Ferdinando Fabbri - Studio TI Società di Ingegneria
TITOLO DEL NOSTRO INCONTRO:


   ecupero – iuso – iqualificazione –
         igenerazione – icerca


Termini non accademici ma parametri che stanno
plasmando giorno dopo giorno il lavoro, il mercato,
l’abitare…
Dibattito intenso
           (finalmente ci si muove anche se ancora, in Italia, sono insufficienti i fatti)



 Smart City: il nuovo modello di città sostenibile proposto dall'UE
   “L'Europa ha previsto investimenti di circa 11 miliardi di euro nei prossimi
   dieci anni per il progetto comunitario che incentiva le Smart City, città di
   medie dimensioni capaci di coniugare città sostenibili e competitività”.

 Il tema degli Ecoquartieri, sotto l’egida di Città sostenibili, con le prime
   piccole ma significative esperienze

 In ER: “Piattaforma Costruzioni” (sistema regionale della Ricerca:
   Università, Consorzi, ENEA, CNR)

 Il “Piano per le città” lanciato dall’ANCE con l’ausilio del Censis (aprile
   2012)

 La posizione del Governo: «Sul fronte della qualificazione urbana - ha
   detto Passera - entro la fine della primavera del 2012 dobbiamo avere
   qualcosa in mano. L'azione del Governo sarà ispirata da: stop al
   consumo      del    suolo,     riqualificazione   edilizia,  efficienza
   energetica, housing sociale, rilancio del trasporto pubblico locale»
Tiriamo un filo:

                 La Rigenerazione edilizia

La CNA Emilia-Romagna e i tecnici incaricati cercano di offrire un luogo di
confronto…. (Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Imola, Ravenna, Rimini)

 su un tema complesso e strategico per tutto il comparto delle
   costruzioni

 con l’obiettivo di accendere la riflessione e portare un contributo di analisi
   e di proposta
Rigenerazione
                                    =

        il riprodursi di un’integrità strutturale o fisiologica

                             (Devoto – Oli)



 Il patrimonio edilizio italiano è obsoleto, energivoro e scarsamente
   sostenibile

 Deve ritrovare una sua integrità strutturale e fisiologica
DATI:
       33 MILIONI DI ABITAZIONI

     Secondo ricognizioni recenti dell’Agenzia del Territorio

le unità immobiliari censite al catasto sono pari a 59,1 milioni.


Una dimensione ingente, senza contare gli immobili non registrati


          o quelli oggetto di interventi edilizi per i quali


             non è stata effettuata la registrazione.
Di queste 59 milioni di unità:




33 milioni sono abitazioni                                     21 milioni è
                                                               costituito da
                                                               pertinenze
                                                               (cantine e locali di
                                                               deposito, box e
                                                               posti auto)




                  4,7 milioni non appartiene al settore residenziale
 Nel merito del dato, due aspetti soprattutto italiani: patrimonializzazione
   della casa e una forte stanzialità delle famiglie. Il numero di anni medio
   di permanenza della famiglia nella stessa abitazione è di ben 24 anni, che
   salgono a 27 nei casi di usufrutto.

 Gli immobili rappresentano infatti la principale componente della
   ricchezza familiare. Secondo la Banca d’Italia, alla fine del 2009 la
   ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane ammontava a circa
   4.800 miliardi di euro, corrispondenti a circa 200.000 euro in media per
   famiglia.
Patrimonio Edilizio obsoleto
 Il nostro paese, con 10 milioni di abitazioni realizzate tra il 1946 ed il
   1971 (il 36,8% del totale al Censimento 2001), è in cima alla classifica
   europea per quota del patrimonio realizzato negli anni ’50 e ’60.

 Il 55% delle famiglie italiane occupa un alloggio realizzato prima del
   1971.

 40 anni è la soglia temporale oltre la quale si rendono indispensabili
   interventi di manutenzione e/o di sostituzione di gran parte dei
   componenti edilizi dei fabbricati (pena la caduta stessa del loro grado di
   efficienza strutturale e funzionale)

 Nel 2009 il 35,2% dell’energia impiegata in Italia è stata destinata agli
   usi civili legati agli edifici (riscaldamento, luce, acqua calda, energia per
   cucinare): è un volume stimabile in 46,9 milioni di tonnellate di petrolio
   equivalente.
Patrimonio Edilizio energivoro
 Un’abitazione con 30 anni di età consuma in media 180‐200
   kWh/mq/anno

 Un edificio nuovo realizzato in classe C (che oggi è lo standard minimo
   nelle nuove costruzioni) consuma in media tra 30 e 50 kWh/mq/anno

 Un buon edificio a basso consumo realizzato in classe A+ può
   consumare in media da 8 a 14 kWh/mq/anno



Si comprende quanto sia rilevante il potenziale di risparmio che caratterizza il
                      patrimonio edilizio più energivoro.



   Al riguardo, secondo l’Enea, attraverso l’efficientamento energetico del
       patrimonio edilizio italiano, si potrebbero ridurre le emissioni di CO2
                                  addirittura del 45%.
COSA FARE?

      Se il patrimonio edilizio italiano è:
                   obsoleto
                  energivoro
          scarsamente sostenibile




Quale strada per ritrovare una sua integrità

         strutturale e fisiologica ?
Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia
                                                                        :

         a1) intervento conservativo con la presenza degli utenti all’interno.
Riguarda gli impianti e l’involucro, non modifica la sagoma (Manutenzione
straordinaria), ma può prevedere anche incremento delle Su all’interno della
sagoma, attraverso chiusura di logge o rifunzionalizzazione di sottotetti
(Ristrutturazione Edilizia) .




                                    Obiettivi


    Risparmio energetico                            Auto-generazione
                                                    energetica da FER
a2) intervento conservativo previo allontanamento dell’utenza.

   Può riguardare in particolare alberghi, scuole, edifici commerciali, altri edifici
   per servizi.




                                     Obiettivi


 Risparmio energetico                                       Auto-generazione
                                                            energetica da FER
                                    ma anche




    miglioramento sismico e, nel caso di edifici privati, incremento del valore
                              commerciale dell’immobile.
INTERVENTO CONSERVATIVO
                    [vedasi documento in cartella]


Soluzioni (modelli) di fattibilità prendendo spunto dallo studio di
situazione esemplari come:

               la palazzina residenziale;

               l’albergo;

               l’edificio pubblico (scuola)
Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia


 Incentivata dalla possibilità di incremento volumetrico (come
  elemento importante ma non esclusivo).



                                    Obiettivi



    Realizzazione di un edificio con elevate prestazioni energetiche ed
   antisismico e con caratteristiche (taglio degli alloggi, finiture) pienamente
    rispondenti alla domanda odierna, nonché il sostanziale incremento del
                       valore commerciale dell’immobile.
 E’ necessario avere il coraggio di rinnovare talvolta anche
   drasticamente l’edificato, superando quella tendenza alla conservazione a
   tutti i costi che spesso ha bloccato sul nascere nel nostro paese ogni
   ipotesi di ripensamento degli assetti urbani.

 Il cardine della sostituzione sta nella qualità della nuova struttura, sia
   per le alte performance ambientali che essa presenta, sia per il
   “benessere” dell’abitare.

 Purtroppo, ancora, a differenza di altri paesi europei, la sostituzione
   edilizia, rimane in Italia una categoria di intervento raramente esplorata.
Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia


•   Non vi è dubbio che è il percorso più difficile. La densificazione urbana è
    una categoria di intervento che merita tuttavia di essere visitata e
    pensata. Non si tratta di intensificare aggiungendo problemi a problemi.
    La sfida, opposta, è qualificare ripensando alle gerarchie delle
    funzioni urbane: la città intelligente (abitazione, mobilità, formazione,
    lavoro, comunicazione, risorse naturali, energia).

•   E’ ovvio che la densificazione comporta il reinvestimento degli oneri
    concessori nell’area da parte dell’Amministrazione. E non solo: obbliga a
    riprendere in mano una pianificazione alta, negoziata e condivisa
    (debolezza dei RUE e dei POC).
Fattori di successo:
                                              : la qualità della regia pubblica
   Cornice europea ben delineata e perseguita attraverso le direttive, regolamenti, fondi, e
    bandi: si segnala la Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010 sulle prestazioni
    energetiche nell’edilizia (che modifica la Direttiva 2002/91/UE). Si impone che a partire
    dal 1 gennaio 2021 si realizzino solo nuovi edifici neutrali dal punto di vista
    energetico, cioè a consumi “quasi zero”.

   Legislazione Nazionale spesso incoerente: d.lgs n. 192 del 2005 “Attuazione della
    direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia”, che entrerà in parte
    in vigore solo nel 2008 con il d.lgs n.115 (slittamento continuo dell’efficacia della norme e
    procedure d’infrazione avviate dall’UE).

   La normativa regionale: l'Assemblea Legislativa, con deliberazione n. 50 del 26 luglio
    2011, ha approvato il Secondo Piano Triennale di Attuazione del Piano Energetico
    Regionale 2011-2013.

   Ma soprattutto la L.R. n.6/2009 (Governo e riqualificazione solidale del territorio)
    prevede che: Il Consiglio Comunale individui gli ambiti del territorio urbanizzato da
    assoggettare a riqualificazione definendo e tempi e i temi d’azione e gli obiettivi di qualità
    energetica, ambientale, sociale e architettonica che si intendono realizzare.
Fattori di successo:




 faro guida è la qualità dell’abitare (casa/città)

 accompagnato, come aspetto connaturato, al rimettere in moto il
   mercato dove la nuova domanda produca nuovo lavoro (“vantaggi”
   sociali ed economici)

 attivazione di strumenti mirati della partecipazione (dai referendum ai
   social network) funzionali al consenso e alla decisione
Fattori di successo:

Fiscali: c’è incertezza; il binomio 36%-55% sarà rivisto e ripesato entro il 2012. Si apre il tema degli
incentivi mirati, nati e proposti a livello locale, modulando in maniera premiale, per esempio, l’IMU, la
tassa sui rifiuti e alcuni tributi comunali (es. pubblicità, occupazione suolo pubblico, passi carrai ecc.), a
favore dei cittadini e delle imprese che investono.


 Finanziari: il sistema delle imprese dovrebbe farsi carico, sostenuto dal mondo bancario e
assicurativo, di pacchetti mirati in grado di far convergere in un processo virtuoso le condizioni di base,
da quelle tecniche a quelle operative, da quelle finanziarie a quelle strutturali, per il raggiungimento di
elevati standard energetici e ambientali           la rigenerazione edilizia.


Edilizi: occorre essere meno timidi a partire dalla normativa regionale, senza l’assillo del fantasma
delle rendita che può essere sconfitto con il merito della qualità abitativa e urbana. Il riferimento è alla L.R.
n.6/2009 agli artt. 53, 54 e soprattutto 55 (Limiti e condizioni).


Urbanistici: la qualità urbana come frontiera per l’innovazione e la crescita del Paese e dei suoi
territori. Il tema sta in capo, in primis, ai Comuni, che oggi registrano anche nella nostra Regione, spesso,
debolezza di “progetto” e eccessiva burocratizzazione.
Ferdinando Fabbri

Studio TI – Società di ingegneria

Via Flaminia, 138 Rimini

www.studioti.com

www.slideshare.net/ferdinandofabbri

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  • 1. Ferdinando Fabbri - Studio TI Società di Ingegneria
  • 2. TITOLO DEL NOSTRO INCONTRO: ecupero – iuso – iqualificazione – igenerazione – icerca Termini non accademici ma parametri che stanno plasmando giorno dopo giorno il lavoro, il mercato, l’abitare…
  • 3. Dibattito intenso (finalmente ci si muove anche se ancora, in Italia, sono insufficienti i fatti)  Smart City: il nuovo modello di città sostenibile proposto dall'UE “L'Europa ha previsto investimenti di circa 11 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per il progetto comunitario che incentiva le Smart City, città di medie dimensioni capaci di coniugare città sostenibili e competitività”.  Il tema degli Ecoquartieri, sotto l’egida di Città sostenibili, con le prime piccole ma significative esperienze  In ER: “Piattaforma Costruzioni” (sistema regionale della Ricerca: Università, Consorzi, ENEA, CNR)  Il “Piano per le città” lanciato dall’ANCE con l’ausilio del Censis (aprile 2012)  La posizione del Governo: «Sul fronte della qualificazione urbana - ha detto Passera - entro la fine della primavera del 2012 dobbiamo avere qualcosa in mano. L'azione del Governo sarà ispirata da: stop al consumo del suolo, riqualificazione edilizia, efficienza energetica, housing sociale, rilancio del trasporto pubblico locale»
  • 4. Tiriamo un filo: La Rigenerazione edilizia La CNA Emilia-Romagna e i tecnici incaricati cercano di offrire un luogo di confronto…. (Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Imola, Ravenna, Rimini)  su un tema complesso e strategico per tutto il comparto delle costruzioni  con l’obiettivo di accendere la riflessione e portare un contributo di analisi e di proposta
  • 5. Rigenerazione = il riprodursi di un’integrità strutturale o fisiologica (Devoto – Oli)  Il patrimonio edilizio italiano è obsoleto, energivoro e scarsamente sostenibile  Deve ritrovare una sua integrità strutturale e fisiologica
  • 6. DATI: 33 MILIONI DI ABITAZIONI Secondo ricognizioni recenti dell’Agenzia del Territorio le unità immobiliari censite al catasto sono pari a 59,1 milioni. Una dimensione ingente, senza contare gli immobili non registrati o quelli oggetto di interventi edilizi per i quali non è stata effettuata la registrazione.
  • 7. Di queste 59 milioni di unità: 33 milioni sono abitazioni 21 milioni è costituito da pertinenze (cantine e locali di deposito, box e posti auto) 4,7 milioni non appartiene al settore residenziale
  • 8.  Nel merito del dato, due aspetti soprattutto italiani: patrimonializzazione della casa e una forte stanzialità delle famiglie. Il numero di anni medio di permanenza della famiglia nella stessa abitazione è di ben 24 anni, che salgono a 27 nei casi di usufrutto.  Gli immobili rappresentano infatti la principale componente della ricchezza familiare. Secondo la Banca d’Italia, alla fine del 2009 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane ammontava a circa 4.800 miliardi di euro, corrispondenti a circa 200.000 euro in media per famiglia.
  • 9. Patrimonio Edilizio obsoleto  Il nostro paese, con 10 milioni di abitazioni realizzate tra il 1946 ed il 1971 (il 36,8% del totale al Censimento 2001), è in cima alla classifica europea per quota del patrimonio realizzato negli anni ’50 e ’60.  Il 55% delle famiglie italiane occupa un alloggio realizzato prima del 1971.  40 anni è la soglia temporale oltre la quale si rendono indispensabili interventi di manutenzione e/o di sostituzione di gran parte dei componenti edilizi dei fabbricati (pena la caduta stessa del loro grado di efficienza strutturale e funzionale)  Nel 2009 il 35,2% dell’energia impiegata in Italia è stata destinata agli usi civili legati agli edifici (riscaldamento, luce, acqua calda, energia per cucinare): è un volume stimabile in 46,9 milioni di tonnellate di petrolio equivalente.
  • 10. Patrimonio Edilizio energivoro  Un’abitazione con 30 anni di età consuma in media 180‐200 kWh/mq/anno  Un edificio nuovo realizzato in classe C (che oggi è lo standard minimo nelle nuove costruzioni) consuma in media tra 30 e 50 kWh/mq/anno  Un buon edificio a basso consumo realizzato in classe A+ può consumare in media da 8 a 14 kWh/mq/anno Si comprende quanto sia rilevante il potenziale di risparmio che caratterizza il patrimonio edilizio più energivoro. Al riguardo, secondo l’Enea, attraverso l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio italiano, si potrebbero ridurre le emissioni di CO2 addirittura del 45%.
  • 11. COSA FARE? Se il patrimonio edilizio italiano è:  obsoleto  energivoro  scarsamente sostenibile Quale strada per ritrovare una sua integrità strutturale e fisiologica ?
  • 12. Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia : a1) intervento conservativo con la presenza degli utenti all’interno. Riguarda gli impianti e l’involucro, non modifica la sagoma (Manutenzione straordinaria), ma può prevedere anche incremento delle Su all’interno della sagoma, attraverso chiusura di logge o rifunzionalizzazione di sottotetti (Ristrutturazione Edilizia) . Obiettivi Risparmio energetico Auto-generazione energetica da FER
  • 13. a2) intervento conservativo previo allontanamento dell’utenza. Può riguardare in particolare alberghi, scuole, edifici commerciali, altri edifici per servizi. Obiettivi Risparmio energetico Auto-generazione energetica da FER ma anche miglioramento sismico e, nel caso di edifici privati, incremento del valore commerciale dell’immobile.
  • 14. INTERVENTO CONSERVATIVO [vedasi documento in cartella] Soluzioni (modelli) di fattibilità prendendo spunto dallo studio di situazione esemplari come: la palazzina residenziale; l’albergo; l’edificio pubblico (scuola)
  • 15. Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia  Incentivata dalla possibilità di incremento volumetrico (come elemento importante ma non esclusivo). Obiettivi Realizzazione di un edificio con elevate prestazioni energetiche ed antisismico e con caratteristiche (taglio degli alloggi, finiture) pienamente rispondenti alla domanda odierna, nonché il sostanziale incremento del valore commerciale dell’immobile.
  • 16.  E’ necessario avere il coraggio di rinnovare talvolta anche drasticamente l’edificato, superando quella tendenza alla conservazione a tutti i costi che spesso ha bloccato sul nascere nel nostro paese ogni ipotesi di ripensamento degli assetti urbani.  Il cardine della sostituzione sta nella qualità della nuova struttura, sia per le alte performance ambientali che essa presenta, sia per il “benessere” dell’abitare.  Purtroppo, ancora, a differenza di altri paesi europei, la sostituzione edilizia, rimane in Italia una categoria di intervento raramente esplorata.
  • 17. Tre Percorsi di Rigenerazione Edilizia • Non vi è dubbio che è il percorso più difficile. La densificazione urbana è una categoria di intervento che merita tuttavia di essere visitata e pensata. Non si tratta di intensificare aggiungendo problemi a problemi. La sfida, opposta, è qualificare ripensando alle gerarchie delle funzioni urbane: la città intelligente (abitazione, mobilità, formazione, lavoro, comunicazione, risorse naturali, energia). • E’ ovvio che la densificazione comporta il reinvestimento degli oneri concessori nell’area da parte dell’Amministrazione. E non solo: obbliga a riprendere in mano una pianificazione alta, negoziata e condivisa (debolezza dei RUE e dei POC).
  • 18. Fattori di successo: : la qualità della regia pubblica  Cornice europea ben delineata e perseguita attraverso le direttive, regolamenti, fondi, e bandi: si segnala la Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010 sulle prestazioni energetiche nell’edilizia (che modifica la Direttiva 2002/91/UE). Si impone che a partire dal 1 gennaio 2021 si realizzino solo nuovi edifici neutrali dal punto di vista energetico, cioè a consumi “quasi zero”.  Legislazione Nazionale spesso incoerente: d.lgs n. 192 del 2005 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia”, che entrerà in parte in vigore solo nel 2008 con il d.lgs n.115 (slittamento continuo dell’efficacia della norme e procedure d’infrazione avviate dall’UE).  La normativa regionale: l'Assemblea Legislativa, con deliberazione n. 50 del 26 luglio 2011, ha approvato il Secondo Piano Triennale di Attuazione del Piano Energetico Regionale 2011-2013.  Ma soprattutto la L.R. n.6/2009 (Governo e riqualificazione solidale del territorio) prevede che: Il Consiglio Comunale individui gli ambiti del territorio urbanizzato da assoggettare a riqualificazione definendo e tempi e i temi d’azione e gli obiettivi di qualità energetica, ambientale, sociale e architettonica che si intendono realizzare.
  • 19. Fattori di successo:  faro guida è la qualità dell’abitare (casa/città)  accompagnato, come aspetto connaturato, al rimettere in moto il mercato dove la nuova domanda produca nuovo lavoro (“vantaggi” sociali ed economici)  attivazione di strumenti mirati della partecipazione (dai referendum ai social network) funzionali al consenso e alla decisione
  • 20. Fattori di successo: Fiscali: c’è incertezza; il binomio 36%-55% sarà rivisto e ripesato entro il 2012. Si apre il tema degli incentivi mirati, nati e proposti a livello locale, modulando in maniera premiale, per esempio, l’IMU, la tassa sui rifiuti e alcuni tributi comunali (es. pubblicità, occupazione suolo pubblico, passi carrai ecc.), a favore dei cittadini e delle imprese che investono.  Finanziari: il sistema delle imprese dovrebbe farsi carico, sostenuto dal mondo bancario e assicurativo, di pacchetti mirati in grado di far convergere in un processo virtuoso le condizioni di base, da quelle tecniche a quelle operative, da quelle finanziarie a quelle strutturali, per il raggiungimento di elevati standard energetici e ambientali la rigenerazione edilizia. Edilizi: occorre essere meno timidi a partire dalla normativa regionale, senza l’assillo del fantasma delle rendita che può essere sconfitto con il merito della qualità abitativa e urbana. Il riferimento è alla L.R. n.6/2009 agli artt. 53, 54 e soprattutto 55 (Limiti e condizioni). Urbanistici: la qualità urbana come frontiera per l’innovazione e la crescita del Paese e dei suoi territori. Il tema sta in capo, in primis, ai Comuni, che oggi registrano anche nella nostra Regione, spesso, debolezza di “progetto” e eccessiva burocratizzazione.
  • 21. Ferdinando Fabbri Studio TI – Società di ingegneria Via Flaminia, 138 Rimini www.studioti.com www.slideshare.net/ferdinandofabbri