Il documento analizza la cultura piccolo-borghese dell'impero contemporaneo, evidenziando come essa sia caratterizzata da conformismo, retorica e un'ideologia di benpensantismo politicamente corretto. Viene discusso come le decisioni del potere si discostino dagli interessi del popolo, manipolando il linguaggio per giustificare le proprie azioni, mentre temi come lavoro, infanzia e diritti delle donne mostrano una pericolosa omologazione delle aspirazioni individuali all'interno di uno schema di dominio. Infine, viene sottolineata l'emergenza di una cultura che evita le domande sul perché delle cose, favorendo una superficialità centrata sul come, in linea con gli interessi del sistema imperiale.