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Bullismo e cyber bullismo di Riccardo R.
Per bullismo si intende un comportamento prepotente
     da parte di un individuo o un gruppo sociale.
Il termine deriva dalla parola inglese “bullying”che vuol
                    dire prepotenze.
Caratteristiche
Alcune caratteristiche distintive del bullismo
  sono l’intenzionalità, la persistenza nel
   tempo e l’asimmetria nella relazione.
I primi studi sul fenomeno del bullismo si devono al
Professore Dan Olweus dell’Universita Norvegese di
                       Bergen
Bullismo



Diretto              Indiretto
Bullismo Diretto
       Il bullismo diretto,può essere
fisico,verbale,psicologico o cyberbullying.
Il Bullismo fisico è quando il bullo colpisce la vittima
         con colpi, calci o spintoni, o la molesta
                      sessualmente.
Il Bullismo verbale è quando il bullo ferisce la
vittima con le parole,le minacce e con battute
               sull’aspetto fisico.
Il bullismo psicologico è quando il bullo ignora o
esclude la vittima completamente dal suo gruppo
Cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia
messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o
la fotografa/filma in momenti in cui non desidera
essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per
diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.

     Mail                                 SMS

                       Blog
Il bullo invia via internet minacce
Il bullo diffama tramite Blog
Il bullo molesta tramite SMS
Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a
     suscitare battaglie verbali in un forum.
Molestie: spedizione ripetuta di messaggi
   insultanti mirati a ferire qualcuno.
Denigrazione: sparlare di qualcuno per
danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua
reputazione,via e-mail, messaggistica istantanea,
                      ecc.
Sostituzione di persona: farsi passare per
 un’altra persona per spedire messaggi o
       pubblicare testi reprensibili.
Rivelazione: pubblicare informazioni private e/o
        imbarazzanti su un’altra persona.
Inganno: ottenere la fiducia di qualcuno con
l’inganno per poi pubblicare o condividere con
     altri le informazioni confidate via mezzi
                    elettronici.
Esclusione: escludere deliberatamente una
 persona da un gruppo online per ferirla.
Cyber-persecuzione: molestie e denigrazioni
ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
Meno visibile di quello diretto, ma non meno
pericoloso: tende a danneggiare la vittima nelle
sue relazioni con le altre persone, escludendola e
isolandola per mezzo soprattutto del bullismo
psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul
suo conto.
Le cause che più frequentemente si attribuiscono al
  fenomeno del bullismo sono: la personalità del
  bullo, i fattori ambientali, i modelli familiari, gli
stereotipi imposti dai mass-media e la società poco
             attenta alle relazioni sociali.
Depressione
                                            Ansia
        Problemi psicosomatici
Mal di testa                                    Enuresi
    Mal di pancia   Spossatezza   Disturbi del sonno
 E’ emerso di conseguenza che le vittime di bullismo
     sono più vulnerabili e sviluppano problemi
psicosomatici e psicosociali rispetto ai loro coetanei.
A scuola durante gli intervalli non rimanere mai
isolato, se vedi qualcun altro subire prepotenza
   parlane con un adulto, cerca di ignorare il
  bullo,impara a dire “NO” con fermezza e non
            mostrarti MAI impaurito.
Affrontare il problema in maniera attiva!


Famiglia
                                      Scuola



Società                             Istituzioni
• La campagna antibullismo deve essere forte
prestandosi in maniera efficace in particolare nella
  sfera educativa: sono diversi infatti gli approcci
educativi siano essi scolastici, televisivi e familiari.
La scuola è la prima vera istituzione sociale
dove gli studenti devono essere incoraggiati a
denunciare episodi di bullismo.
 Genitori e istituzioni sono chiamati per primi.
 alle responsabilità che il loro ruolo comporta.
La famiglia non può e non deve rimanere sola nella
 lotta al bullismo, bensì deve essere accompagnata
  nel percorso educativo dalla scuola e dai media.
ATTENZIONE ai pensieri errati!
E’ sbagliato,credere che sia soltanto un fenomeno
 facente parte della crescita, pensare che sia una
   semplice “ragazzata”, ritenere che si riscontri
soltanto nelle zone abitative più povere e arretrate
 e giudicare colpevole la vittima, poiché non è in
             grado si sapersi difendere.
Si!                  Denuncialo!
Il Bullismo è un reato, denunciate penalmente e
civilmente i bulli. Agite in giudizio contro i bulli, le
loro famiglie e la scuola. Ottenere il risarcimento
         del danno ed una giusta rivincita.
Internet:
                   www.smontailbullo.it




  www.azzurro.it
Telefono:               800 66 96 96
                             (Numero verde)

 - Rispondono operatori qualificati che ricevono
 segnalazioni di atti di bullismo, forniscono informazioni
 sul fenomeno e consigliano comportamenti possibili da
 tenere in situazioni critiche.
Atti particolarmente gravi, costituenti reato e quindi
   punibili dalla legge nei ragazzi dai 14 anni in su
Comportamenti “quasi” aggressivi, e quindi giochi
   o attività di qualsiasi genere con un livello di
  aggressività minimo e in cui vi è una relazione
paritaria e quindi non asimmetrica tra gli individui.
Ogni profonda trasformazione sociale richiede
     molto tempo e immenso impegno.
Se si vuole fare qualcosa per fermare la violenza
 che ovunque minaccia la nostra società, non si
       può che cominciare dai più piccoli.
La violenza e l’inclinazione a delinquere vengono
infatti da lontano.
I loro semi sono stati gettati, in genere,sul terreno
                 fertile dell’infanzia.
Se si vuole fermare il bullismo, si deve riuscire a
stabilire un’alleanza con la scuola e la comunità,
 perché i ragazzi meritano di vivere ogni istante
 della loro vita senza dover temere di subire un
             abuso di qualsiasi genere
Se saprete impegnarvi a sviluppare e a trasmettere
 loro i modelli di comportamento più efficaci e più
 gratificanti, riuscirete davvero a cambiare il corso
                     della loro vita.
1.   Serenella Pisciotta, Bullismo, in AA.VV. Lessico oggi. Orientarsi nel mondo che
     cambia, Catanzaro, Rubbettino, 2003, p. 30.
2.   Anna Civita, Il bullismo come fenomeno sociale, Milano, Franco Angeli, 2007, p. 31.

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Presentazione Euristica

Bullismo e cyber bullismo di Riccardo R.

  • 2. Per bullismo si intende un comportamento prepotente da parte di un individuo o un gruppo sociale.
  • 3. Il termine deriva dalla parola inglese “bullying”che vuol dire prepotenze.
  • 4. Caratteristiche Alcune caratteristiche distintive del bullismo sono l’intenzionalità, la persistenza nel tempo e l’asimmetria nella relazione.
  • 5. I primi studi sul fenomeno del bullismo si devono al Professore Dan Olweus dell’Universita Norvegese di Bergen
  • 6. Bullismo Diretto Indiretto
  • 7. Bullismo Diretto Il bullismo diretto,può essere fisico,verbale,psicologico o cyberbullying.
  • 8. Il Bullismo fisico è quando il bullo colpisce la vittima con colpi, calci o spintoni, o la molesta sessualmente.
  • 9. Il Bullismo verbale è quando il bullo ferisce la vittima con le parole,le minacce e con battute sull’aspetto fisico.
  • 10. Il bullismo psicologico è quando il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo
  • 11. Cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio. Mail SMS Blog
  • 12. Il bullo invia via internet minacce
  • 13. Il bullo diffama tramite Blog
  • 14. Il bullo molesta tramite SMS
  • 15. Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
  • 16. Molestie: spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
  • 17. Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione,via e-mail, messaggistica istantanea, ecc.
  • 18. Sostituzione di persona: farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
  • 19. Rivelazione: pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona.
  • 20. Inganno: ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
  • 21. Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per ferirla.
  • 22. Cyber-persecuzione: molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
  • 23. Meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso: tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.
  • 24. Le cause che più frequentemente si attribuiscono al fenomeno del bullismo sono: la personalità del bullo, i fattori ambientali, i modelli familiari, gli stereotipi imposti dai mass-media e la società poco attenta alle relazioni sociali.
  • 25. Depressione Ansia Problemi psicosomatici Mal di testa Enuresi Mal di pancia Spossatezza Disturbi del sonno E’ emerso di conseguenza che le vittime di bullismo sono più vulnerabili e sviluppano problemi psicosomatici e psicosociali rispetto ai loro coetanei.
  • 26. A scuola durante gli intervalli non rimanere mai isolato, se vedi qualcun altro subire prepotenza parlane con un adulto, cerca di ignorare il bullo,impara a dire “NO” con fermezza e non mostrarti MAI impaurito.
  • 27. Affrontare il problema in maniera attiva! Famiglia Scuola Società Istituzioni
  • 28. • La campagna antibullismo deve essere forte prestandosi in maniera efficace in particolare nella sfera educativa: sono diversi infatti gli approcci educativi siano essi scolastici, televisivi e familiari.
  • 29. La scuola è la prima vera istituzione sociale dove gli studenti devono essere incoraggiati a denunciare episodi di bullismo. Genitori e istituzioni sono chiamati per primi. alle responsabilità che il loro ruolo comporta.
  • 30. La famiglia non può e non deve rimanere sola nella lotta al bullismo, bensì deve essere accompagnata nel percorso educativo dalla scuola e dai media.
  • 31. ATTENZIONE ai pensieri errati! E’ sbagliato,credere che sia soltanto un fenomeno facente parte della crescita, pensare che sia una semplice “ragazzata”, ritenere che si riscontri soltanto nelle zone abitative più povere e arretrate e giudicare colpevole la vittima, poiché non è in grado si sapersi difendere.
  • 32. Si! Denuncialo! Il Bullismo è un reato, denunciate penalmente e civilmente i bulli. Agite in giudizio contro i bulli, le loro famiglie e la scuola. Ottenere il risarcimento del danno ed una giusta rivincita.
  • 33. Internet: www.smontailbullo.it www.azzurro.it
  • 34. Telefono: 800 66 96 96 (Numero verde) - Rispondono operatori qualificati che ricevono segnalazioni di atti di bullismo, forniscono informazioni sul fenomeno e consigliano comportamenti possibili da tenere in situazioni critiche.
  • 35. Atti particolarmente gravi, costituenti reato e quindi punibili dalla legge nei ragazzi dai 14 anni in su
  • 36. Comportamenti “quasi” aggressivi, e quindi giochi o attività di qualsiasi genere con un livello di aggressività minimo e in cui vi è una relazione paritaria e quindi non asimmetrica tra gli individui.
  • 37. Ogni profonda trasformazione sociale richiede molto tempo e immenso impegno.
  • 38. Se si vuole fare qualcosa per fermare la violenza che ovunque minaccia la nostra società, non si può che cominciare dai più piccoli.
  • 39. La violenza e l’inclinazione a delinquere vengono infatti da lontano. I loro semi sono stati gettati, in genere,sul terreno fertile dell’infanzia.
  • 40. Se si vuole fermare il bullismo, si deve riuscire a stabilire un’alleanza con la scuola e la comunità, perché i ragazzi meritano di vivere ogni istante della loro vita senza dover temere di subire un abuso di qualsiasi genere
  • 41. Se saprete impegnarvi a sviluppare e a trasmettere loro i modelli di comportamento più efficaci e più gratificanti, riuscirete davvero a cambiare il corso della loro vita.
  • 42. 1. Serenella Pisciotta, Bullismo, in AA.VV. Lessico oggi. Orientarsi nel mondo che cambia, Catanzaro, Rubbettino, 2003, p. 30. 2. Anna Civita, Il bullismo come fenomeno sociale, Milano, Franco Angeli, 2007, p. 31.