIL
157
Vetril-Golia è il formato adatto per:
Perché ospedali, scuole, uffici, negozi e
comunità in genere
158
13. Come comportarsi nella dimostrazione
Definizione di dimostrazione
159
* appoggiatevi sul prodotto per dare delle
dimostrazioni; ricercate idee e mezzi
originali che vi permettono di mostrare il
vostro articolo in modo dinamico;
cercate sistematicamente di mostrare
come il vostro prodotto possa risolvere i
problemi del cliente;
fate le dimostrazioni nei punti di vendita e
direttamente di fronte agli acquirenti.
Preparazione della dimostrazione
la dimostrazione e l'argomentazione sono intimamente
legate
orchestrate la dimostrazione con la vostra
argomentazione
ripetete, ripetete spesso, soli o con un collega, le
dimostrazioni che avete messo a punto
migliorate incessantemente le vostre tecniche
Preparate la vostra dimostrazione prima di entrare
dal cliente
preparazione della valigetta campionario
disposizione dei sussidi di vendita
presentazione degli articoli
Pensate alla dimostrazione non appena incontrate
il cliente
scelta del posto più adatto
predeterminazione delle persone a cui farla
non improvvisate, preparate sistematicamente
Prendete nota dei risultati delle varie dimostrazioni
osservate le reazioni dei clienti e approfittatene per
migliorare le dimostrazioni successive e la tecnica di
esecuzione.
160
fate le dimostrazioni con naturalezza, come atto abituale
eliminate le formule negative
non chiedete il permesso di effettuarle
non preannunciatele, ma fatele
fate appello ai 5 sensi del cliente
mettetevi al fianco del cliente e non di fronte
mantenete il controllo della dimostrazione
durante la dimostrazione, evitate la dispersione
dimostrate con cura e delicatezza, valorizzate il prodotto
fate partecipare il cliente alla dimostrazione,
coinvolgetelo
prendete spesso la temperatura del cliente: fatelo parlare
e utilizzate la "tecnica del si"
Limitatevi ai punti essenziali, siate: rapidi,
precisi
Drammatizzate la dimostrazione con :
sguardo, gesti, parole, voce, elocuzione,
atteggiamento
Drammatizzate con tecniche
appropriate, con idee originali, con una
certa messa in scena
Cercate di suggestionare, influenzare, ma...
sempre con tatto
Infondete convinzione, entusiasmo,
energia
Durante la dimostrazione curate: - la messa in
valore dell'articolo
la messa in valore del cliente
la messa in valore di voi stessi
161
Non fatevi intrappolare dall'obiezione sul prezzo. Non
abbiate paura!
II mezzo migliore per eliminare tale obiezione è quello di
conoscere perfettamente il problema del prezzo.
162
5° Elevate il valore dell'articolo, anche il più semplice,
curando la presentazione e "drammatizzandola"
6° Minimizzate il prezzo
Paragonandolo
- ad un articolo della gamma già posseduta dal cliente
- ad un altro articolo
- ad una spesa quotidiana abitualmente fatta dal cliente
(giornale, sigarette, etc.)
Mostrando
che il pagamento può essere dilazionato
che il prodotto sarà venduto prima che il cliente lo paghi
(pagamento dilazionato)
che i vantaggi sono superiori al denaro speso
Evidenziando
la percentuale di guadagno (se è interessante):
- il margine in percentuale se il prezzo unitario dell'articolo è
molto basso
- il margine in euro se il prezzo unitario dell'articolo è alto
Inducendo il desiderio
- un articolo desiderato sembra meno caro
Indicando il prezzo
- date di preferenza il prezzo unitario del prodotto e non il
prezzo dell'unità di vendita
Utilizzando formule appropriate
- non costa che...; costa solo...
- il prezzo va dato come fosse una buona notizia
- il prezzo è vantaggioso se si tiene conto di...
7° Se il cliente chiede il prezzo, rispondete citando prima il
prezzo di vendita al consumatore, e poi quello di acquisto
per il rivenditore
8° Annunciando il prezzo utilizzate delle formule positive e
affermative
Non dite:
questo articolo è eccellente, ma costa...
questo articolo è un po' caro, ma...
il prezzo è un po' alto, tuttavia...
163
SE PRESENTATE TRE ARTICOLI DI DIVERSO PREZZO
non dite ma dite
del primo: è a buon mercato è eccellente
del secondo: è di prezzo medio è ancora migliore
del terzo: è di prezzo più elevato è il migliore
164
per ottenere informazioni più precise e più
complete
per essere sicuro prima di decidere l'acquisto
L'obiezione è per il venditore, un mezzo:
per scoprire i motivi d'acquisto del cliente
per conoscere le reazioni del cliente
per evidenziare i punti forti dell'articolo
per suscitare il desiderio d'acquisto del cliente
per creare nel cliente la sensazione del possesso
per misurare la temperatura del cliente
1° Obiezione pretesto
il cliente non vuole comprare
il cliente è condizionato a prescindere dalla sua
volontà
il cliente non vuole comprare da voi
2° Obiezioni sincere
il cliente non ha capito
il cliente ha bisogno di chiarimenti
il cliente vuole avere una conferma, ecc.
Cercate di individuare il tipo di obiezione attraverso
l'atteggiamento del cliente
il grado di precisione dell'obiezione
il momento in cui l'obiezione e fatta
Considerate 1'obiezione come
un aiuto
un'alleata
considerare e non aver paura delle obiezioni
165
Preparare le vostre risposte
il modo migliore per eliminare le obiezioni è di essere
preparati a rispondere
conoscere a fondo tutte le possibili obiezioni
classificare per categoria
studiare le proprie risposte
cercare le risposte e metterle a fuoco
166
errore... Mi lasci provare che...)
167
15.2. Le tecniche da usare nelle risposte alle obiezioni
Metodi per rispondere indirettamente all’obiezione
168
ignorare semplicemente l'obiezione
non rispondere e continuare la vendita
ATTENZIONE
questi metodi di risposta non costituiscono la vera
risposta, in quanto non contengono gli argomenti
dei quali servirsi per rispondere alle obiezioni;
permettono semplicemente di stornare l'obiezione
e di tornare sull'argomentazione senza rompere nè
lasciarsi trascinare in discussioni; si tratta
essenzialmente di accorgimenti psicologici.
Volontà di concludere
ripetersi incessantemente: "voglio concludere"
abbiate la mentalità dell'uomo di vendita che "ha in
mano le redini" della situazione
Fiducia in voi stessi
siate certi di poter riuscire
abbiate la mentalità del vincente e dimostratela
siate calmi, non dimostrate nervosismo né ansietà
Spirito d'iniziativa
abbiate spirito di decisione per voi ed il vostro cliente
restate all'erta per cogliere i momenti favorevoli alla
conclusione
cogliete al volo l'occasione
Perseveranza
cercate più volte di concludere nel corso della
vendita e soprattutto non capitolate di fronte alla
prima obiezione o al primo "no" del cliente
Entusiasmo
abbiate fede nel vostro lavoro, nei vostri prodotti, nella
vostra ditta
169
dimostratevi entusiasti e trasmettete il vostro
entusiasmo al cliente
Ricordate sempre che
l'ultima fase, la conclusione, dipende dal modo col
quale avete superato, insieme al cliente, le fasi
precedenti
preparate la conclusione impiegando le vostre
tecniche di vendita, vi sarà più facile e rapido
concludere
preparate la conclusione usando la vostra tattica, vi
sarà più facile e rapido concludere
- la conclusione si prepara fin dai primi 10 secondi della
visita
170
espressione del viso
espressioni d'interessamento
domande e osservazioni
obiezioni sincere
Appena si presenta un segnale d'acquisto
lasciate cadere l'argomentazione e la dimostrazione e
cercate di concludere utilizzando le tecniche di
conclusione appropriate
ma soprattutto non continuate ad argomentare:
rischierete di lasciar passare "un momento psicologico"
che forse non si presenterà più
171
articoli che il cliente acquista regolarmente
prendete sempre voi l'iniziativa
* proponete voi stessi la quantità, puntando su una
superiore
* siate uomini di vendita e non raccoglitori di ordini!
2° La tecnica dell'alternativa
offrite sempre al cliente la possibilità di scegliere tra
due proposte invece di suggerirgli una sola soluzione,
che rischi di essere respinta
obbligate il cliente a riflettere, non per decidersi
all'acquisto, ma sulle due proposte avanzategli
(Esempio: "Abbiamo visto, signor Rossi, che questo
articolo corrisponde esattamente a ciò che 'lei
desidera'. Cosa preferisce? 5 scatole della varietà A e 3
scatole della varietà B, oppure 3 scatole della varietà A
e 5 della varietà B?
3° La tecnica della supposizione
- agire o parlare, come se il cliente avesse già preso la
decisione di acquistare, anche se non l'ha espressa
apertamente
172
al momento di decidere l'acquisto, il cliente riflette ed
esita; pesa il pro ed il contro
tra se e se fa il bilancio degli inconvenienti e dei
vantaggi che l'acquisto rappresenta per lui
compiere questo raffronto per lui (piuttosto di
lasciarglielo fare da solo), rassicurando e influenzando
la sua decisione, per facilitargli la decisione stessa.
Come procedure ?
stabilire anzitutto il bilancio degli inconvenienti,
quindi quelli dei vantaggi; passare rapidamente
sopra gli inconvenienti
parlare con sicurezza e decisione; il cliente ha
bisogno di essere guidato
minimizzare gli inconvenienti e valorizzare i
vantaggi col vostro atteggiamento, voce, parole e
gesti
* mantenere obiettività e realismo
* essere schematici e precisi
eventualmente drammatizzare i vantaggi
scrivendoli su un foglio di carta
6° La tecnica di "anticipare il possesso"
il cliente, al momento di decidere l'acquisto, è diviso
tra: il desiderio di acquistare e il timore di sbagliarsi
si tratta quindi di eccitare il desiderio di acquisto del
cliente, anticipando il possesso del prodotto, vale a dire
mettere il cliente nella posizione di chi già possiede il
prodotto, descrivendogli in modo ricco e colorito i
vantaggi e le soddisfazioni che il prodotto procura.
Vantaggi del metodo
ci si rivolge al cuore del cliente e non solo al suo senso
logico permette di fugare le ultime esitazioni del cliente
siate padroni a fondo di queste differenti tecniche:
rappresentano per voi il mezzo per far decidere i vostri
clienti all'acquisto
ricordare sempre che e il venditore ad "avere il mano
le redini", per cui assumere il controllo delle operazioni
fin dall'inizio e conservarlo fino all'ultimo secondo.
173
Le tecniche della seconda conclusione
174
fatelo parlare e fategli dire, che i rischi sono
limitatissimi o non esistono affatto
Dopo aver impiegato uno di questi tre metodi, secondo
le reazioni del cliente, riproponete la vendita e
concludete, scegliendo tra i diversi metodi di
conclusione (alternativa, punti secondari, supposizioni,
bilancia, anticipare il possesso, proporre direttamente)
non aver paura della conclusione
avvicinarsi alla conclusione della vendita
mantenersi distesi, rilassati, calmi, sicuri di voi
175
176
INGLESE
177
178
DICTIONARY
PRO-PUSHER. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SCULPTINGTOOLS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
C-CURVESTICKS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
FILES: SHAPER-REFINER-PERFECTER-BUFFER-
SHINER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TABLE TOWEL . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL DUST
COLLECTOR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
UV-LAMP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
HANDPIECE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BITS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
DIAMOND BITS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CARBIDE BITS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
WORKSTATION . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TWEEZERS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
MANICURE BRUSH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
179
DAPPING DISH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL ENAMEL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
POLISH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LACQUER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BASECOAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CONNECTOR, PRIMER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TOPCOAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
UV TOP
COAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BRUSHWIPES . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TOWELS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
HAND CREAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ACRYLIC POWDER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
MONOMER. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PIGMENTS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
WIPES . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CUTTER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
180
CARBON LIME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SANDING BANDS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CUTICLE OIL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BEAD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL FORMS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
GLUE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
POLISH REMOVER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL BED . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SIDE WALLS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LUNULA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
FREE EDGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CUTICLE AREA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
STRESS AREA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SQUARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
OVAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
HAND . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
181
PERIMETER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
C-CURVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CONCAVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CONVEX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TOCURE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
EPONYCHIUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
HYPONYCHIUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PTERGYUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
RETOUCH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
REFILL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAILIST . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAIL
TECHNICIAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLERGY . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BITTEN
NAILS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
182
HAND
PIECE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BITS DIAMOND
BITS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
WORKSTATION . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ACRYLIC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
BEAD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
APEX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CUTICLE
AREA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SOLVENT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ACETONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
STRESS
AREA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
FINGERS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SKIN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NAILBED . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SIDEWALSS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
DEHYDRATOR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PRIMER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
183
NATURAL NAIL PREP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
REMOVER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ACETONE FREE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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FORMS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TIPS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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184
MAY I HAVE A SET UP IN GEL?
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WHICH BRAND?
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WHICH STYLE?
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185
HOW LONG WILL IT LAST?
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186
HOW DO I SHORTEN OR FILE MY NAILS?
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HOW LONG DOES A NAIL ENHANCEMENT TAKE?
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187
TO FILE OFF THE PRODUCTS
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APPLY A FORM
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188