SlideShare a Scribd company logo
R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

3
4

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
Copia n. __________________
L’autore
_________________________

© Copyright Raimondo Villano.
© Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta in pubblicazioni e
studi senza citare la fonte. Nessuna parte del libro può essere diffusa con un mezzo qualsiasi,
fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore.
All right reserved. No part of this book shall be reproduced in publications and studies
without root’s citation. No part of this book shall be stored in a retrieval system, or
transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise,
without written permission from the publisher.
Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano.
Redazione: mobile +39 334 14.33.878; e-mail: farmavillano@libero.it
Advisor executive: Francesco Villano.
Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt.
© 2013 Fondazione Chiron, via Maresca 12, scala A - 80058 Torre Annunziata (Napoli)
website: www.raimondovillano.com.
Vendite: giovanna.ce@libero.it; http://www.raimondovillano.com.
Stampa LP - Napoli.
Prima edizione aggiornata: maggio 2013.
Numero di pagine complessive: 82.
Finito di scrivere il: quindici maggio 2013.
1^ copertina: San Francesco d’Assisi. Complesso statuario monumentale in bronzo su base
granitica in onore del Patrono d’Italia sito in Piazza di Porta San Giovanni a Roma.
(Foto originale di Raimondo Villano).
4^ copertina: Scorcio dal ponte in salita di cupola tra Campidoglio e ‘Ombelicus mundi’ ai
Fori Imperiali a Roma.
(Foto originale di Raimondo Villano).
Serie numerata e limitata.
Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da ritenersi contraffatto.
CDD 230 VIL rif 2013.
LCC BX1746-1755.
R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

5
Indice
Presentazione

9

Premessa

9

1. Significato per Ratzinger del 1968 e 1989 - Punti che accentuerebbe

13

oggi nella sua opera
2. Movimenti ecclesiali

17

3. Analisi del singolo e del tutto

22

4. Diritto della comunità all’Eucaristia

26

5. Fede e futuro. Come si presenterà la Chiesa nel 2000. Teologia e

32

futuro
6. Rilevanza della struttura del ‘per’ nella storia della salvezza
7. Il sacerdozio dell’uomo: un’offesa ai diritti della donna?

38

8. Omelia di Benedetto XVI a conclusione dell’Anno sacerdotale

43

9. Legge dell’incognito

46

10. Delitti di pedofilia e conseguenze pastorali

48

11. Lettera Pastorale di Benedetto XVI ai Cattolici dell’Irlanda

51

12. Conoscenza di Dio nel pensiero di Pascal

56

13. Ulteriori riflessioni sul Dio nascosto

62

14. Legge della sovrabbondanza

65

15. Connessioni tra il pensiero di Pesch e di Ratzinger

68

Profilo sintetico dell’autore

6

36

71

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
“Deus est id quo maius cogitare nequit”
Sant’Anselmo d’Aosta

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

7
4. Diritto della comunità all’Eucaristia(1)
Dalla fine del Concilio nella Chiesa cattolica si è condotto con grande
passione una controversia intorno al ministero presbiterale riguardante,
prevalentemente, il tema del diritto della comunità all’Eucaristia. Tale nuova
concezione del problema lascia intravedere un progresso sia perché è
riconosciuto che le comunità sono incentrate sull’Eucaristia (e, dunque, il
concetto di Chiesa è riconsiderato dal suo centro vero e proprio che è
liturgico) sia perché in tal modo appare nuovamente insostituibile il ministero
presbiteriale (quale guida della comunità a partire proprio dal centro
eucaristico, e non viceversa).
Ciò, d’altro canto, evidenzia una criticità dei nuovi ‘ministeri sostitutivi’,
ovvero i nuovi servizi dei laici impegnati a tempo pieno.
Inoltre, vi è la tendenza a considerare il requisito del celibato universale del
sacerdote non come un bene necessario per la mediazione sacerdotale con la
comunità.
Progredendo nell’approfondimento del diritto della comunità
all’Eucaristia, tuttavia, emerge quanto ciò che appare intellegibile ed
evidente sia equivoco e dalle non ovvie implicazioni, tra l’altro diversificate.
J. Blank, ad esempio, partendo dall’esegesi del Nuovo Testamento, giunge a
sostenere che “la celebrazione dell’Eucaristia ha oggettivamente priorità sul
‘ministero’ (…) che non può assolutizzare se stesso e far dipendere dalla
propria permanenza la possibilità della celebrazione”. Egli, inoltre, definisce
l’Eucaristia quale “memoriale mediante una prassi analogica” sottolineando
che non si deve parlare di ‘transustanziazione’ bensì di ‘parole
d’interpretazione’, divenendo del tutto evidente una diversa concezione della
Chiesa e dell’Eucaristia.
Schillebeeckx, dal canto suo, effettua un tentativo più radicale per fondare la
tesi del diritto della comunità all’Eucaristia partendo dall’analisi non solo del
Nuovo Testamento ma anche dell’intera tradizione, collegandosi ad una critica
di principio della tradizione dogmatica del II millennio cristiano: egli scorge,
in effetti, un’opposizione fondamentale tra i due millenni, in quanto nel II con
l’idea del carattere sacramentale si sarebbe creata l’immagine ontologicosacerdotalizzante del presbitero. In opposizione a tale situazione egli aspira a
ridare vigore alla concezione non sacrale bensì sacramentale del ministero. Il
punto centrale di tale concetto non sacrale del sacramento consiste nella
8

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
considerazione dell’ordinazione letteralmente come ordinatio, ovvero di
ordinazione per porsi al servizio della comunità: domina, dunque, un rigoroso
carattere comunitario del ministero. Egli da teologo, inoltre, afferma che la
prassi che trae la sua ispirazione da Gesù come il Cristo è dogmaticamente e
apostolicamente possibile.
Ratzinger confuta evidenziando che il diritto della comunità all’Eucaristia,
definito poi in uno quale diritto della comunità ad avere un sacerdote tende
alla rivendicazione di un diritto e, nel contempo, a modificare i concetti di
Eucaristia e di sacerdote. “Quando l’Eucaristia è reclamata come diritto della
comunità, si deduce rapidamente che la comunità può fondamentalmente
darsela da sé, e che essa allora non ha bisogno di un sacerdozio, non
accordabile se non con la consacrazione nella successione apostolica, quindi
attingendo all’elemento ‘cattolico’, alla Chiesa universale e al suo potere
sacramentale(2)”.
Ratzinger, quindi, individuando un problema nel rapporto tra i concetti di
‘diritto’ e di ‘comunità’ ritiene necessario effettuarne un chiarimento. In
effetti, risulta messa in causa la struttura fondamentale della Chiesa, ovvero in
quale misura la cattolicità sia essenziale alla Chiesa dall’interno, nell’intimo
della sua vita. Il concetto decisivo è quello di comunità: nel Codice di Diritto
Canonico(3) si parla del diritto dei laici alla recezione dei beni spirituali e,
specialmente, ai soccorsi necessari per la salvezza. La Chiesa, dunque,
riconosce espressamente che i fedeli hanno diritto ai sacramenti, che le sono
stati dati per gli uomini: il Codice, tuttavia, parla non di diritto delle
comunità ma diritto dei laici, dunque del battezzato(4).
In secondo luogo esso lega all’ordinamento della Chiesa universale: essa è
posta in gioco ma, di contro, è messo in risalto l’individuo quando si tratta
della via della salvezza.
Le due differenze fra Codice e tesi moderna riconducono nuovamente alla
‘questione comunità’ che appare quale soggetto vero e proprio del diritto,
recando in sé anche il diritto di stabilire essa stessa il sacramento e il
ministero, rendendo necessari dei chiarimenti di concetti.
1. Il linguaggio del Concilio Vaticano II
La teologia cattolica fino al Concilio Vaticano II non conosce il concetto di
comunità. Ci si orienta intendendo in modo biblico la Chiesa e il termine
‘comunità’ è trattato come concetto protestante. Il Concilio stesso non
conosce il concetto di comunità; i tre gradi del concetto di Chiesa sono:
R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

9
Chiesa universale (ecclesia universalis), ovvero Chiesa cattolica
comprendente le diverse famiglie di riti; Chiesa locale (ecclesia localis), il
patriarcato o le specifiche comunità; Chiesa particolare (ecclesia particulalis),
comunità di fedeli riferiti a un vescovo, ovvero la diocesi.
Risulta notevole considerare che il livello inferiore è rappresentato dalla
Chiesa episcopale, oggi denominata diocesi. L’assemblea locale è collegata
con il contesto della successione apostolica e così con la Chiesa universale. Se
questa cattolicità intrinseca manca all’assemblea essa non è un’assemblea
‘legittima’, cioè non si attua come comunità eucaristica vera. La comunità
attorno all’altare, poi, è definibile comunione con il vescovo solo se essa
supera i limiti locali. Diversa è la situazione del Nuovo Testamento e dei
primi Padri, quando l’assemblea locale e la Chiesa episcopale si presentano in
larga misura identiche. Ciò che è costitutivo della Chiesa locale, della
comunità è in misura minore il luogo quale elemento geografico rispetto alla
comunione con il vescovo quale elemento teologico, a sua volta considerato
nel contesto della realtà della ‘successione apostolica’ di cui è garante.
2. Radici del concetto moderno di comunità
Nell’articolazione terminologica e teologica del concetto di Chiesa nel
linguaggio e nel pensiero del Concilio Vaticano II non vi è la creazione del
concetto né trattazione di ‘comunità’ nell’accezione intesa in questa sede; ciò
non significa che tale concetto sia in assoluto inaccettabile, anzi il silenzio del
Concilio pone segnali di rilievo essenziale per il nuovo discorso e bisogna
chiedersi quali siano le radici del concetto di comunità, dato che esso non
proviene dalla concezione cattolica, di quali siano i contenuti e di come possa
essere accolto.
La radice decisiva è rintracciabile nella riforma di Lutero che vedeva spesso
nella parola Chiesa ciò che voleva eliminare: la Catholica della tradizione, per
cui non usa mai la parola Chiesa in senso positivo optando invece per il
termine comunità (nell’Antico Testamento, tra l’altro, la parola Chiesa indica
quasi sempre luoghi sacri pagani). Lo spostamento terminologico della Chiesa
alla comunità mostra il processo interno della trasposizione della struttura
della fede nella Riforma: la Chiesa si riduce a comunità, ovvero essa come
successione perde per Lutero il suo contenuto teologico divenendo, nel
migliore dei casi, apparato e organizzazione, mentre nel peggiore dei casi essa
diviene anti-Cristo. Teologicamente non assume valore in conformità
dell’Evangelo se non la comunità che di volta in volta si riunisce ponendosi
10

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
sotto la Parola; solo questa comunità sarebbe propriamente la Chiesa nel vero
senso della parola, cioè il luogo dell’Evangelo, mentre il resto, la grande
Chiesa, non sarebbe che apparato, organizzazione senza significato
propriamente spirituale. Tale idea si impone anche oggi al cristiano medio
quasi in modo ovvio e manifesta il suo influsso nell’ambito cattolico(5).
Presso Lutero il concetto di comunità è compreso in larga misura a partire dal
Vangelo e, così, il luterano Gloege ha potuto dire che due elementi essenziali
fondano il concetto di comunità: l’appello di Dio a riunirsi e la risposta che
realizza quest’appello.
Altri teologi, come Afanasiev, hanno sviluppato con forza un’ecclesiologia
eucaristica che è allo stesso tempo della Chiesa locale, della comunità: dov’è
l’Eucaristia, cioè nel luogo dove una comunità celebra l’Eucaristia, là sono
dati allo stesso tempo il Signore intero e, quindi, anche la Chiesa intera. A una
comunità che celebra l’Eucaristia non manca nulla: essa ha il Signore
totalmente e nel sacramento ha la Chiesa totale ed è la Chiesa totale(6).
In prima istanza, tuttavia, queste ultime affermazioni sembrerebbero
irrecusabili; certamente nulla può essere aggiunto al mistero eucaristico, ma la
questione si pone sulle condizioni e sul modo in cui esso si attua.
Il Signore, in effetti, non sorge da ciò che intrinsecamente possiede
l’assemblea bensì non può che giungere dall’esterno, come Colui che dona, un
Signore sempre e soltanto ‘uno’, non diviso, intero nell’universo: riceverlo,
pertanto, comporta l’entrare in unità con gli altri. L’essere una sola cosa con
gli altri è il fondamento intrinseco dell’Eucaristia, senza il quale essa non
potrebbe realizzarsi: celebrare l’Eucaristia significa entrare nell’unità della
Chiesa universale, ovvero nell’unità del Signore uno e nel suo corpo uno: per
questo l’Eucaristia comporta l’anamnesi nel suo insieme della storia sacra,
della comunità dei santi, dei morti e dei credenti viventi sulla terra.
Il segno esteriore della sottrazione dell’Eucaristia al nostro disporre e del suo
carattere relativo alla Chiesa universale è la successione apostolica(7), per cui
nessun gruppo può fare di se stesso Chiesa ma che diviene Chiesa solo
ricevendo se stesso come Chiesa dalla grande Chiesa; ciò significa anche che
la Chiesa non può organizzare se stessa a suo piacimento bensì che essa può
divenire se stessa solo attraverso i doni dello Spirito Santo ottenuti mediante il
sacramento. Il rapporto di ogni celebrazione eucaristica con uno dei portatori
di questa successione costituisce la relazione necessaria al sacramento
dell’unità. Il Concilio parte sempre dal carattere episcopale dell’Eucaristia e
dalla Chiesa locale. Non bisogna separare la cattolicità dall’apostolicità, la
R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

11
condizione dell’apostolicità è la cattolicità, il contenuto della cattolicità è
l’apostolicità(8).
Se si abbandona l’idea dell’unità, l’essenzialità e l’autenticità della
sacramentalità cade allo stesso tempo. L’eucaristia si riduce, allora, ad un
mero pasto della comunità e si perde la grande funzione d’espressione del
potere di Gesù di rimettere i peccati ed annunciare il Regno che viene.
3. Conclusioni
Si è visto come secondo Lutero la comunità sia costituita dall’appello della
Paola di Dio. Si deve, tuttavia, aggiungere che la Parola di Dio non sussiste
come entità liberamente fluttuante ma come qualcosa che ci vincola e, quindi,
ci collega, cioè esiste in un modo sia personale che storico e comunitario e ci
introduce in una storia che ci obbliga, presa in mano dal Signore stesso.
La concezione fondamentale del Concilio è che la comunità non si costituisce
in antitesi al ministero. L’Ecclesia, a tutti i suoi livelli, non è reale se non è
strutturata sacramentalmente e, dunque, intrecciata nella rete della successione
apostolica.
Tornando a considerare i dati conciliari, da cui emerge che la Chiesa
episcopale costituisce l’unità più bassa dai punti di vista terminologico e
teologico, va sottolineato che le diverse formazioni comunitarie locali o
personali sono designate come ‘sede’, ‘parte’ e cellula solo se in relazione con
il vescovo.
La proposta di Ratzinger di definizione di comunità è di individuarla come
forma concreta attraverso cui la fede trova un suo ambiente: nel caso
favorevole, essa coinciderebbe con la parrocchia, benché non sia
necessariamente così e purtroppo sempre più spesso non lo sarà, per cui essa
non dovrebbe essere considerata alla stregua di un concetto direttamente
teologico quanto piuttosto come entità antropologica.
D’altro canto, occorre tener presente che la comunità reale non può formarsi
che rivendicando per sé nella misura estrema la persona. Si incontrano talora
anche romanticismi del pensiero comunitario che attendono praticamente dalla
comunità la liberazione del fardello dell’io. Certamente una vera comunità
può effettivamente divenire terreno portante della persona che vi trova il ‘tu’ e
il ‘noi’ di cui ha bisogno, ma essa non può compierlo se la persona non è resa
capace di donare se stessa e, così donando, non impara anche a ricevere se
stessa in modo nuovo.
Ricade, poi, sull’autorità la responsabilità di organizzare ed equipaggiare le
comunità episcopali in modo tale che esse siano nella condizione di costruire
12

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
la vita di fede della Chiesa nel loro territorio nella variabilità ed apertura
necessarie. Tuttavia, una pura soluzione dall’alto non può sortire un risultato
sufficiente, occorrendo anche generare sufficienti sacerdoti ed entusiasmare
abbastanza persone per un servizio indiviso nel regno di Dio, anche unito al
celibato, essendoci corrispondenza parallela tra la capacità del matrimonio
sacramentale, conforme all’Evangelo, e la disponibilità alla verginità.

___________
Note
(1) SER Card. Joseph Ratzinger, Diritto della comunità all’eucaristia? La ‘comunità’ e la cattolicità
della chiesa, Elementi di teologia fondamentale. Saggi sulla fede e sul ministero, Parte seconda Ministero, a cura di Giacomo Canobbio, Morcelliana., pp. 203-219.
(2) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibidem, p. 206.
(3) Canone 682.
(4) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibidem, p. 207.
(5) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 210.
(6) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 211.
(7) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 212.
(8) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 213.

R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano
nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger

13

More Related Content

PDF
R. Villano - Riflessioni sul cristianesimo di Ratzinger: Dio in Pascal
PDF
R. Villano - Strutture cristiano - Sacerdozio
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 9
PDF
Teologia ecumenica e teologie nel'ecumene lezione 1
PDF
Movimento Ecumenico prima parte
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
PDF
Movimento Ecumenico terza parte
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 4
R. Villano - Riflessioni sul cristianesimo di Ratzinger: Dio in Pascal
R. Villano - Strutture cristiano - Sacerdozio
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 9
Teologia ecumenica e teologie nel'ecumene lezione 1
Movimento Ecumenico prima parte
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Movimento Ecumenico terza parte
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 4

What's hot (20)

PDF
Movimento Ecumenico quarta parte
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 10
PDF
Movimento Ecumenico seconda parte / lezione 2
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 7
PDF
Movimento Ecumenico seconda parte
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 5
PDF
Concilio presentazione
PPSX
Concilio Vaticano II
PPSX
Sacrosanctum Concilium
PDF
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
PDF
R. Villano - Strutture essere cristiano J. Ratzinger - Fede e futuro
PDF
Dialogo ecumenico
PDF
R. Villano - Patrono e Protettori dei farmacisti
PDF
Movimento Ecumenico prima parte / lezione 2
PPTX
Vaticano ii
PDF
L'opuscolo 2013-2014 (seconda parte)
PDF
R. Villano - Conoscenza di Dio nel pensiero di Pascal
PDF
Enrico Dal Covolo: Intervista ad Avvenire, Rinnovato dialogo tra fede e ragione
PDF
Linementi pastorali dell'arcidiocesi di Pescara-Penne
Movimento Ecumenico quarta parte
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 10
Movimento Ecumenico seconda parte / lezione 2
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 7
Movimento Ecumenico seconda parte
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 5
Concilio presentazione
Concilio Vaticano II
Sacrosanctum Concilium
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
R. Villano - Strutture essere cristiano J. Ratzinger - Fede e futuro
Dialogo ecumenico
R. Villano - Patrono e Protettori dei farmacisti
Movimento Ecumenico prima parte / lezione 2
Vaticano ii
L'opuscolo 2013-2014 (seconda parte)
R. Villano - Conoscenza di Dio nel pensiero di Pascal
Enrico Dal Covolo: Intervista ad Avvenire, Rinnovato dialogo tra fede e ragione
Linementi pastorali dell'arcidiocesi di Pescara-Penne
Ad

Similar to R. Villano-Diritto della comunità all'eucaristia nel pensiero del Prof. Ratzinger (20)

PDF
Raimondo Villano - Riflessioni sul cristianesimo di Ratzinger: analisi singol...
PDF
COLOPHON Libro Strutture essere cristiano
PDF
COLOPHON Libro Strutture essere cristiano
PDF
R. Villano - Strutture cristiano J. RATZINGER
PDF
R. Villano - Riflessioni su strutture dell'essere cristiano: legge dell’incog...
PDF
R. Villano - Strutture dell'essere cristiano in J. RATZINGER: Omelia Omelia d...
PDF
R. Villano - Riflessioni sulle strutture dell'essere cristiano in Joseph Ratz...
PDF
R. Villano - Le strutture dell'essere cristiano nella "Introduzione al Cristi...
PDF
R. Villano - Strutture essere cristiano in J. RATZINGER: Rifllessioni su Dio ...
PDF
Strutture dell'essere cristiano ll’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ra...
PPT
Liturgia memoria concilio
PPTX
Lumen gentium
PDF
Domenica 6 ottobre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi di...
PPTX
La Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
PDF
Concilio Vat Ii
PPTX
Romano Guardini
PPT
Maria nel dialogo ecumenico occidentale
PDF
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
DOC
Gesù e la sua Chiesa
DOCX
Card. prefetto congresso assisi 2012
Raimondo Villano - Riflessioni sul cristianesimo di Ratzinger: analisi singol...
COLOPHON Libro Strutture essere cristiano
COLOPHON Libro Strutture essere cristiano
R. Villano - Strutture cristiano J. RATZINGER
R. Villano - Riflessioni su strutture dell'essere cristiano: legge dell’incog...
R. Villano - Strutture dell'essere cristiano in J. RATZINGER: Omelia Omelia d...
R. Villano - Riflessioni sulle strutture dell'essere cristiano in Joseph Ratz...
R. Villano - Le strutture dell'essere cristiano nella "Introduzione al Cristi...
R. Villano - Strutture essere cristiano in J. RATZINGER: Rifllessioni su Dio ...
Strutture dell'essere cristiano ll’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ra...
Liturgia memoria concilio
Lumen gentium
Domenica 6 ottobre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi di...
La Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
Concilio Vat Ii
Romano Guardini
Maria nel dialogo ecumenico occidentale
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Gesù e la sua Chiesa
Card. prefetto congresso assisi 2012
Ad

More from Raimondo Villano (20)

PDF
SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DI STUDIO SULLA SINDROME LONG COVID
PDF
Villano - Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900
PDF
Villano Thesaurus Pharmacologicus: farmaci del XIX secolo con Regio Permesso ...
PDF
R. Villano - S.M. Ordine di Malta - Aspetti nobiliari
PDF
Recensioni a libri di R. Villano (parte 6)
PDF
R. VILLANO - Portfolio vol. 1 (street)
PDF
R. Villano - L’uomo e le epidemie: sec. I-XI
PDF
Attività Chiron 2008-09
PPTX
R. VILLANO Portfolio vol. 1 (cat & dog)
PDF
R. Villano - Il tempo digitale
PPT
Rotary International District 2100 Italy - Study Group Exchange
PDF
Villano - SMOM Granpriorati e Sottopriorati - Presidenti Acismom
PPTX
R. VILLANO - Portfolio vol. 1 (portrait)
PDF
Villano-Prevenzione e cura. Morsi di animali
PDF
R. Villano - THESAURUS, Tecniche di laboratorio
PDF
R. Villano - Assistenza sanitaria a cittadini stranieri
PPT
R. Villano - Rotary International: Interact Club
PDF
Recensioni a libri di R. Villano (parte 5)
PDF
R. Villano - GLOSSARIO SANITARIO MULTILINGUE
PDF
R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: forme speziali
SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DI STUDIO SULLA SINDROME LONG COVID
Villano - Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900
Villano Thesaurus Pharmacologicus: farmaci del XIX secolo con Regio Permesso ...
R. Villano - S.M. Ordine di Malta - Aspetti nobiliari
Recensioni a libri di R. Villano (parte 6)
R. VILLANO - Portfolio vol. 1 (street)
R. Villano - L’uomo e le epidemie: sec. I-XI
Attività Chiron 2008-09
R. VILLANO Portfolio vol. 1 (cat & dog)
R. Villano - Il tempo digitale
Rotary International District 2100 Italy - Study Group Exchange
Villano - SMOM Granpriorati e Sottopriorati - Presidenti Acismom
R. VILLANO - Portfolio vol. 1 (portrait)
Villano-Prevenzione e cura. Morsi di animali
R. Villano - THESAURUS, Tecniche di laboratorio
R. Villano - Assistenza sanitaria a cittadini stranieri
R. Villano - Rotary International: Interact Club
Recensioni a libri di R. Villano (parte 5)
R. Villano - GLOSSARIO SANITARIO MULTILINGUE
R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: forme speziali

Recently uploaded (13)

PPTX
Copia di PROGETTO VIOLENZA sulle donne PCTO
PDF
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 I-LEARN SMART WORLD - CẢ NĂ...
PDF
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 GLOBAL SUCCESS - CẢ NĂM (30...
PDF
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 FRIENDS GLOBAL - CẢ NĂM (24...
PPTX
Modificare una Videoclip di Canva condivisa con un link
PDF
Olimpiadi filosofia presentazione triennio
PDF
Olimpiadi filosofia triennio presentazione
PPTX
SLIDE-DE-CURSOS-OssssFICIAL-DA-EGEPI-.pptx
PDF
CHUYÊN ĐỀ BỔ TRỢ NGỮ ÂM, TỪ VỰNG NÂNG CAO - TIẾNG ANH 9 VÀ ÔN THI VÀO LỚP 10 ...
PPTX
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
PPTX
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
PPTX
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
PDF
16 CHUYÊN ĐỀ BÀI TẬP ÔN THI TUYỂN SINH VÀO 10 - MÔN TIẾNG ANH - THEO FORM ĐỀ ...
Copia di PROGETTO VIOLENZA sulle donne PCTO
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 I-LEARN SMART WORLD - CẢ NĂ...
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 GLOBAL SUCCESS - CẢ NĂM (30...
BÀI TẬP TEST BỔ TRỢ THEO TỪNG UNIT - TIẾNG ANH 11 FRIENDS GLOBAL - CẢ NĂM (24...
Modificare una Videoclip di Canva condivisa con un link
Olimpiadi filosofia presentazione triennio
Olimpiadi filosofia triennio presentazione
SLIDE-DE-CURSOS-OssssFICIAL-DA-EGEPI-.pptx
CHUYÊN ĐỀ BỔ TRỢ NGỮ ÂM, TỪ VỰNG NÂNG CAO - TIẾNG ANH 9 VÀ ÔN THI VÀO LỚP 10 ...
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
Las Casas^J Distruzione degli Indios.pptx
16 CHUYÊN ĐỀ BÀI TẬP ÔN THI TUYỂN SINH VÀO 10 - MÔN TIẾNG ANH - THEO FORM ĐỀ ...

R. Villano-Diritto della comunità all'eucaristia nel pensiero del Prof. Ratzinger

  • 1. R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 3
  • 2. 4 R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
  • 3. Copia n. __________________ L’autore _________________________ © Copyright Raimondo Villano. © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta in pubblicazioni e studi senza citare la fonte. Nessuna parte del libro può essere diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced in publications and studies without root’s citation. No part of this book shall be stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without written permission from the publisher. Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: mobile +39 334 14.33.878; e-mail: [email protected] Advisor executive: Francesco Villano. Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt. © 2013 Fondazione Chiron, via Maresca 12, scala A - 80058 Torre Annunziata (Napoli) website: www.raimondovillano.com. Vendite: [email protected]; http://www.raimondovillano.com. Stampa LP - Napoli. Prima edizione aggiornata: maggio 2013. Numero di pagine complessive: 82. Finito di scrivere il: quindici maggio 2013. 1^ copertina: San Francesco d’Assisi. Complesso statuario monumentale in bronzo su base granitica in onore del Patrono d’Italia sito in Piazza di Porta San Giovanni a Roma. (Foto originale di Raimondo Villano). 4^ copertina: Scorcio dal ponte in salita di cupola tra Campidoglio e ‘Ombelicus mundi’ ai Fori Imperiali a Roma. (Foto originale di Raimondo Villano). Serie numerata e limitata. Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da ritenersi contraffatto. CDD 230 VIL rif 2013. LCC BX1746-1755. R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 5
  • 4. Indice Presentazione 9 Premessa 9 1. Significato per Ratzinger del 1968 e 1989 - Punti che accentuerebbe 13 oggi nella sua opera 2. Movimenti ecclesiali 17 3. Analisi del singolo e del tutto 22 4. Diritto della comunità all’Eucaristia 26 5. Fede e futuro. Come si presenterà la Chiesa nel 2000. Teologia e 32 futuro 6. Rilevanza della struttura del ‘per’ nella storia della salvezza 7. Il sacerdozio dell’uomo: un’offesa ai diritti della donna? 38 8. Omelia di Benedetto XVI a conclusione dell’Anno sacerdotale 43 9. Legge dell’incognito 46 10. Delitti di pedofilia e conseguenze pastorali 48 11. Lettera Pastorale di Benedetto XVI ai Cattolici dell’Irlanda 51 12. Conoscenza di Dio nel pensiero di Pascal 56 13. Ulteriori riflessioni sul Dio nascosto 62 14. Legge della sovrabbondanza 65 15. Connessioni tra il pensiero di Pesch e di Ratzinger 68 Profilo sintetico dell’autore 6 36 71 R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
  • 5. “Deus est id quo maius cogitare nequit” Sant’Anselmo d’Aosta R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 7
  • 6. 4. Diritto della comunità all’Eucaristia(1) Dalla fine del Concilio nella Chiesa cattolica si è condotto con grande passione una controversia intorno al ministero presbiterale riguardante, prevalentemente, il tema del diritto della comunità all’Eucaristia. Tale nuova concezione del problema lascia intravedere un progresso sia perché è riconosciuto che le comunità sono incentrate sull’Eucaristia (e, dunque, il concetto di Chiesa è riconsiderato dal suo centro vero e proprio che è liturgico) sia perché in tal modo appare nuovamente insostituibile il ministero presbiteriale (quale guida della comunità a partire proprio dal centro eucaristico, e non viceversa). Ciò, d’altro canto, evidenzia una criticità dei nuovi ‘ministeri sostitutivi’, ovvero i nuovi servizi dei laici impegnati a tempo pieno. Inoltre, vi è la tendenza a considerare il requisito del celibato universale del sacerdote non come un bene necessario per la mediazione sacerdotale con la comunità. Progredendo nell’approfondimento del diritto della comunità all’Eucaristia, tuttavia, emerge quanto ciò che appare intellegibile ed evidente sia equivoco e dalle non ovvie implicazioni, tra l’altro diversificate. J. Blank, ad esempio, partendo dall’esegesi del Nuovo Testamento, giunge a sostenere che “la celebrazione dell’Eucaristia ha oggettivamente priorità sul ‘ministero’ (…) che non può assolutizzare se stesso e far dipendere dalla propria permanenza la possibilità della celebrazione”. Egli, inoltre, definisce l’Eucaristia quale “memoriale mediante una prassi analogica” sottolineando che non si deve parlare di ‘transustanziazione’ bensì di ‘parole d’interpretazione’, divenendo del tutto evidente una diversa concezione della Chiesa e dell’Eucaristia. Schillebeeckx, dal canto suo, effettua un tentativo più radicale per fondare la tesi del diritto della comunità all’Eucaristia partendo dall’analisi non solo del Nuovo Testamento ma anche dell’intera tradizione, collegandosi ad una critica di principio della tradizione dogmatica del II millennio cristiano: egli scorge, in effetti, un’opposizione fondamentale tra i due millenni, in quanto nel II con l’idea del carattere sacramentale si sarebbe creata l’immagine ontologicosacerdotalizzante del presbitero. In opposizione a tale situazione egli aspira a ridare vigore alla concezione non sacrale bensì sacramentale del ministero. Il punto centrale di tale concetto non sacrale del sacramento consiste nella 8 R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
  • 7. considerazione dell’ordinazione letteralmente come ordinatio, ovvero di ordinazione per porsi al servizio della comunità: domina, dunque, un rigoroso carattere comunitario del ministero. Egli da teologo, inoltre, afferma che la prassi che trae la sua ispirazione da Gesù come il Cristo è dogmaticamente e apostolicamente possibile. Ratzinger confuta evidenziando che il diritto della comunità all’Eucaristia, definito poi in uno quale diritto della comunità ad avere un sacerdote tende alla rivendicazione di un diritto e, nel contempo, a modificare i concetti di Eucaristia e di sacerdote. “Quando l’Eucaristia è reclamata come diritto della comunità, si deduce rapidamente che la comunità può fondamentalmente darsela da sé, e che essa allora non ha bisogno di un sacerdozio, non accordabile se non con la consacrazione nella successione apostolica, quindi attingendo all’elemento ‘cattolico’, alla Chiesa universale e al suo potere sacramentale(2)”. Ratzinger, quindi, individuando un problema nel rapporto tra i concetti di ‘diritto’ e di ‘comunità’ ritiene necessario effettuarne un chiarimento. In effetti, risulta messa in causa la struttura fondamentale della Chiesa, ovvero in quale misura la cattolicità sia essenziale alla Chiesa dall’interno, nell’intimo della sua vita. Il concetto decisivo è quello di comunità: nel Codice di Diritto Canonico(3) si parla del diritto dei laici alla recezione dei beni spirituali e, specialmente, ai soccorsi necessari per la salvezza. La Chiesa, dunque, riconosce espressamente che i fedeli hanno diritto ai sacramenti, che le sono stati dati per gli uomini: il Codice, tuttavia, parla non di diritto delle comunità ma diritto dei laici, dunque del battezzato(4). In secondo luogo esso lega all’ordinamento della Chiesa universale: essa è posta in gioco ma, di contro, è messo in risalto l’individuo quando si tratta della via della salvezza. Le due differenze fra Codice e tesi moderna riconducono nuovamente alla ‘questione comunità’ che appare quale soggetto vero e proprio del diritto, recando in sé anche il diritto di stabilire essa stessa il sacramento e il ministero, rendendo necessari dei chiarimenti di concetti. 1. Il linguaggio del Concilio Vaticano II La teologia cattolica fino al Concilio Vaticano II non conosce il concetto di comunità. Ci si orienta intendendo in modo biblico la Chiesa e il termine ‘comunità’ è trattato come concetto protestante. Il Concilio stesso non conosce il concetto di comunità; i tre gradi del concetto di Chiesa sono: R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 9
  • 8. Chiesa universale (ecclesia universalis), ovvero Chiesa cattolica comprendente le diverse famiglie di riti; Chiesa locale (ecclesia localis), il patriarcato o le specifiche comunità; Chiesa particolare (ecclesia particulalis), comunità di fedeli riferiti a un vescovo, ovvero la diocesi. Risulta notevole considerare che il livello inferiore è rappresentato dalla Chiesa episcopale, oggi denominata diocesi. L’assemblea locale è collegata con il contesto della successione apostolica e così con la Chiesa universale. Se questa cattolicità intrinseca manca all’assemblea essa non è un’assemblea ‘legittima’, cioè non si attua come comunità eucaristica vera. La comunità attorno all’altare, poi, è definibile comunione con il vescovo solo se essa supera i limiti locali. Diversa è la situazione del Nuovo Testamento e dei primi Padri, quando l’assemblea locale e la Chiesa episcopale si presentano in larga misura identiche. Ciò che è costitutivo della Chiesa locale, della comunità è in misura minore il luogo quale elemento geografico rispetto alla comunione con il vescovo quale elemento teologico, a sua volta considerato nel contesto della realtà della ‘successione apostolica’ di cui è garante. 2. Radici del concetto moderno di comunità Nell’articolazione terminologica e teologica del concetto di Chiesa nel linguaggio e nel pensiero del Concilio Vaticano II non vi è la creazione del concetto né trattazione di ‘comunità’ nell’accezione intesa in questa sede; ciò non significa che tale concetto sia in assoluto inaccettabile, anzi il silenzio del Concilio pone segnali di rilievo essenziale per il nuovo discorso e bisogna chiedersi quali siano le radici del concetto di comunità, dato che esso non proviene dalla concezione cattolica, di quali siano i contenuti e di come possa essere accolto. La radice decisiva è rintracciabile nella riforma di Lutero che vedeva spesso nella parola Chiesa ciò che voleva eliminare: la Catholica della tradizione, per cui non usa mai la parola Chiesa in senso positivo optando invece per il termine comunità (nell’Antico Testamento, tra l’altro, la parola Chiesa indica quasi sempre luoghi sacri pagani). Lo spostamento terminologico della Chiesa alla comunità mostra il processo interno della trasposizione della struttura della fede nella Riforma: la Chiesa si riduce a comunità, ovvero essa come successione perde per Lutero il suo contenuto teologico divenendo, nel migliore dei casi, apparato e organizzazione, mentre nel peggiore dei casi essa diviene anti-Cristo. Teologicamente non assume valore in conformità dell’Evangelo se non la comunità che di volta in volta si riunisce ponendosi 10 R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
  • 9. sotto la Parola; solo questa comunità sarebbe propriamente la Chiesa nel vero senso della parola, cioè il luogo dell’Evangelo, mentre il resto, la grande Chiesa, non sarebbe che apparato, organizzazione senza significato propriamente spirituale. Tale idea si impone anche oggi al cristiano medio quasi in modo ovvio e manifesta il suo influsso nell’ambito cattolico(5). Presso Lutero il concetto di comunità è compreso in larga misura a partire dal Vangelo e, così, il luterano Gloege ha potuto dire che due elementi essenziali fondano il concetto di comunità: l’appello di Dio a riunirsi e la risposta che realizza quest’appello. Altri teologi, come Afanasiev, hanno sviluppato con forza un’ecclesiologia eucaristica che è allo stesso tempo della Chiesa locale, della comunità: dov’è l’Eucaristia, cioè nel luogo dove una comunità celebra l’Eucaristia, là sono dati allo stesso tempo il Signore intero e, quindi, anche la Chiesa intera. A una comunità che celebra l’Eucaristia non manca nulla: essa ha il Signore totalmente e nel sacramento ha la Chiesa totale ed è la Chiesa totale(6). In prima istanza, tuttavia, queste ultime affermazioni sembrerebbero irrecusabili; certamente nulla può essere aggiunto al mistero eucaristico, ma la questione si pone sulle condizioni e sul modo in cui esso si attua. Il Signore, in effetti, non sorge da ciò che intrinsecamente possiede l’assemblea bensì non può che giungere dall’esterno, come Colui che dona, un Signore sempre e soltanto ‘uno’, non diviso, intero nell’universo: riceverlo, pertanto, comporta l’entrare in unità con gli altri. L’essere una sola cosa con gli altri è il fondamento intrinseco dell’Eucaristia, senza il quale essa non potrebbe realizzarsi: celebrare l’Eucaristia significa entrare nell’unità della Chiesa universale, ovvero nell’unità del Signore uno e nel suo corpo uno: per questo l’Eucaristia comporta l’anamnesi nel suo insieme della storia sacra, della comunità dei santi, dei morti e dei credenti viventi sulla terra. Il segno esteriore della sottrazione dell’Eucaristia al nostro disporre e del suo carattere relativo alla Chiesa universale è la successione apostolica(7), per cui nessun gruppo può fare di se stesso Chiesa ma che diviene Chiesa solo ricevendo se stesso come Chiesa dalla grande Chiesa; ciò significa anche che la Chiesa non può organizzare se stessa a suo piacimento bensì che essa può divenire se stessa solo attraverso i doni dello Spirito Santo ottenuti mediante il sacramento. Il rapporto di ogni celebrazione eucaristica con uno dei portatori di questa successione costituisce la relazione necessaria al sacramento dell’unità. Il Concilio parte sempre dal carattere episcopale dell’Eucaristia e dalla Chiesa locale. Non bisogna separare la cattolicità dall’apostolicità, la R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 11
  • 10. condizione dell’apostolicità è la cattolicità, il contenuto della cattolicità è l’apostolicità(8). Se si abbandona l’idea dell’unità, l’essenzialità e l’autenticità della sacramentalità cade allo stesso tempo. L’eucaristia si riduce, allora, ad un mero pasto della comunità e si perde la grande funzione d’espressione del potere di Gesù di rimettere i peccati ed annunciare il Regno che viene. 3. Conclusioni Si è visto come secondo Lutero la comunità sia costituita dall’appello della Paola di Dio. Si deve, tuttavia, aggiungere che la Parola di Dio non sussiste come entità liberamente fluttuante ma come qualcosa che ci vincola e, quindi, ci collega, cioè esiste in un modo sia personale che storico e comunitario e ci introduce in una storia che ci obbliga, presa in mano dal Signore stesso. La concezione fondamentale del Concilio è che la comunità non si costituisce in antitesi al ministero. L’Ecclesia, a tutti i suoi livelli, non è reale se non è strutturata sacramentalmente e, dunque, intrecciata nella rete della successione apostolica. Tornando a considerare i dati conciliari, da cui emerge che la Chiesa episcopale costituisce l’unità più bassa dai punti di vista terminologico e teologico, va sottolineato che le diverse formazioni comunitarie locali o personali sono designate come ‘sede’, ‘parte’ e cellula solo se in relazione con il vescovo. La proposta di Ratzinger di definizione di comunità è di individuarla come forma concreta attraverso cui la fede trova un suo ambiente: nel caso favorevole, essa coinciderebbe con la parrocchia, benché non sia necessariamente così e purtroppo sempre più spesso non lo sarà, per cui essa non dovrebbe essere considerata alla stregua di un concetto direttamente teologico quanto piuttosto come entità antropologica. D’altro canto, occorre tener presente che la comunità reale non può formarsi che rivendicando per sé nella misura estrema la persona. Si incontrano talora anche romanticismi del pensiero comunitario che attendono praticamente dalla comunità la liberazione del fardello dell’io. Certamente una vera comunità può effettivamente divenire terreno portante della persona che vi trova il ‘tu’ e il ‘noi’ di cui ha bisogno, ma essa non può compierlo se la persona non è resa capace di donare se stessa e, così donando, non impara anche a ricevere se stessa in modo nuovo. Ricade, poi, sull’autorità la responsabilità di organizzare ed equipaggiare le comunità episcopali in modo tale che esse siano nella condizione di costruire 12 R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger
  • 11. la vita di fede della Chiesa nel loro territorio nella variabilità ed apertura necessarie. Tuttavia, una pura soluzione dall’alto non può sortire un risultato sufficiente, occorrendo anche generare sufficienti sacerdoti ed entusiasmare abbastanza persone per un servizio indiviso nel regno di Dio, anche unito al celibato, essendoci corrispondenza parallela tra la capacità del matrimonio sacramentale, conforme all’Evangelo, e la disponibilità alla verginità. ___________ Note (1) SER Card. Joseph Ratzinger, Diritto della comunità all’eucaristia? La ‘comunità’ e la cattolicità della chiesa, Elementi di teologia fondamentale. Saggi sulla fede e sul ministero, Parte seconda Ministero, a cura di Giacomo Canobbio, Morcelliana., pp. 203-219. (2) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibidem, p. 206. (3) Canone 682. (4) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibidem, p. 207. (5) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 210. (6) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 211. (7) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 212. (8) SER Card. Joseph Ratzinger, Ibid., p. 213. R. Villano - Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger 13