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Information Technology Disciplina che si occupa della elaborazione e della rappresentazione delle informazioni con l'aiuto del computer e delle tecnologie collegate con esso. L'IT indica l'uso della tecnologia nella gestione e nel trattamento dell'informazione, specie nelle grandi organizzazioni. Riguarda l'uso di apparecchi digitali e di programmi software che ci consentono di creare, memorizzare, scambiare e utilizzare informazioni nei più disparati formati: dati numerici, testuali, comunicazioni vocali e molto altro.
L’IT nasce per rispondere a precise esigenze e per coadiuvare il lavoro umano laddove è fondamentale utilizzare i vantaggi derivanti da essa che possono essere espressi in termini di: velocità : un computer può compiere molte elaborazioni in tempi brevissimi: è in grado, per es., di trovare i dati anagrafici di una persona, fra milioni di altre, in pochissimo tempo. precisione : un computer, è in grado ad es. di calcolare il prodotto di due numeri, può effettuare moltissimi calcoli dello stesso tipo sempre con la stessa precisione.
L’informazione digitale La differenza fra analogico e digitale corrisponde alla differenza fra una rappresentazione continua e una rappresentazione (discontinua) di determinate grandezze (es. orologio, termometro, bilancia). digit  = cifra o numero La sostituzione di strumentazioni elettroniche a rappresentazione digitale alle strumentazioni meccaniche, ha permesso il progresso nella precisione della misurazione.
L’informazione collegata alla scelta tra alternative Scelta tra 2 alternative (1 o 0) informazione specifica: es. lo stato dello scaldabagno. ON o OFF??  Scelta tra molte alternative testuali: le parole crociate:  E***E Scelta tra molte alternative numeriche: il numero di telefono di Roma: 06 ????????
Rappresentazione digitale dell’informazione La rappresentazione attraverso 0 e 1 (sistema binario, due sole cifre) ha un importante vantaggio:  i dati binari sono facilmente rappresentabili e manipolabili all’interno di un computer. La casella contenente un numero corrisponde ad un  bit  d’informazione
Il principio di funzionamento di un computer si basa sulla logica binaria. Può cioè operare con dati espressi utilizzando solo due stati. Si può pensare all'utilizzo di interruttori, che possono essere aperti o chiusi, per rappresentare dati: Un singolo interruttore o  bit  può assumere solo due stati. A questi si possono, convenzionalmente, attribuire due soli significati 0  interruttore aperto 1  interruttore chiuso
BIT In informatica ed in teoria dell'informazione, la parola  bit  ha due significati molto diversi, a seconda del contesto in cui rispettivamente la si usa: un bit è l'unità di misura dell'informazione (dall'inglese " b inary un it "), definita come la  quantità minima di informazione  che serve a discernere tra due possibili alternative equiprobabili. un bit è una cifra binaria, (in inglese " b inary dig it ") ovvero uno dei due simboli del sistema numerico binario, classicamente chiamati  zero  (0) e  uno  (1);
Se si vogliono rappresentare più dati, occorre considerare come unità di informazione un gruppo di bit. Se per es. si volessero rappresentare le prime quattro lettere dell'alfabeto, si potrebbe utilizzare, come unità di informazione, una coppia di bit 00  lettera A 01  lettera B 10  lettera C 11  lettera D
bit e byte Nel computer viene utilizzata, come unità minima di informazione, un pacchetto di 8 bit: 8 bit = 1 byte Ad ogni pacchetto di 8 bit corrisponde un carattere del nostro alfabeto, un simbolo di punteggiatura, una cifra numerica. Utilizzando 8 bit possono essere rappresentati fino a 256 caratteri, uno per ogni diversa combinazione di 8 fra 1 e 0.
I dati presenti in memoria centrale sono conservati come sequenze di byte. La parola  casa  occuperà, per esempio, lo spazio di  4   byte .  La capacità della memoria di un computer si misura quindi in byte, anzi, poiché il byte è una misura troppo piccola per la quantità di dati da conservare, è comune utilizzare dei suoi multipli: 1 kilobyte (Kb) = 1024 byte 1 megabyte (Mb) = 1024 Kb  circa 1 milione di byte (1.048.576) 1 gigabyte (Gb) = 1024 Mb  circa 1 miliardo di byte
Dai numeri al testo, dal testo ai numeri Le Tabelle di codifica dei caratteri ASCII, ISO Latin 1, Unicode ASCII è l'acronimo di  A merican  S tandard  C ode for  I nformation  I nterchange (ovvero  Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni ), pronunciato in italiano  aski  o  asci. La codifica ASCII originaria (ASCII stretto) prevedeva 128 caratteri; la tabella ISO Latin 1 distingue 256 caratteri (i primi 128 ereditati dall’ASCII stretto); la tabella Unicode comprende  38.885 caratteri e tiene conto anche delle diverse lingue.
Le immagini diventano numeri… … con una tavola di corrispondenza tra numeri e sfumature diverse di colore. Se ci limitiamo a due colori (bianco e nero) possiamo rappresentare ogni pixel attraverso un solo bit.  1 = nero  0 = bianco pixel  (contrazione della locuzione inglese  pic t ure  el ement ) si indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine  di televisore o di un computer.
L'inizio della storia della televisione può essere fatto risalire al 25 marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne diede dimostrazione nel centro commerciale  Selfridges  di Londra.
Nel 1962, sei giovani ricercatori del MIT  (Massachusetts Institute of Technology)  riescono a dare movimento a puntini luminosi sullo schermo di un PDP-1: nasceva Spacewar, il primo videogioco che la storia ricordi.
1977 - Il Tandy Radio Shack è stato uno dei primi home computer che praticamente ha lanciato tutti gli altri anche se contemporaneamente hanno visto la luce i primi pc professionali come l'Ibm 5110 e il Commodore Pet 3032.
Se abbiamo a disposizione un numero maggiore di bit possiamo rendere più fine la griglia e aumentare il numero dei colori
 
I suoni La trasformazione del dato analogico in digitale si basa su un processo di «segmentazione» (campionamento) dell’onda sonora di partenza. La rappresentazione più utile è quella tramite una funzione segmentata in singoli punti. Ognuno di questi punti sarà identificato dai suoi valori sugli assi del piano cartesiano, e questi valori sono naturalmente numeri.
concetto di «Informazione» significati plurimi: l’azione di comunicare una notizia; il contenuto della comunicazione; le caratteristiche del mezzo di comunicazione usato. il concetto di «informazione» è legato al concetto di «scelta» fra più alternative. La scelta presuppone la codifica in formato binario di informazioni di tipologia diversa (testi, suoni, immagini)
quando codifichiamo un testo «scegliamo», carattere per carattere, la codifica esatta fra le 256 alternative della tabella: il  peso  informativo di ogni carattere è pari a 1 byte, ovvero a 8 bit. quando codifichiamo un’immagine, il suo  peso  informativo dipende dalla risoluzione e dalla palette di colori usata.
Idea  alla base della disciplina «Teoria dell’informazione, formulata dall’americano Claude Shannon nel 1948:  più alternative abbiamo a disposizione, più informativa sarà la nostra scelta, e maggiore  sarà il numero di bit necessario a esprimerla.

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  • 1. Information Technology Disciplina che si occupa della elaborazione e della rappresentazione delle informazioni con l'aiuto del computer e delle tecnologie collegate con esso. L'IT indica l'uso della tecnologia nella gestione e nel trattamento dell'informazione, specie nelle grandi organizzazioni. Riguarda l'uso di apparecchi digitali e di programmi software che ci consentono di creare, memorizzare, scambiare e utilizzare informazioni nei più disparati formati: dati numerici, testuali, comunicazioni vocali e molto altro.
  • 2. L’IT nasce per rispondere a precise esigenze e per coadiuvare il lavoro umano laddove è fondamentale utilizzare i vantaggi derivanti da essa che possono essere espressi in termini di: velocità : un computer può compiere molte elaborazioni in tempi brevissimi: è in grado, per es., di trovare i dati anagrafici di una persona, fra milioni di altre, in pochissimo tempo. precisione : un computer, è in grado ad es. di calcolare il prodotto di due numeri, può effettuare moltissimi calcoli dello stesso tipo sempre con la stessa precisione.
  • 3. L’informazione digitale La differenza fra analogico e digitale corrisponde alla differenza fra una rappresentazione continua e una rappresentazione (discontinua) di determinate grandezze (es. orologio, termometro, bilancia). digit = cifra o numero La sostituzione di strumentazioni elettroniche a rappresentazione digitale alle strumentazioni meccaniche, ha permesso il progresso nella precisione della misurazione.
  • 4. L’informazione collegata alla scelta tra alternative Scelta tra 2 alternative (1 o 0) informazione specifica: es. lo stato dello scaldabagno. ON o OFF?? Scelta tra molte alternative testuali: le parole crociate: E***E Scelta tra molte alternative numeriche: il numero di telefono di Roma: 06 ????????
  • 5. Rappresentazione digitale dell’informazione La rappresentazione attraverso 0 e 1 (sistema binario, due sole cifre) ha un importante vantaggio: i dati binari sono facilmente rappresentabili e manipolabili all’interno di un computer. La casella contenente un numero corrisponde ad un bit d’informazione
  • 6. Il principio di funzionamento di un computer si basa sulla logica binaria. Può cioè operare con dati espressi utilizzando solo due stati. Si può pensare all'utilizzo di interruttori, che possono essere aperti o chiusi, per rappresentare dati: Un singolo interruttore o bit può assumere solo due stati. A questi si possono, convenzionalmente, attribuire due soli significati 0 interruttore aperto 1 interruttore chiuso
  • 7. BIT In informatica ed in teoria dell'informazione, la parola bit ha due significati molto diversi, a seconda del contesto in cui rispettivamente la si usa: un bit è l'unità di misura dell'informazione (dall'inglese " b inary un it "), definita come la quantità minima di informazione che serve a discernere tra due possibili alternative equiprobabili. un bit è una cifra binaria, (in inglese " b inary dig it ") ovvero uno dei due simboli del sistema numerico binario, classicamente chiamati zero (0) e uno (1);
  • 8. Se si vogliono rappresentare più dati, occorre considerare come unità di informazione un gruppo di bit. Se per es. si volessero rappresentare le prime quattro lettere dell'alfabeto, si potrebbe utilizzare, come unità di informazione, una coppia di bit 00 lettera A 01 lettera B 10 lettera C 11 lettera D
  • 9. bit e byte Nel computer viene utilizzata, come unità minima di informazione, un pacchetto di 8 bit: 8 bit = 1 byte Ad ogni pacchetto di 8 bit corrisponde un carattere del nostro alfabeto, un simbolo di punteggiatura, una cifra numerica. Utilizzando 8 bit possono essere rappresentati fino a 256 caratteri, uno per ogni diversa combinazione di 8 fra 1 e 0.
  • 10. I dati presenti in memoria centrale sono conservati come sequenze di byte. La parola casa occuperà, per esempio, lo spazio di 4 byte . La capacità della memoria di un computer si misura quindi in byte, anzi, poiché il byte è una misura troppo piccola per la quantità di dati da conservare, è comune utilizzare dei suoi multipli: 1 kilobyte (Kb) = 1024 byte 1 megabyte (Mb) = 1024 Kb circa 1 milione di byte (1.048.576) 1 gigabyte (Gb) = 1024 Mb circa 1 miliardo di byte
  • 11. Dai numeri al testo, dal testo ai numeri Le Tabelle di codifica dei caratteri ASCII, ISO Latin 1, Unicode ASCII è l'acronimo di A merican S tandard C ode for I nformation I nterchange (ovvero Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni ), pronunciato in italiano aski o asci. La codifica ASCII originaria (ASCII stretto) prevedeva 128 caratteri; la tabella ISO Latin 1 distingue 256 caratteri (i primi 128 ereditati dall’ASCII stretto); la tabella Unicode comprende 38.885 caratteri e tiene conto anche delle diverse lingue.
  • 12. Le immagini diventano numeri… … con una tavola di corrispondenza tra numeri e sfumature diverse di colore. Se ci limitiamo a due colori (bianco e nero) possiamo rappresentare ogni pixel attraverso un solo bit. 1 = nero 0 = bianco pixel (contrazione della locuzione inglese pic t ure el ement ) si indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine di televisore o di un computer.
  • 13. L'inizio della storia della televisione può essere fatto risalire al 25 marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di Londra.
  • 14. Nel 1962, sei giovani ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) riescono a dare movimento a puntini luminosi sullo schermo di un PDP-1: nasceva Spacewar, il primo videogioco che la storia ricordi.
  • 15. 1977 - Il Tandy Radio Shack è stato uno dei primi home computer che praticamente ha lanciato tutti gli altri anche se contemporaneamente hanno visto la luce i primi pc professionali come l'Ibm 5110 e il Commodore Pet 3032.
  • 16. Se abbiamo a disposizione un numero maggiore di bit possiamo rendere più fine la griglia e aumentare il numero dei colori
  • 17.  
  • 18. I suoni La trasformazione del dato analogico in digitale si basa su un processo di «segmentazione» (campionamento) dell’onda sonora di partenza. La rappresentazione più utile è quella tramite una funzione segmentata in singoli punti. Ognuno di questi punti sarà identificato dai suoi valori sugli assi del piano cartesiano, e questi valori sono naturalmente numeri.
  • 19. concetto di «Informazione» significati plurimi: l’azione di comunicare una notizia; il contenuto della comunicazione; le caratteristiche del mezzo di comunicazione usato. il concetto di «informazione» è legato al concetto di «scelta» fra più alternative. La scelta presuppone la codifica in formato binario di informazioni di tipologia diversa (testi, suoni, immagini)
  • 20. quando codifichiamo un testo «scegliamo», carattere per carattere, la codifica esatta fra le 256 alternative della tabella: il peso informativo di ogni carattere è pari a 1 byte, ovvero a 8 bit. quando codifichiamo un’immagine, il suo peso informativo dipende dalla risoluzione e dalla palette di colori usata.
  • 21. Idea alla base della disciplina «Teoria dell’informazione, formulata dall’americano Claude Shannon nel 1948: più alternative abbiamo a disposizione, più informativa sarà la nostra scelta, e maggiore sarà il numero di bit necessario a esprimerla.