ESAMI PRE-OPERATORI
           ED IL PTT ALLUNGATO


                   Dott.ssa Stefania Stella

        SC : Immunoematologia e Medicina Trasfusionale
Dipartimento Malattie Rare,Immunologiche, Immunoematologiche ed
                           Ematologiche


              ASL TO2 Ospedale Torino Emergenza Nord

                        San Giovanni Bosco

                    TORINO, 21 maggio 2011
La valutazione del rischio emorragico in pazienti
      sottoposti ad intervento chirurgico o
        a procedure invasive       GIUGNO 2007
SCOPO:
•Fornire raccomandazioni volte a evitare
      episodi emorragici prevenibili
• Definire i test di laboratorio utili, per ridurre
   i costi e il disagio per i pazienti


RACCOMANDAZIONI:
1. Anamnesi ed esame fisico
2. Test di Laboratorio
1 - ANAMNESI
Personale : mirata a cogliere segni o
sintomi che possano far sospettare una
tendenza emorragica; se possibile,
questionari anamnestici strutturati !


Familiare : sempre importante, critica in
campo pediatrico !
2 - Test di laboratorio suggeriti :
   • CONTA PIASTRINICA
   • PT
   • aPTT
 La normalità di questi test esclude nella maggior parte dei casi
una coagulopatia severa

 Fanno eccezione:
• Emofilie moderate-lievi
• Malattia di von Willebrand
• Piastrinopatie
• Deficit di FXIII
Test di laboratorio NON suggeriti :
 •   TEMPO DI EMORRAGIA
 •   DOSAGGIO DEL FIBRINOGENO
 •   PFA-100
 •   TEG
 •   AGGREGAZIONE PIASTRINICA
LIMITI:
- Variabilità e scarsa standardizzazione
- Basso valore predditivo
- Difficoltà di esecuzione nei bambini (stillicidio)
- Ridondanza del dosaggio del fibrinogeno se INR e aPTT normali
aPTT prolungato associato
 a rischio emorragico

 John Hageman presentava un aPTT
molto prolungato, ma senza evidenze emorragiche
  Pazienti con aPTT allungato e carenze di
pre-callicreina e chininogeno ad alto PM, non
presentano sanguinamenti
  Pazienti con aPTT prolungato e LA non hanno
emorragie, ma rischio di trombosi
aPTT ALLUNGATO
  RISCHIO EMORRAGIA
   BASSO o ASSENTE
                            CARENZA
                           FATTORE XII

CARENZA FATTORE                          ANTICORPI
FLETCHER e FITZGERALD                       LA



                          aPTT

                                           DEFICIT FATTORI


     PRESENZA INIBITORI                  RISCHIO EMORRAGIA
                                               ALTO
DALLA TEORIA ….




.…ALLA PRATICA
APPROCCIO STANDARD
       A PAZIENTE CON aPTT LUNGO
 • Anamnesi:uomo di 75 anni con anamnesi negativa per
   diatesi emorragica, estrazioni dentarie e interventi chirurgici
   senza complicazioni emorragiche, INR e aPTT precedenti
   non disponibili (prima visita)

• Riscontro aPTT prolungato in screening pre-operatorio
(primo prelievo)

• Il paziente ripete l’aPTT (secondo prelievo)
• Allungamento persiste viene chiesta una consulenza
ematologica (seconda visita)
• Ulteriore approfondimento diagnostico
   (terzo prelievo)
APPROCCIO INNOVATIVO
A PAZIENTE CON aPTT LUNGO
          TEST “RIFLESSI”
           o a “CASCATA”


       Il laboratorista decide
            SE e COME
  approfondire un dato patologico
sulla base di percorsi standardizzati
APPROCCIO A PT o aPTT ALLUNGATO

                       ESCLUDERE ARTEFATTI

                        RIPETERE TEST

        NORMALE                                 ALTERATO

                          ANTICOAGULANTI ?
 STOP                     PATOLOGIA EPATICA ?              NO

                  SI


        STOP                            TEST DI MISCELA
                   CORREZIONE                                    NON CORREZIONE



  CARENZA FATTORIALE
                                              PRESENZA DI INIBITORI



                           EPARINA*
                                             INIBITORI FATTORI     INIBITORI NON
                                                                   SPECIFICI, LA
APPROCCIO INNOVATIVO A
 STESSO CASO CLINICO


• Anamnesi: uomo di 75 anni con anamnesi
  negativa per diatesi emorragica, estrazioni
  dentarie   e    interventi    chirurgici  senza
  complicazioni emorragiche, INR e aPTT
  precedenti non disponibili (prima visita)

• Riscontro aPTT prolungato in screening
  pre-operatorio (primo prelievo)
PT / INR   = 1.02 (v n < 1.2)
         aPTT ratio = 1.8 (v n <1.2)
                               <1

TEST
REFLEX




         aPTT mix ratio = 1.12


                                       CORREGGE !!
DOSAGGIO FATTORI VIA INTRINSECA


  XII = 38%       (vn 50 - 150%)
VIII = 80%    (vn 60 - 150%)
IX = 101% (vn 60 - 150%)
XI = 99%     (vn 65 - 150%)


  UNA VISITA! DUE PRELIEVI!
  UN DOSAGGIO!
TEST RIFLESSI:
 UN SETTORE SPECIALISTICO
 RIDUZIONE DISAGI per il pz
 RIDUZIONE COSTI: meno visite, prelievi, pre-ricovero
 DIAGNOSI PIU’ RAPIDA: risultati in settimana
 TEST AGGIORNATI: Linee guida
 APPROPRIATEZZA
 PROTOCOLLI DIAGNOSTICI CONCORDATI
 RIUNIONI COLLABORATIVE: stretto contatto con clinici
…..NATURALMENTE OCCORRE:
 FORTE SPECIALIZZAZIONE
 PROCEDURE STANDARDIZZATE
 COLLABORAZIONE ATTIVA TRA CLINICI E
 LABORATORIO
ESIGENZE DIAGNOSTICHE OGGI
 DIAGNOSTICA CENTRALIZZATA:
   LABORATORIO ANALISI


     DIAGNOSTICA D’URGENZA
        POCT: ACT, TEG


   DIAGNOSTICA SPECIALISTICA:
Patologie rare, studi molecolari, esami III livello
Stretta collaborazione con clinico specialista
GRAZIE
PER L’ATTENZIONE

Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011

  • 1.
    ESAMI PRE-OPERATORI ED IL PTT ALLUNGATO Dott.ssa Stefania Stella SC : Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Dipartimento Malattie Rare,Immunologiche, Immunoematologiche ed Ematologiche ASL TO2 Ospedale Torino Emergenza Nord San Giovanni Bosco TORINO, 21 maggio 2011
  • 2.
    La valutazione delrischio emorragico in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico o a procedure invasive GIUGNO 2007
  • 3.
    SCOPO: •Fornire raccomandazioni voltea evitare episodi emorragici prevenibili • Definire i test di laboratorio utili, per ridurre i costi e il disagio per i pazienti RACCOMANDAZIONI: 1. Anamnesi ed esame fisico 2. Test di Laboratorio
  • 4.
    1 - ANAMNESI Personale: mirata a cogliere segni o sintomi che possano far sospettare una tendenza emorragica; se possibile, questionari anamnestici strutturati ! Familiare : sempre importante, critica in campo pediatrico !
  • 5.
    2 - Testdi laboratorio suggeriti : • CONTA PIASTRINICA • PT • aPTT La normalità di questi test esclude nella maggior parte dei casi una coagulopatia severa Fanno eccezione: • Emofilie moderate-lievi • Malattia di von Willebrand • Piastrinopatie • Deficit di FXIII
  • 6.
    Test di laboratorioNON suggeriti : • TEMPO DI EMORRAGIA • DOSAGGIO DEL FIBRINOGENO • PFA-100 • TEG • AGGREGAZIONE PIASTRINICA LIMITI: - Variabilità e scarsa standardizzazione - Basso valore predditivo - Difficoltà di esecuzione nei bambini (stillicidio) - Ridondanza del dosaggio del fibrinogeno se INR e aPTT normali
  • 7.
    aPTT prolungato associato a rischio emorragico John Hageman presentava un aPTT molto prolungato, ma senza evidenze emorragiche Pazienti con aPTT allungato e carenze di pre-callicreina e chininogeno ad alto PM, non presentano sanguinamenti Pazienti con aPTT prolungato e LA non hanno emorragie, ma rischio di trombosi
  • 8.
    aPTT ALLUNGATO RISCHIO EMORRAGIA BASSO o ASSENTE CARENZA FATTORE XII CARENZA FATTORE ANTICORPI FLETCHER e FITZGERALD LA aPTT DEFICIT FATTORI PRESENZA INIBITORI RISCHIO EMORRAGIA ALTO
  • 9.
  • 10.
    APPROCCIO STANDARD A PAZIENTE CON aPTT LUNGO • Anamnesi:uomo di 75 anni con anamnesi negativa per diatesi emorragica, estrazioni dentarie e interventi chirurgici senza complicazioni emorragiche, INR e aPTT precedenti non disponibili (prima visita) • Riscontro aPTT prolungato in screening pre-operatorio (primo prelievo) • Il paziente ripete l’aPTT (secondo prelievo) • Allungamento persiste viene chiesta una consulenza ematologica (seconda visita) • Ulteriore approfondimento diagnostico (terzo prelievo)
  • 11.
    APPROCCIO INNOVATIVO A PAZIENTECON aPTT LUNGO TEST “RIFLESSI” o a “CASCATA” Il laboratorista decide SE e COME approfondire un dato patologico sulla base di percorsi standardizzati
  • 12.
    APPROCCIO A PTo aPTT ALLUNGATO ESCLUDERE ARTEFATTI RIPETERE TEST NORMALE ALTERATO ANTICOAGULANTI ? STOP PATOLOGIA EPATICA ? NO SI STOP TEST DI MISCELA CORREZIONE NON CORREZIONE CARENZA FATTORIALE PRESENZA DI INIBITORI EPARINA* INIBITORI FATTORI INIBITORI NON SPECIFICI, LA
  • 13.
    APPROCCIO INNOVATIVO A STESSO CASO CLINICO • Anamnesi: uomo di 75 anni con anamnesi negativa per diatesi emorragica, estrazioni dentarie e interventi chirurgici senza complicazioni emorragiche, INR e aPTT precedenti non disponibili (prima visita) • Riscontro aPTT prolungato in screening pre-operatorio (primo prelievo)
  • 14.
    PT / INR = 1.02 (v n < 1.2) aPTT ratio = 1.8 (v n <1.2) <1 TEST REFLEX aPTT mix ratio = 1.12 CORREGGE !!
  • 15.
    DOSAGGIO FATTORI VIAINTRINSECA XII = 38% (vn 50 - 150%) VIII = 80% (vn 60 - 150%) IX = 101% (vn 60 - 150%) XI = 99% (vn 65 - 150%) UNA VISITA! DUE PRELIEVI! UN DOSAGGIO!
  • 16.
    TEST RIFLESSI: UNSETTORE SPECIALISTICO RIDUZIONE DISAGI per il pz RIDUZIONE COSTI: meno visite, prelievi, pre-ricovero DIAGNOSI PIU’ RAPIDA: risultati in settimana TEST AGGIORNATI: Linee guida APPROPRIATEZZA PROTOCOLLI DIAGNOSTICI CONCORDATI RIUNIONI COLLABORATIVE: stretto contatto con clinici …..NATURALMENTE OCCORRE: FORTE SPECIALIZZAZIONE PROCEDURE STANDARDIZZATE COLLABORAZIONE ATTIVA TRA CLINICI E LABORATORIO
  • 17.
    ESIGENZE DIAGNOSTICHE OGGI DIAGNOSTICA CENTRALIZZATA: LABORATORIO ANALISI DIAGNOSTICA D’URGENZA POCT: ACT, TEG DIAGNOSTICA SPECIALISTICA: Patologie rare, studi molecolari, esami III livello Stretta collaborazione con clinico specialista
  • 18.