IL VINO E’ UNA COSA MERAVIGLIOSAMENTE APPROPRIATA ALL’UOMO,
SIA IN SALUTE CHE IN MALATTIA, PURCHE’ ASSUNTO NELLA GIUSTA
DOSE E SECONDO LA COSTITUZIONE INDIVIDUALE
IPPOCRATE
EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER TUTTE
LE CAUSE
Di Castelnuovo et al. Intern Emerg Med 2010,3:291:
(Metanalisi di 34 ricerche precedenti per un tot di 1.000.000 sogg)
- 17% M; -18% F
EFFETTI SULL’APPARATO
CARDIOVASCOLARE
EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER CVD
Ronksey PE, Brien SE, Turner BJ, Mukamal KJ, Ghali WA
BMJ. 2011 Feb 22;342:d671
(Metanalisi di 84 ricerche precedenti per un tot di 1.184.956 sogg)
-30% tra bevitori e non
FRANCO OH et al 2004
ALIMENTI CHE PROTEGGONO DALLE MALATTIE CV
ALIMENTI % RIDUZIONE
RISCHIO cv
FONTE
VINO (150 ml) 32% DI CASTENUOVO et al
PESCE (114 GR 4 VOLTE/SETT) 14% WHELTON et al
CIOCCOLATO FONDENTE (100
GR DIE)
21% TAUBERT et al
FRUTTA E VERDURA (400 GR
DIE)
21% JOHN et al
AGLIO (2,7 GR DIE) 25% ACKERMANN et al
MANDORLE (68 GR DIE) 12,5% JENKINS et al
EFFETTO COMBINATO 76%
SEVEN COUNTRY STUDY
Ancel Keys, Mario Mancini, Flaminio Fidenza e Alessandro Menotti
JCARDIOVASC RISK1996
 Numerosi studi clinici dimostrano che il
consumo moderato si vino si associa ad una
significativa diminuzione del rischio di eventi
e complicanze cardiovascolari: infarto,
recidiva infartuale, angina instabile, insuff
cardiaca, interventi di rivascolarizzazione e
restenosi coronarica dopo angioplastica
ALCOL E CORONAROPATIA
R. DOLL et al. (BMJ 1994, 309: 911-8) : 12321 MEDICI INGLESI
M. GRONBAEK et al. “Studio DANESE”: BMJ, 1994 – AGE & AGEING,
1998
J. MUNTWYLER et al. PHS Study, (LANCET 1998, 352: 1882) : 20000 MEDICI
(5358 con infarto)
A.IMHOF et al, Prog MONItoring trends and determinants In
CArdiovascular disease (EUR HEART J, 2004, 25: 2092) : 15000 SOGG 34 -64 aa
KTS KNOOPS et al, HALE project (the Healty Ageing: a Longitudinal
study in Europe), (JAMA 2004, 292:1433) : 2339 SOGG ANZIANI
Corrao g et al. ADDICTION, 2004;95:1505
ALCOL E INSUFF. CARDIACA
ABRAMSON J.L. Moderate alcohol consumption and risk of heart failure
among older person, JAMA 2001, 285: 1971
EFFETTI SULLE PATOLOGIE
NEUROLOGICHE
 Aumento dei livelli dell’enzima proteolitico
t-Pa che interviene nella fibrinolisi fisiologica
 Aumento dei livelli di HDL
 Attivazione della Mitogen activated Proitein
 Riduzione della componente amiloide
PROTEZIONE VERSO L’ICTUS
ISCHEMICO
Vingtdeux V Giliberto L Zhao H et al. J Biol Chem 2010 Mar 19; 285:9100-13
Marambaud P Zhao H Davies P. J Biol Chem 2005 Nov 11; 280:37377-82
NELLA DEMENZA SENILE
 I bevitori moderati manifestano < sino al 50%
della probabilità di sviluppare demenza
senile
 un consumo di basse quantità di vino < il
rischio di Alzheimer
Mukamal KJ Kuller LH Fitzpatrick AL et al. JAMA 2003 Mar 19; 289:1405-13
NEL M. di PARKINSON
 Eating Berries May Protect Against
Parkinson's Disease
-40% di probabilità di sviluppare la malattia
XIANG G. et AL. DEPT of NUTRITION Harvard School of Public Health
presented at the American Academy of Neurology’s annual meeting in April 2011
In press
EFFETTI NELLA MALATTIA DIABETICA
Vino e salute i benefici
Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9
L’alcol etilico contenuto nel vino
giocherebbe un ruolo protettivo
che si spiegherebbe, in parte,
con la maggior sensibilità
all’insulina nei pazienti diabetici
che assumono quote moderate di
alcool
Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9
Ajani UA et al. Arch int Med 2000 Apr 10; 160:1025-30
ALTRE AZIONI POSITIVE SULLA SALUTE
Lo studio delle infermiere americane
•105.986 infermiere arruolate (età > 55 aa)
•Durata dell’osservazione: dal 1980 al 2008,
7690 casi di carcinoma della mammella
The Million Women Study
 1.280.296 donne arruolate (età > 55 aa)
 25% non bevitrici
 Media nelle bevitrici=10 g alcool al dì
 68.775 casi di carcinoma invasivo registrati in 7 anni di
osservazione
RISULTATI
 Il consumo di alcool AUMENTA rischio di sviluppare
carcinomi del cavo Orale, laringe, esofago, mammella,
retto, fegato
 Il consumo di alcool DIMINUISCE rischio di sviluppare
carcinoma della tiroide, rene e linfomi non Hodgkin
Rischio di cancro delle vie aeree ed esofago per
quantità di alcool e fumo
Allen J Natl Cancer Inst 2009;101: 296 – 305
 Buon diuretico (liquido + blocco ADH)
 Riduce la capacita di formazione di calcoli
renali
 Ha un effetto filoestrogenico
 Stimola la produzione dei succhi gastrici e
della gastrina
 Stimola la produzione di bile e succhi
pancreatici
PERCHE’ IL VINO FA BENE?
 IL PARADOSSO FRANCESE
 IL PARADOSSO EMILIANO
LE AZIONI DEI POLIFENOLI
 AUMENTANO LA RESISTENZA DELLE
PARETI VASCOLARI
 INIBISCONO L’AGGREGAZIONE
PIASTRINICA
 PREVENGONO L’ATEROSCLEROSI CON
AZIONE ANTIOSSIDANTE SULLE LDL
LE AZIONI DEI POLIFENOLI
 I Polifenoli agiscono come antiossidanti,
contrastano la produzione dei radicali liberi
che andrebbero ad alterare la struttura delle
vitamine e ad interagine con le lipoproteine
LDL combattendo lo stress ossidativo.
 Limitano la formazione di leucotrieni e
prostaglandine che accompagnano
l’aggregazione piastrinica
ALTRE (oggetto di studio)
 Inibizione della proliferazione delle cellule
tumorali (aptoptosi)
 Modulazione della risposta immunitaria
Come l’ossigeno danneggia: i radicali liberi
L’ossigeno si combina con l’idrogeno formando
molecole instabili “affamate” di elettroni: i radicali liberi
 Ai radicali liberi manca un
elettrone e questa
instabilità strutturale porta
le molecole a cercare
compensazione
sottraendolo alle molecole
viventi circostanti ed
attaccando:
> Enzimi
> Proteine
> Membrana cellulare
> DNA
Gli effetti dello stress ossidativo
sulla struttura e sulle funzioni cellulari
Bersaglio dell’attacco dei ROS sono non solo i lipidi
ma qualsiasi biomolecola presente nella cellula
Cellula normale
(senza lesioni)
Cellula dopo
l’attacco dei ROS
Perossidazione
di lipidi
Modificazioni
enzimatiche
Lesioni del DNA
Rottura
di proteine
Perossidazione ammi-
noacidi e proteine
(Per)ossidazione
di carboidrati
Alterazioni dell’
omeostasi ionica
L’invecchiamento e almeno 100 malattie
sono correlate con lo STRESS OSSIDATIVO
“The free radical man”
Malattia di
Alzheimer
Stroke
Aterosclerosi
Pancreatite
Infarto del
miocardio
Obesità
Malattia di
Parkinson
Cataratta
Artrite
reumatoide
Malattia
di Chron
Diabete
mellito
Cancro
INVECCHIAMENTO
LA GIUSTA DOSE DI VINO
 Il vino non è solo alcol ma è storia, tradizioni
e cultura
 Il vino è anche un’emozione che comincia
nel momento in cui lo si sceglie, lo si apre e
lo si versa con cura e attenzione
 Il vino è convivialità e stimolo alla ricerca
filosofica
 Il vino non è un medicinale
LA QUANTITA' DI VINO CONSIGLIATA
 OMS definisce come fattore di rischio
un'assunzione di alcool sup. a 75-80 g die.
(1985)
 Comitato regionale per l'Europa dell’OMS
intende il consumo di 3 bicchieri di vino al
giorno (1997)
 80 gr di alcol per un uomo di 80 kg equivale a ¾ di litro di 13
gradi alcolici.
QUANTI BICCHIERI AL GIORNO?
 Il bicchiere da degustazione AIS ha
caratteristiche ben definite e viene utilizzato
per la degustazione di ogni tipo di vino e in
genere si riempie per un terzo: tale dose
corrisponde in genera a 70 ml di vino. Quindi
3 bicchieri corrispondono a 210 ml, cioè a un
quinto di litro, dose considerata salutare.
LA GIUSTA DOSE DI VINO
 Età
 Sesso
 Momenti particolati della vita
 Attività
CONSIDERAZIONI SUL SESSO
 Un individuo metabolizza mediamente 100 mg di
alcol per kg di peso corporeo all'ora
 Donne e adolescenti hanno minore massa corporea
e quindi meno sangue, nel quale l'alcol si concentra
in maggior quantità- Inoltre il corpo della donna
contiene meno acqua rispetto a quello dell'uomo
pertanto a parità di dose alcolica, nella donna si ha
maggior concentrazione di alcol nel sangue.
ALCOL PER CHI GUIDA
 Per raggiungere lo 0,5 di alcol nel sangue
sono di solito sufficienti circa 2 bicchieri di
vino ingeriti mezz'ora/un'ora prima della
rilevazione... come dire che un'ora dopo i
pasti non bisognerebbe guidare l'automobile
LA TOLLERANZA ALL'ALCOOL
 Predisposizione genetica
 Predisposizione riferibile alla popolazione: alcune
popolazioni mediterranee tollerano dosi più elevate
di alcol rispetto a popolazioni del nord europa. Le
popolazioni asiatiche sono scarsamente dotate
dell'enzima alcol deidrogenasi.
 Abitudine al bere (chi beve con regolarità induce
l'organismo a produrre maggiori quantità di enzimi
che degradano l'alcool)
Come e Quando:
 In Italia, Francia e paesi mediterranei si beve
prevalentemente ai pasti o subito prima come
aperitivo: questo comporta un tempo di
assorbimento dell'alcol assai lungo che è
metabolizzato con gradualità e non raggiunge mai
alte concentrazioni nel sangue. A digiuno o lontano
dai pasti, l'assorbimento di alcol inizia dopo 5 minuti
dall'ingestione e nell'arco di altri 10 min ne è
assorbita circa la metà.
CONCLUSIONI
 Il consumo di alcolici, ed in particolare di
vino, deve essere improntato alla
moderazione
 L’ideale è bere vino durante i pasti
 L’ideale è berlo regolarmente
 L’ideale è scegliere vini di qualità
Agenzia Italiana del Farmaco, Editoriale del Bollettino 2007, 6: 269.
BERE BENE: BERE CON GUSTO, BERE GIUSTO
 IN VINO VERITAS
 IN ACQUA MEDIOCRITAS
 IN COCA COLA ACIDITAS

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Sauternes

Vino e salute i benefici

  • 1. IL VINO E’ UNA COSA MERAVIGLIOSAMENTE APPROPRIATA ALL’UOMO, SIA IN SALUTE CHE IN MALATTIA, PURCHE’ ASSUNTO NELLA GIUSTA DOSE E SECONDO LA COSTITUZIONE INDIVIDUALE IPPOCRATE
  • 2. EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER TUTTE LE CAUSE Di Castelnuovo et al. Intern Emerg Med 2010,3:291: (Metanalisi di 34 ricerche precedenti per un tot di 1.000.000 sogg) - 17% M; -18% F
  • 4. EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER CVD Ronksey PE, Brien SE, Turner BJ, Mukamal KJ, Ghali WA BMJ. 2011 Feb 22;342:d671 (Metanalisi di 84 ricerche precedenti per un tot di 1.184.956 sogg) -30% tra bevitori e non
  • 5. FRANCO OH et al 2004 ALIMENTI CHE PROTEGGONO DALLE MALATTIE CV ALIMENTI % RIDUZIONE RISCHIO cv FONTE VINO (150 ml) 32% DI CASTENUOVO et al PESCE (114 GR 4 VOLTE/SETT) 14% WHELTON et al CIOCCOLATO FONDENTE (100 GR DIE) 21% TAUBERT et al FRUTTA E VERDURA (400 GR DIE) 21% JOHN et al AGLIO (2,7 GR DIE) 25% ACKERMANN et al MANDORLE (68 GR DIE) 12,5% JENKINS et al EFFETTO COMBINATO 76%
  • 6. SEVEN COUNTRY STUDY Ancel Keys, Mario Mancini, Flaminio Fidenza e Alessandro Menotti JCARDIOVASC RISK1996
  • 7.  Numerosi studi clinici dimostrano che il consumo moderato si vino si associa ad una significativa diminuzione del rischio di eventi e complicanze cardiovascolari: infarto, recidiva infartuale, angina instabile, insuff cardiaca, interventi di rivascolarizzazione e restenosi coronarica dopo angioplastica
  • 8. ALCOL E CORONAROPATIA R. DOLL et al. (BMJ 1994, 309: 911-8) : 12321 MEDICI INGLESI M. GRONBAEK et al. “Studio DANESE”: BMJ, 1994 – AGE & AGEING, 1998 J. MUNTWYLER et al. PHS Study, (LANCET 1998, 352: 1882) : 20000 MEDICI (5358 con infarto) A.IMHOF et al, Prog MONItoring trends and determinants In CArdiovascular disease (EUR HEART J, 2004, 25: 2092) : 15000 SOGG 34 -64 aa KTS KNOOPS et al, HALE project (the Healty Ageing: a Longitudinal study in Europe), (JAMA 2004, 292:1433) : 2339 SOGG ANZIANI
  • 9. Corrao g et al. ADDICTION, 2004;95:1505
  • 10. ALCOL E INSUFF. CARDIACA ABRAMSON J.L. Moderate alcohol consumption and risk of heart failure among older person, JAMA 2001, 285: 1971
  • 12.  Aumento dei livelli dell’enzima proteolitico t-Pa che interviene nella fibrinolisi fisiologica  Aumento dei livelli di HDL  Attivazione della Mitogen activated Proitein  Riduzione della componente amiloide PROTEZIONE VERSO L’ICTUS ISCHEMICO Vingtdeux V Giliberto L Zhao H et al. J Biol Chem 2010 Mar 19; 285:9100-13 Marambaud P Zhao H Davies P. J Biol Chem 2005 Nov 11; 280:37377-82
  • 13. NELLA DEMENZA SENILE  I bevitori moderati manifestano < sino al 50% della probabilità di sviluppare demenza senile  un consumo di basse quantità di vino < il rischio di Alzheimer Mukamal KJ Kuller LH Fitzpatrick AL et al. JAMA 2003 Mar 19; 289:1405-13
  • 14. NEL M. di PARKINSON  Eating Berries May Protect Against Parkinson's Disease -40% di probabilità di sviluppare la malattia XIANG G. et AL. DEPT of NUTRITION Harvard School of Public Health presented at the American Academy of Neurology’s annual meeting in April 2011 In press
  • 17. Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9
  • 18. L’alcol etilico contenuto nel vino giocherebbe un ruolo protettivo che si spiegherebbe, in parte, con la maggior sensibilità all’insulina nei pazienti diabetici che assumono quote moderate di alcool Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9 Ajani UA et al. Arch int Med 2000 Apr 10; 160:1025-30
  • 19. ALTRE AZIONI POSITIVE SULLA SALUTE
  • 20. Lo studio delle infermiere americane •105.986 infermiere arruolate (età > 55 aa) •Durata dell’osservazione: dal 1980 al 2008, 7690 casi di carcinoma della mammella
  • 21. The Million Women Study  1.280.296 donne arruolate (età > 55 aa)  25% non bevitrici  Media nelle bevitrici=10 g alcool al dì  68.775 casi di carcinoma invasivo registrati in 7 anni di osservazione RISULTATI  Il consumo di alcool AUMENTA rischio di sviluppare carcinomi del cavo Orale, laringe, esofago, mammella, retto, fegato  Il consumo di alcool DIMINUISCE rischio di sviluppare carcinoma della tiroide, rene e linfomi non Hodgkin
  • 22. Rischio di cancro delle vie aeree ed esofago per quantità di alcool e fumo Allen J Natl Cancer Inst 2009;101: 296 – 305
  • 23.  Buon diuretico (liquido + blocco ADH)  Riduce la capacita di formazione di calcoli renali  Ha un effetto filoestrogenico  Stimola la produzione dei succhi gastrici e della gastrina  Stimola la produzione di bile e succhi pancreatici
  • 24. PERCHE’ IL VINO FA BENE?  IL PARADOSSO FRANCESE  IL PARADOSSO EMILIANO
  • 25. LE AZIONI DEI POLIFENOLI  AUMENTANO LA RESISTENZA DELLE PARETI VASCOLARI  INIBISCONO L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA  PREVENGONO L’ATEROSCLEROSI CON AZIONE ANTIOSSIDANTE SULLE LDL
  • 26. LE AZIONI DEI POLIFENOLI  I Polifenoli agiscono come antiossidanti, contrastano la produzione dei radicali liberi che andrebbero ad alterare la struttura delle vitamine e ad interagine con le lipoproteine LDL combattendo lo stress ossidativo.  Limitano la formazione di leucotrieni e prostaglandine che accompagnano l’aggregazione piastrinica
  • 27. ALTRE (oggetto di studio)  Inibizione della proliferazione delle cellule tumorali (aptoptosi)  Modulazione della risposta immunitaria
  • 28. Come l’ossigeno danneggia: i radicali liberi L’ossigeno si combina con l’idrogeno formando molecole instabili “affamate” di elettroni: i radicali liberi  Ai radicali liberi manca un elettrone e questa instabilità strutturale porta le molecole a cercare compensazione sottraendolo alle molecole viventi circostanti ed attaccando: > Enzimi > Proteine > Membrana cellulare > DNA
  • 29. Gli effetti dello stress ossidativo sulla struttura e sulle funzioni cellulari Bersaglio dell’attacco dei ROS sono non solo i lipidi ma qualsiasi biomolecola presente nella cellula Cellula normale (senza lesioni) Cellula dopo l’attacco dei ROS Perossidazione di lipidi Modificazioni enzimatiche Lesioni del DNA Rottura di proteine Perossidazione ammi- noacidi e proteine (Per)ossidazione di carboidrati Alterazioni dell’ omeostasi ionica
  • 30. L’invecchiamento e almeno 100 malattie sono correlate con lo STRESS OSSIDATIVO “The free radical man” Malattia di Alzheimer Stroke Aterosclerosi Pancreatite Infarto del miocardio Obesità Malattia di Parkinson Cataratta Artrite reumatoide Malattia di Chron Diabete mellito Cancro INVECCHIAMENTO
  • 31. LA GIUSTA DOSE DI VINO  Il vino non è solo alcol ma è storia, tradizioni e cultura  Il vino è anche un’emozione che comincia nel momento in cui lo si sceglie, lo si apre e lo si versa con cura e attenzione  Il vino è convivialità e stimolo alla ricerca filosofica  Il vino non è un medicinale
  • 32. LA QUANTITA' DI VINO CONSIGLIATA  OMS definisce come fattore di rischio un'assunzione di alcool sup. a 75-80 g die. (1985)  Comitato regionale per l'Europa dell’OMS intende il consumo di 3 bicchieri di vino al giorno (1997)  80 gr di alcol per un uomo di 80 kg equivale a ¾ di litro di 13 gradi alcolici.
  • 33. QUANTI BICCHIERI AL GIORNO?  Il bicchiere da degustazione AIS ha caratteristiche ben definite e viene utilizzato per la degustazione di ogni tipo di vino e in genere si riempie per un terzo: tale dose corrisponde in genera a 70 ml di vino. Quindi 3 bicchieri corrispondono a 210 ml, cioè a un quinto di litro, dose considerata salutare.
  • 34. LA GIUSTA DOSE DI VINO  Età  Sesso  Momenti particolati della vita  Attività
  • 35. CONSIDERAZIONI SUL SESSO  Un individuo metabolizza mediamente 100 mg di alcol per kg di peso corporeo all'ora  Donne e adolescenti hanno minore massa corporea e quindi meno sangue, nel quale l'alcol si concentra in maggior quantità- Inoltre il corpo della donna contiene meno acqua rispetto a quello dell'uomo pertanto a parità di dose alcolica, nella donna si ha maggior concentrazione di alcol nel sangue.
  • 36. ALCOL PER CHI GUIDA  Per raggiungere lo 0,5 di alcol nel sangue sono di solito sufficienti circa 2 bicchieri di vino ingeriti mezz'ora/un'ora prima della rilevazione... come dire che un'ora dopo i pasti non bisognerebbe guidare l'automobile
  • 37. LA TOLLERANZA ALL'ALCOOL  Predisposizione genetica  Predisposizione riferibile alla popolazione: alcune popolazioni mediterranee tollerano dosi più elevate di alcol rispetto a popolazioni del nord europa. Le popolazioni asiatiche sono scarsamente dotate dell'enzima alcol deidrogenasi.  Abitudine al bere (chi beve con regolarità induce l'organismo a produrre maggiori quantità di enzimi che degradano l'alcool)
  • 38. Come e Quando:  In Italia, Francia e paesi mediterranei si beve prevalentemente ai pasti o subito prima come aperitivo: questo comporta un tempo di assorbimento dell'alcol assai lungo che è metabolizzato con gradualità e non raggiunge mai alte concentrazioni nel sangue. A digiuno o lontano dai pasti, l'assorbimento di alcol inizia dopo 5 minuti dall'ingestione e nell'arco di altri 10 min ne è assorbita circa la metà.
  • 39. CONCLUSIONI  Il consumo di alcolici, ed in particolare di vino, deve essere improntato alla moderazione  L’ideale è bere vino durante i pasti  L’ideale è berlo regolarmente  L’ideale è scegliere vini di qualità Agenzia Italiana del Farmaco, Editoriale del Bollettino 2007, 6: 269.
  • 40. BERE BENE: BERE CON GUSTO, BERE GIUSTO
  • 41.  IN VINO VERITAS  IN ACQUA MEDIOCRITAS  IN COCA COLA ACIDITAS

Editor's Notes

  • #3: Il vino è una cosa meravigliosamente appropriata all’uomo, sia in saluta che in malattia purchè assunto nella giusta dose e secondo la costituzione individuale, cosi ippocrate di kos nel 460 ac descrive il rapporto tra il vino e la salute, aprendo un dibattito che ancor oggi è estremeamente vivace. Il vino che è un prodotto che nasce dalla fermentazione alcoolica totale o parziale dell’uva o del mosto d’uva è una bevanda piacevole, ricca di gusto, aroma e colore; da sempre è visto con un certo grado di inquietudine dal mondo della medicina, per gli effetti tossicologici negativi per la salute. Molte ricerche epidemiologiche e sperimentali hanno posto in evidenza invece aspetti positivi per un consumo moderato di vino nell’arco della vita. In questa presentazione ho cercato di presentare i principali lavori su questo argomento
  • #5: vediamo l’influenza positiva che il vino puo avere sull’apparato vascoalre
  • #7: Una recente metaanalisi dei dati della letteratura ha messo in evidenza come l’assunzione giornaliera di 1 bicchiere di vino si accompagni ad una riduzione del rischio dimalattie cardiovascolari pari sal 32% a fronte della riduzione del 14% per un consumo di pesce 4 volte alla settimana, del 21% assumendo 400 gr di frutta e verdura al giorno, del 25% quando si assumono 2,7 g di aglio al giorno, del 12,5% con 68 gr di mandorle al giorno e del 21% con 100 gr di cioccolato fondente al giorno
  • #8: Queste osservazioni sono legate a nomi prestigiosi, guidati dal fisiologo americano del Michigan, il dottor Ancel Keys che, col coinvolgimento anche di ricercatori Italiani ha firmatoun grande progetto chiamato seven countri studi, lo studio dei 7 paesi. E proprio in occasione di questo studio, Keys coniò per primo il termine “dieta mediterranea”, valorizzando in modo significativo alimenti quali frutta e verdura,olio d’oliva, i legumi, il pesce, i cereali, le basse quantità di grassi di origine animale ed un bicchiere di vino al giorno
  • #10: Il ruolo positivo dell’alcool viene confermato nello studio dell’epidemiologo inglese Doll che conduce uno studio durato 13 aa su oltre 12000 medici inglesi si sesso maschile, osservando una riduzione del rischio di malattie coronariche in chi assumeva moderate quantità di vino Altri studi importanti sono lo studio Danese che ha analizzato oltre 6000 maschi e 7000 donne tra i 30 ed i 79 aa osservando un rischio di morte pari al 20% nei consumatori moderati di vino (da 7 a 9 bicchieri per settimana), stessi risultati osservati dal Phisician Health study sullo stato di aslute di oltre 20000 medici americani tra cui oltre 5000 con pregresso infarto. Il progetto Monica, uno studio multinazionale coordinato dall’OMS,ha trovato una correlazione diretta tra il consumo elevato di grassi animali e cardiopatia ischemica e ha evidanziato gli effetti benefici delle bevande alcooliche ed in particolare del vino assunte con moderazione, cosi come lo studio europeo Hale condotto su una popolazione anziana
  • #11: In questa metanalisi su oltre 110000 soggetti giovanni Corrao del laboratorio epidemiologico diretto da Carlo La Vecchia presso l’Ist farmacologico Mario Negri di Milano, dimostra una correlazione a forma di j con un rischio minimo di coronaropatie dopo assunzione di 20 g al giorno di alcol. L’effetto protettivo sulle coronaropatie si manifesta sino a 72 gr al giorno, mentre si osserva un aumento del rischio a partire da 89 g
  • #12: Abramson ha seguito per 14 aa persone anziane di età media di 74 aa indenni da scompenso cardiaco all’inizio dello studio, dimostrando un rischio inferiore di insuff cardiaca in coloro che consumavano da 1 a 1,5 unità alcoliche al giorno rispetto ai soggetti astemi
  • #13: Possimo dividere le malattine neurologice in 2 grandi capitoli quelle ad insorgenza acuta e quelle legate a processi degenerativi
  • #14: Diversi studi hanno messo in risalto come abituali assunzioni di vino siano in grado diaumentare la produzione di enzimi proteolitici attivanti il plasminogeno e di aumentare i livelli di HDL. Nelle malattie degenerative si avrebbe un’attivazione della MAP, coinvolta nella trasmissione dei segnali nervosi centrali ed una riduzione della componente amiloide
  • #16: Uomini e donne che mangiano regolarmente bacche possono ridurre il loro rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, secondo un nuovo studio della Harvard School of Public Health (HSPH). I ricercatori, guidati da Xiang Gao, ricercatore nel Dipartimento di Nutrizione HSPH, ritengono che il contenuto di flavonoidi in frutti di bosco, mele e arance aiutano scongiurare la malattia. I partecipanti allo studio che hanno consumato la maggior parte dei flavonoidi sono state 40% in meno di probabilità di sviluppare il Parkinson.
  • #18: Seguendo per 10 aa un gruppo di medici maschi, Ajani osserva che i soggetti astemi presentano una probabilità doppia di sviluppare diabete rispetto a chi consula una dose al giorno di bevande alcooliche
  • #19: Un dato interessante riguarda i diabetici conclamati in cui il rischio di malattia coronarica è elevato: i dati scientifici dimostrano che l’assunzione di almeno 14 g di alcol al giorno riduce del 10% la probabilità di morte coronarica, mentre i diabetici astemi manifestano una probabilità 3 volte piu alta di incorrere in questo evento fatale. Cio vale anche nelle donne infatti in questa sottopopolazione dello studio di vede che l’assunzione abituale di almeno 5 gr di alcol al giorno dimezzava il rischio di malattia coronarica, rispetto a quelle completamente astemie
  • #27: Nel 1992 Serge Renaud e Michel de Longeril pubblicarono su Lancet questa indagine epidemiologica riscontrando una bassa prevalenza di infarto nella popolazione francese nonostante una dieta ricca di grassi animali rispetto alla popolazione britannica e di altri paesi del nord europa. Il paradosso emiliano si basa sulle osservazioni del prof Fernandez relative all’area padana dove si consuma una dieta notoriamente ricca di grassi animali: qui la mortalità e la morbilità per malattie CVe cerebro vascolari è inferiore rispetto alle regioni vicine. Il fenomemo è stato attribuito al consumo abituale di lambrusco, particolarmente ricco di polifenoli dotati di azione anticoagulante.
  • #29: Azione antiossidante ed antinfiammatoria Il resveratrolo ha un’azione antiossidante superiore a quella di altri noti antiossidanti come la Vit. C ed vit. E Il resveratrolo agisce da antiossidante inibendo la perossidazione dei lipidi delle lipoproteine a bassa densità (low–density lipoprotein, LDL) ed anche prevenendo la citotossicità delle LDL ossidate Il Resveratrolo è un potente antiossidante, più efficace anche dei flavonoide perché agisce principalmente &quot;a monte&quot; della reazione, rendendo inattivo il rame come catalizzatore, infatti esso è un chelante lo ione rame Cu2+. La notevole capacità chelante del resveratrolo è utile in vivo perché impedirebbe l’elevata propensione delle LDL al legarsi con il rame. Inoltre, in studi su animale si è visto che il resveratrolo ha azione antinfiammatoria e antitumorale per la capacità di bloccare la produzione della cicloossigenasi –2 (COX-2) [101] , l’enzima che trasforma l’ acido arachidonico in prostaglandine infiammatorie causa anche di crescita delle cellule tumorali . Diversi studi, inoltre, dimostrano che il resveratrolo inibisce la produzione dell’aggregazione piastrinica inibendo la sintesi degli eicosanoidi