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Le Fonti Del Diritto (Slide)

Le fonti del diritto sono atti e fatti giuridici che danno origine alle norme giuridiche, suddivisi in fonti di produzione e fonti di cognizione. In Italia, la gerarchia delle fonti include la Costituzione, leggi ordinarie, decreti e regolamenti, con il Parlamento come organo legislativo principale. L'interpretazione delle norme può essere autentica, giudiziale o dottrinale, e si distingue tra vari criteri come letterale, logica e analogica.

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Le fonti del diritto sono atti e fatti giuridici che danno origine alle norme giuridiche, suddivisi in fonti di produzione e fonti di cognizione. In Italia, la gerarchia delle fonti include la Costituzione, leggi ordinarie, decreti e regolamenti, con il Parlamento come organo legislativo principale. L'interpretazione delle norme può essere autentica, giudiziale o dottrinale, e si distingue tra vari criteri come letterale, logica e analogica.

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Le fonti del diritto!

Le fonti del diritto!


Le fonti del diritto sono gli atti e i fatti giuridici su
cui si fonda il diritto di uno Stato e si distinguono
in:
!
• fonti di produzione: sono gli atti e i fatti giuridici
da cui hanno origine le norme giuridiche
!
Le fonti del diritto!
• fonti di cognizione: sono particolari documenti
che consentono di conoscere le fonti atto.

"
Le fonti del diritto!

In Italia quasi tutte le norme giuridiche si formano


attraverso atti (fonti-atto), cioè documenti scritti
prodotti da determinati organi a cui l'ordinamento
giuridico attribuisce il potere di emanare le norme
giuridiche. !
!
"
Le fonti del diritto!
!
L'organo a cui è attribuito il potere legislativo in
Italia è il Parlamento. !
"
"
Le fonti del diritto!
Un numero limitato di norme deriva da fatti, ossia
da comportamenti tenuti in modo costante ed
uniforme dal popolo nella convinzione di
rispettare una norma giuridica. Tali fonti sono
dette fonti-fatto. Si tratta, quindi, di regole non
scritte.!
!
!
La gerarchia delle fonti!
La gerarchia delle fonti!
Le fonti non hanno tutte lo stesso valore, esiste
tra loro un rapporto di gerarchia in virtù del quale
le fonti di grado inferiore non possono essere in
contrasto con quelle di grado superiore.
"
Le fonti del diritto!
La gerarchia delle fonti!
Le fonti del diritto italiano sono organizzate nel
seguente modo:

1. Costituzione e leggi costituzionali


2. Leggi ordinarie, decreti legge, decreti
legislativi, trattati e regolamenti dell’Unione
Europea
3. Leggi regionali
4. Regolamenti
5. Usi e consuetudini
"
Costituzione
(primo gradino della scala gerarchica)

!
La Costituzione è la legge fondamentale
dell’ordinamento giuridico italiano.!
!
Costituzione
(primo gradino della scala gerarchica)

! !
In essa, oltre ai principi fondamentali, sono
indicati i diritti e i doveri dei cittadini e le regole di
funzionamento dello Stato.
!
La Costituzione è entrata in vigore il primo
gennaio 1948 ed ha il carattere della rigidità, cioè
può essere modificata o integrata solo con leggi
costituzionali.
"
Leggi costituzionali
(primo gradino della scala gerarchica)

!
Le leggi costituzionali sono particolari atti
normativi emanati per modificare o integrare la
Costituzione. !

Vengono approvate dal Parlamento con una


procedura più complessa rispetto a quella
prevista per le leggi ordinarie. !
!
Sono richieste maggioranze più elevate ed il testo
deve essere approvato due volte da parte di
ciascuna Camera.
"
Le fonti del diritto!
Trattati e regolamenti
dell’Unione Europea
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
I Trattati e i regolamenti dell’Unione Europea sono
provvedimenti emanati dagli organi dell’Unione
Europea equiparati alle leggi nazionali e
direttamente applicabili nello Stato."
Leggi ordinarie
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
Le leggi ordinarie sono emanate dal Parlamento
seguendo un particolare iter che viene detto “iter
legislativo”.
"
Iter legislativo!
L’iter legislativo segue cinque fasi:

1. INIZIATIVA – il progetto di legge viene


presentato al Parlamento

Spetta a 5 soggetti: ciascun deputato o senatore,


il governo, le regioni, il popolo con la raccolta di
50.000 firme ed il CNEL, Consiglio Nazionale
dell’Economia e del Lavoro.!
"
Iter legislativo!
L’iter legislativo segue cinque fasi:

2. DISCUSSIONE E APPROVAZIONE – il progetto


di legge viene discusso e approvato dalle due
Camere
!
Le Camere devono approvare lo stesso identico
testo. Laddove vi fossero delle modifiche, dette
emendamenti, il testo deve ritornare alla prima
Camera per l’approvazione.!
"
Iter legislativo!
3. PROMULGAZIONE – il testo di legge viene
firmato dal Presidente della Repubblica, che ne
attesta la conformità alla Costituzione
!
Iter legislativo!

4. PUBBLICAZIONE – la legge viene pubblicata


sulla Gazzetta Ufficiale
!
!
!
!
!

5. ENTRATA IN VIGORE – la legge, dopo 15 giorni


dalla pubblicazione, diviene esecutiva e deve
essere rispettata da tutti
"
Decreti legislativi
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
I decreti legislativi ed i decreti legge sono detti
anche “atti aventi forza di legge” in quanto
hanno la stessa efficacia delle leggi ma sono
emanati dal Governo.
!
Decreti legislativi
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
I decreti legislativi sono emanati dal Governo su
iniziativa del Parlamento, il quale con una legge
(legge delega) dà incarico al Governo di emanare
un decreto indicando la materia ed i principi cui il
Governo deve attenersi.
"
Decreti legge
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
I decreti legge sono provvedimenti aventi forza di
legge emanati dal Governo in casi straordinari di
necessità e di urgenza.
!
Decreti legge
(secondo gradino della scala gerarchica)

!
Si tratta di provvedimenti provvisori in quanto
essi devono essere convertiti in legge dal
Parlamento entro 60 giorni altrimenti perdono
efficacia."
Le fonti del diritto!
Leggi regionali
(terzo gradino della scala gerarchica)

!
Le leggi regionali sono provvedimenti emanati
dalle Regioni nelle materie di loro competenza.
!
Leggi regionali
(terzo gradino della scala gerarchica)

!
Le Regioni hanno competenza legislativa
esclusiva per tutte le materie non espressamente
riservate alla legislazione dello Stato secondo
quanto previsto dall’art. 117 della Costituzione."
Le fonti del diritto!
Regolamenti
(quarto gradino della scala gerarchica)

!
I regolamenti sono atti normativi emanati dal
Governo per indicare i criteri di attuazione di una
legge."
Le fonti del diritto!
Usi e consuetudini
(quinto gradino della scala gerarchica)

!
La consuetudine consiste nell’osservanza di un
comportamento costante e uniforme da parte di
un gruppo sociale con la convinzione di seguire
un obbligo giuridico.
!
Deve ricorrere un elemento materiale ed un
elemento psicologico!

Si tratta di una fonte non scritta.


"
Entrata in vigore
!
Entrata in vigore
!
Ogni atto normativo prima di divenire obbligatorio
deve essere reso noto ai consociati mediante la
pubblicazione su documenti ufficiali quali, ad es.,
la Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
!
La pubblicazione serve a portare a conoscenza di
tutti i cittadini la norma giuridica in quanto nel
nostro ordinamento vige il principio secondo cui
la legge non ammette ignoranza.
"
Entrata in vigore
!
Con l’espressione “entrata in vigore” si indica il
momento in cui la norma diventa obbligatoria.

Il periodo che intercorre tra la pubblicazione e


l’entrata in vigore prende il nome di “vacatio
legis” e, normalmente, è fissato in quindici giorni.
 
 
Abrogazione
 
!
L’abrogazione consiste nella cancellazione di una
norma dall’ordinamento giuridico in seguito
all’introduzione di una nuova norma o mediante
referendum abrogativo.
!
Abrogazione
!
L’abrogazione può essere:
!
1. espressa: quando una nuova norma dichiara
espressamente abrogata la norma precedente
!
2. tacita: quando una norma successiva dispone
diversamente dalla precedente
"
Abrogazione
 
3. mediante referendum abrogativo: gli elettori si
pronunciano con un “sì” o con un “no” per
l’abrogazione totale o parziale di una norma

"
Abrogazione
 
4. tramite annullamento: viene pronunciato dalla
Corte Costituzionale quando una norma contrasta
con altre di grado più elevato (non rispetta, cioè, il
principio della gerarchia delle fonti)
"
Interpretazione
 
L’interpretazione è un atto che mira ad individuare
la volontà ed il significato della norma giuridica.
"
Interpretazione
 
A seconda dei soggetti che la pongono in essere
si distingue in:
!
1) AUTENTICA: è fatta dal legislatore. Il
legislatore, cioè, con una norma successiva
spiega il significato della norma precedente. !
Questo tipo di interpretazione è vincolante per
tutti nel senso che tutti devono interpretare la
norma nel senso indicato dal legislatore
"
Interpretazione
!
2) GIUDIZIALE: è fatta dai giudici alla fine di un
processo ed è contenuta nella sentenza. !
Tale interpretazione è vincolante (cioè deve
essere osservata) solo per le parti del processo.
L’insieme delle decisioni dei giudici (sentenze) è
definito “giurisprudenza”.
"
Interpretazione
!
3) DOTTRINALE: è fatta dai giuristi, cioè dagli
studiosi del diritto. Essa serve da orientamento a
tutti gli operatori del diritto ma non è vincolante
per nessuno.
!
L’insieme delle interpretazioni dei giuristi è
definito “dottrina”."
Interpretazione
!
A seconda dei criteri utilizzati per interpretare una
norma distinguiamo:

1) INTERPRETAZIONE LETTERALE: l’interprete


deve attenersi al significato “letterale” delle
parole.
"
Interpretazione
!
2) INTERPRETAZIONE LOGICA: l’interprete deve
cogliere il senso logico della norma cercando i
motivi che hanno determinato la sua emanazione
e i fini che con essa si intendono raggiungere.
"
Interpretazione
  !
3) INTERPRETAZIONE ANALOGICA: quando si
verifica un fatto concreto per il quale non è
prevista una norma giuridica precisa è possibile
applicare una norma che disciplina un caso simile
o analogo o, in mancanza, si deve ricorrere ai
principi generali dell’ordinamento giuridico che in
genere si deducono dalla Costituzione.

"

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